Boy band AU.
Il raggi del solo penetravano dalle finestre lasciate aperte, illuminando la grande cameretta di Simona Shihoin. I muri erano tempestati di poster dei "Soul Repears" la band preferita della ragazzina; sulla scrivania un piccolo stereo suonava le note allegre di uno dei brani della sua boy band del cuore.
Il 2003, l'anno della musica di strada, della gioventù che cercava di farsi spazio tra la musica dei vecchi, l'anno dove il successo discografico di giovani ragazze e giovani ragazzi era all'apice.
Simona ballava allegramente guardandosi allo specchio e fingendo di essere una delle cantanti del gruppo, magari anche la fidanzata di Byakuya Kuchiki. Presa la sua spazzola da comodino e iniziò a cantare a squarciagola.
Troppo presa dal ritimo iniziò a muoversi con grazia per tutta la stanza, avvicinandosi alla finestra per godersi il panorama: il giardino della famiglia Shihoin era immenso, bellissimo con tutti quei alberi di ciliegio.
L'euforia che la ragazzina provava ogni volta che ascoltava la sua canzone era così tanta che la spingeva a disturbare il suo gatto che dormiva pigramente sul letto.
«Oscar non puoi capire quanto amo questa canzone, - disse, prendendo il gatto tra le braccia e iniziando a ballare con lui - la voce di Byakuya è così bella.»
Il rumore di qualcuno che bussava alla sua porta attirò la sua attenzione; Simona posò delicatamente il micio sul materasso e si avvicinò allo stereo per abbassare il volume della musica.
«Avanti.» disse, mentre estraeva il CD e lo posava nella custodia, convinta che dietro la porta ci fosse un suo familiare pronto a lamentarsi.
Invece, contro ogni sua aspettativa, Euridice fece capolino nella sua stanza, salutandola con un sorriso timido.
«Stavi ascoltando "Wings of Freedom"?» domandò, anche se sapeva già la risposta. In fondo, quello era il brano di Byakuya.Euridice e Simona non potevano essere più diverse, sia fisicamente che caratterialmente.
La giovane Shihoin era allegra, gioiosa, sempre pronta a fare amicizia, molto dolce e timida; un anima romantica.
Dikaiosyni, invece, aveva undici anni, un anno in meno di Simona; era fredda e distaccata, introversa per scelta e non per timidezza, fin troppo orgogliosa.Se la prima aveva una pelle scura e dei bellissimi riccioli neri, l'altra aveva la pelle pallida e lunghi capelli castani lisci che si arricchivano leggermente alla punte.
Simona aveva gli occhi color miele, Euridice li aveva verdi.
Una amava Byakuya Kuchiki, un ragazzo maturo e serio, con un alone di mistero che lo rendeva incredibilmente attraente; l'altra invece preferiva lo spirito libero da cattivo ragazzo, ma con un animo dolce, di Shuhei Hisagi.«Si! Lo sai quanto amo quella canzone. Comunque, sono davvero felice di passare la notte con te, così possiamo giocare e aprire l'ultimo album.» rispose eccitata, Simona.
Euridice annuì con un sorriso che per non le raggiungeva gli occhi. La sua mente era al trove, a casa sua, dove i suoi genitori stavano affrontando un periodo di crisi ed erano prossimi al divorzio.
Nonostante la tristezza che provava, decise di provare ad essere felice, divertendosi tuta la notte con la sua più cara amica.«Mia madre mi ha comprato l'album durante il tragitto, - disse, mostrando la busta - Quindi, che se dici se li apriamo adesso?» propose, sorridendo.
Simona annuì entusiasta, sedendosi per terra sul letto e facendo spazio all'amica.Aprirono il pacco allo stesso momento, osservando con ammirazione le foto degli ultimi tournée e il CD presenti al loro interno.
Ma la cosa più importante era la figurina che veniva inserita in ogni scatola, ognuno di essere conteneva un membro diverso della band.«Al tre riveliamo chi abbiamo trovato?» chiese, Euridice.
«Come sempre.»
Le due ragazzine contarono fino a tre secondi, poi con guardandosi negli occhi sorridendo dissero allo stesso tempo:
«Shuhei Hisagi.»
«Byakuya Kuchiki.»
La stanza della piccola Shihoin si riempí di risate mentre le due bambine si scambiavano le figurine, come erano soliti fare ogni volta che trovavo l'idolo dell'altra.