5.WICKED

4 1 0
                                    

Le lettere lette di sfuggita sul dolente sono la chiave per i miei ricordi, tenuti nascosti in un angolo della mia mente a cui non potevo accedere.

I ricordi iniziano da quelli più recenti. Rivivo la mia corsa sull'ascensore verso la radura, ma questo lo ricordavo. Altro inizia e emergere dalla mia mente.

L'uomo con la divisa buffa, dopo avermi presa e portata via da mio padre, continua a trasportarmi, incurante delle mie urla e calci. Mio padre si è appena suicidato. Capisco in fretta che non tornerò mai a casa. Come fulminata da quel pensiero, mi calmo e mi abbandono al mio destino. L'uomo mi poggia a terra, insieme a un gruppo di bambini. Sto in disparte, in silenzio. Arriva una donna vestita di bianco, alta, con i  capelli sciolti. -Ciao bambini. I vostri genitori vi hanno appena fatto il regalo migliore che avessero mai potuto farvi. Vi hanno portati in salvo da tutte le brutte cose che succedono là fuori. Qui vi daremo una nuova casa, una nuova famiglia e ci prenderemo cura di voi. Benvenuti nella WICKED, gruppo A.- Dice sorridendo. Ci fa salire su dei vagoni e va a sedersi anche lei. Io sono con dei bambini che non conosco. Sto seduta nel mio angolino in silenzio, sperando che finisca tutto al più presto. L'immagine di mio padre continua a vorticarmi nella mente. Il bambino affianco a me mi picchietta sulla spalla. Lo guardo, ma non parlo. -Hey, ciao!- Mi dice con un sorriso. Gli manca un dente. Ha una faccia carina. -Ciao.- Rispondo flebile. -Il mio nuovo nome è Newt, il tuo?- Mi chiede. A me non hanno dato un nuovo nome. -Io sono Crystal.- -Piacere di conoscerti!- Non lo vedo bene, perché il vagone è quasi tutto al buio, ma credo che abbia i capelli biondi e gli occhi scuri. -Ti va di diventare amici?-

La visione finisce, ma senza darmi il tempo di elaborare ciò che ho visto, ne arriva un'altra.

Siamo dentro al quartier generale WICKED, la nostra nuova casa. Ci hanno fatto dei controlli strani per vedere se eravamo in salute e poi ci hanno diviso in delle camerate. Io sono con le femmine. Per ora ho conosciuto Teresa e Brenda, ma quest'ultima mi ha detto che tra poco dovrà andarsene perché hanno detto che non va bene. Quando me lo ha detto, mi sono chiesta per cosa non andasse bene. E ho anche capito, che quindi un modo per tornare a casa c'é. Ma se non so per cosa devo andare bene, non so nemmeno cosa devo fare per farmi cacciare. Per ora abbiamo sempre fatto cose tranquille: fatto lezione in una scuola speciale, mangiato, dormito e giocato. Io e Newt siamo un po' dispettosi, ma ci divertiamo un sacco. Stamattina abbiamo rubato dei biscotti dalla caffetteria e ci hanno messo in punizione, ma è stato troppo divertente. Ho conosciuto un bambino asiatico di nome Minho e ho insistito perché diventasse nostro amico. Ogni sera, la dottoressa Ava viene a vedere cosa abbiamo imparato, perché dice che è importante diventare intelligenti, per fare le giuste scelte. Io sono molto brava. Oggi ci hanno fatto anche delle operazioni dietro il collo, ma non so perché. Mi hanno detto che io sono A9, la ribelle, adesso.

Un'altra visione, e la faccenda si fa molto più chiara.

Oggi compio sedici anni, ma non importa a nessuno. Non da quando Newt non c'é più. O almeno, non è più al quartier generale. Dicono che lo hanno mandato in un labirinto, ma io alle cazzate di Thomas non ci credo. In caffetteria consumo il mio solito pasto e poi mi reco con gli altri all'ennesima prova d'intelligenza. -A9, mi aspetto grandi risultati da te.- Annuisco. Ava ha iniziato a chiamarci con i codici da un po'. Per lei non siamo delle persone. Siamo degli esperimenti, ma qui nessun altro lo ha capito. Io ho capito cos'ha in mente. Ho capito chi è WICKED. Vorrei tornare a casa, ma a quanto pare, non è possibile. Gli unici che vengono chiamati davvero per nome sono Thomas e Teresa, i loro prediletti. Teresa è una mia amica, ma Thomas... Con lui è strano. E' come se fossimo amici, ma allo stesso tempo fossimo come fratelli. Il che è in realtà strano, dato che sono quasi sicura che mi stia sul cazzo. Eppure so anche di volergli bene. Non so il perché, ma sento che io e lui abbiamo qualcosa in comune. A volte ho come la sensazione che lui sia mio fratello per davvero. Non tanto per le vaghe somiglianze fisiche, ma anche per l'intesa che c'é tra noi. Io e lui possiamo anche parlarci con la telepatia in modo naturale. Non tutti lo sanno fare qui. Comunque sia , come al solito, raggiungo il punteggio più alto alla prova. Vedo la soddisfazione della dottoressa. La soddisfazione di un esperimento riuscito bene. quando usciamo dalla classe, mi trattiene. -A9, so che oggi compi sedici anni. Ho una sorpresa per te.- Mi dice con un sorriso strano. Mi porta in una sala piena di computer, con delle immagini sopra al quanto bizzarre. In uno degli schermi, riconosco il volto di Minho. Cosa? Ma lui è sparito con Newt l'anno scorso... Ava interrompe i miei pensieri. -Hai dimostrato la tua intelligenza, A9, quindi, abbiamo deciso di premiarti. Hai la possibilità di osservare e studiare la prova del Labirinto insieme a Teresa e Thomas.- Mi dice mostrandomi la mia postazione accanto a loro. Capisco subito che questo non è un premio, ma una condanna. Mi spiega tutto e, appena se ne va, verifico una cosa. Newt... E' lì dentro, insieme agli altri. E zoppica. Be', anche se dovrò lavorare per questi bastardi, almeno potrò vedere come sta il mio Newtie.

After That Day [Maze Runner - NEWT FANFICTION]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora