3. Il Labirinto

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Sono passati un po' di giorni. Sto iniziando ad ambientarmi e ammetto che mi sta piacendo. Seguo tutte le regole senza sforzo e lavoro un po' qua e là, cercando di capire quale mansione si addice di più a me. Per ora so che il lavoro che mi è piaciuto di più è stato curare l'orto insieme a Newt. Ma forse ho più la stoffa da medicale.

Ora sto aiutando Frypan a fare il minestrone per domani. Tra poco si chiudono le porte del labirinto e la cena sarà servita. Approfitto del momento che ho con Fry per fargli alcune domande. -Ehi, Fry, volevo chiederti una cosa.-  -Spara.-  -Mi hanno detto che non si può entrare nel labirinto, ma allora perché Minho e altri lo fanno ogni giorno?- Fry solleva lo sguardo giusto un secondo, per poi tornare a tagliare le verdure. -Vedi, fagio, noi non possiamo, ma loro sì, perché loro sono dei velocisti. Minho è il capo. Il loro compito è esplorare e mappare il labirinto alla ricerca di un'uscita. Loro posso entrare nel labirinto anche perché sono veloci e resistenti e hanno molte più probabilità di tornare sani e salvi entro la chiusura delle porte.-  -Ah. E se non ce la fanno?-  -Muoiono. Nessuno sa cosa c'è lì di notte perché nessuno è mai sopravvissuto per potercelo raccontare.- Mi sento leggermente scoraggiata. Sospiro. 

-Un'ultima cosa. Possiamo ricordarci solo il nostro nome, giusto?-  -Esatto. E' l'unica cosa che quei facce di caspio che ci hanno messo qui dentro ci lasciano. Tutto il resto sparisce nell'oblio.-  -Uhm...Andiamo bene.- Riprendo a tagliare le mie verdure in silenzio. Io in realtà mi ricordo qualcosa in più del mio nome. Ricordo di avere diciassette anni. Mi ricordo mio papà. Mi ricordo che non stava bene. Ancora di cosa fosse malato non me lo ricordo. Però so che mi aveva detto che non poteva più tenermi e che sarei andata in un posto migliore dove si sarebbero presi cura di me. 

Mi ricordo di prima, sento che manca ancora tanto, ma non dirò nulla a nessuno. ma se loro non ricordano, perché io sì? Non importa le domande che mi faccio. Me le terrò per me. 

Alby bussa contro il legno della cucina. -Crystal, ho bisogno che vieni con me.- Annuisco, mi pulisco le mani e lo seguo. -Vedi, ora che ricordi il tuo nome, dovrai fare una cosa che facciamo come tradizione.- Mi porta davanti a un muro pieno di nomi. Alcuni sono stati cancellati. -Perché questi hanno delle righe sopra?- Alby si rabbuia. -Vedi, ci sono stati dei momenti bui. Non tutti ce la fanno, a vivere così.- Mi dice. -Capisco...-  -Bene, ora, puoi incidere il tuo nome!- Mi passa un coltello e un sasso e io inizio a scrivere il mio nome. Una volta finito, ci passo la mano sopra soddisfatta.

-Ora sei una di noi al cento per cento, Crystal.- Mi dice sorridendo. Sorrido a mia volta. Dall'interno del labirinto sbucano i velocisti e Minho ci fa un cenno di saluto. Giusto pochi minuti dopo dal labirinto si alza una folata d'aria e le porte si chiudono.

La sera scurisce il cielo e accendiamo il fuoco e le torce. Presto ci raduniamo per cenare e io mi siedo con Newt. -Ehi, Newtie!- Lui mi guarda con un sorriso divertito. -Newtie?- Mi chiede. -Sì, Newtie. Ti piace?-  -Sì, molto, Cri.- Mangiamo discutendo del più e del meno, rinfrescati da un po' di brezza.  Ridiamo e scherziamo con i ragazzi, godendoci la serata. 

Presto terminiamo la cena e dato che si è fatto tardi vanno tutti a dormire. Io mi stendo nella mia amaca, ma non riesco a prendere sonno, così mi alzo e torno a sedermi vicino al fuoco ormai spento. Osservo le stelle e una strana sensazione di nostalgia mi entra nel cuore. Dei ricordi ritornano a galla.

-Papà, guarda le stelle! Sono tantissime!- Dico sorridendo. -Eh sì, cucciola.-  -Ma perché stanno sempre nel cielo? E come mai a volte cadono?- Chiedo curiosa. -Le stelle sono le anime di coloro che non ci sono più e quando cadono è perché vuol dire che torneranno sulla terra nel corpo di altre persone per far visita ai loro cari. Quando hai paura, sei triste o ti senti persa, guarda le stelle e sorridi.- Mi dice. Mi prende la manina fredda nel suo palmo bollente e mi riscalda, mentre guardiamo le stelle seduti sul retro del suo pick-up.

After That Day [Maze Runner - NEWT FANFICTION]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora