NEWT
Quando mi sono svegliato, all'inizio credevo di essere finalmente morto. Poi mi sono reso conto di essere vivo e il primo pensiero che ho avuto è che avrei preferito morire. Perché costringermi a vivere in un mondo del genere? Chi è stato così crudele da costringermi a vivere, solo per poi diventare uno di quei mostri? Poi ho visto quella ragazza, mi ha spiegato ed è stata gentile. Crystal. Quando mi ha detto il suo nome ho avuto una strana sensazione, come di deja-vù. Ma sono quasi sicuro di non averla mai sentita né vista prima.
Ora è andata via, lasciandomi nelle mani di un uomo sulla cinquantina, che a quanto pare è il dottore. Ha un volto gentile. -Ciao Newt. Come ti ha già detto Crystal, io sono Crane e mi prenderò cura di te.- Si mette dei guanti in lattice e una mascherina. -Da quanto tempo sei infetto?- Mi chiede avvicinandosi. -Più o meno una settimana, credo.- Rispondo. Ormai anche il tempo per me è relativo. Annuisce. -Ieri è stata la tua prima crisi, corretto?- Confermo. Anche se forse quando ho sbraitato contro Tommy conta, ma non mi va di dirglielo.
Prende il braccio infetto e lo guarda. Ha uno sguardo preoccupato. -Hai urgente bisogno della cura, ma per tua fortuna qui c'è qualcuno che può dartela. Per ora ti devo sedare, per evitare che ti venga un'altra crisi, ok?- Annuisco. Guardo con sospetto la siringa. Non mi fido molto. -Crystal te lo avrà già detto, noi non siamo WICKED e non abbiamo intenzione di farti del male.- Mi dice comprensivo. Ho imparato a mie spese che non bisogna mai fidarsi, ma tanto, cosa può andare peggio?
Sento la puntura dell'ago e il liquido caldo che mi viene iniettato nelle vene. Dopo pochi minuti la stanchezza mi appesantisce gli occhi. Mi rilasso e cado in una specie di dormi-veglia. Sento la porta che si apre, i tacchi, una voce di donna. Catturo poche parole. -...Cura...Sangue...- Da parte del dottore. -...Non posso farlo. Non di nuovo...- Dice la donna. Cosa non può fare? E perché? Percepisco Crane che fa un discorso -...Crystal...- Ecco con chi sta parlando. -Va bene, prendi il mio sangue.- Dice lei alla fine. Poi cado in un sonno profondo.
Mi risveglio qualche ora dopo. Mi sento molto meglio. Vedo Crystal seduta su una sedia, con gli occhi gonfi e vacui. Sembra reduce da una crisi di pianto. Il capo appoggiato al muro, la mente persa in chissà quali pensieri. Si tiene un braccio incerottato, come se avesse paura che qualcuno arrivasse e la costringesse a farsi piantare una siringa.
Mi ricordo di aver sentito vagamente delle urla lontane, nel mio sonno.
Quando si accorge che sono sveglio si cancella l'espressione distrutta con un sorriso. Sorriso amaro, triste e finto. Li conosco bene, perché sono la mia arma migliore. Si avvicina, senza lasciare il braccio. -Buongiorno, Newt. Hai dormito tutto il giorno e tutta la notte.- Mi dice. Cavolo, pensavo di meno.
Mi viene in mente la mia infezione. Guardo il braccio, ma sembra tutto sparito. Guardo il suo braccio, poi lei e capisco.
CRYSTAL
Newt è sveglio. Mi cancello dal volto tutto e vado da lui. Mi guarda, si guarda il braccio, poi il mio e mi osserva con l'illuminazione negli occhi. Se solo sapesse davvero.
Il giorno precedente
Crane si avvicina con la siringa. Il panico sale, mi attanaglia il petto e strizza i polmoni. Mi ero ripromessa di rimanere calma. Cerco pensare lucidamente, ripetendomi che è per Newt, che lo faccio per una buona causa, che non succederà nulla... Ma il mio corpo non mi crede. Ormai anche la mia mente non riesce più a collegare con il mondo reale. E' successo troppe volte per non avere questa reazione.
Al posto di Crane, vedo un dottore con un camice bianco e una mascherina che si avvicina a me con tanti tubi con degli aghi. Non c'è nessuna infermeria, sono in un laboratorio, la sigla WICKED ovunque. Non voglio. Non importa a nessuno. Non mi toccare. Mi tocca. Basta. Continua. Sento gli aghi conficcarsi nella mia pelle e urlo. Urlo così forte che mi brucia la gola. Mi dimeno, cerco di scappare, ma qualcuno mi tiene. Mi dispero. -Basta! Vi prego! Non sono la cura! Lasciatemi!- Continuo a urlare. Abbasso la voce e come una nenia inizio a ripetere "Non sono la cura", sperando che finisca tutto.
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After That Day [Maze Runner - NEWT FANFICTION]
RomanceTutti noi sappiamo che sorte crudele è stata assegnata al nostro caro Newt, soggetto A5, la colla. Ma se, quel maledetto giorno, fosse andata diversamente? E se, dopo che tutti hanno abbandonato il corpo di Newt a terra, ci fosse stato qualcuno che...