Capitolo 29

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Il Compleanno Di Harry.

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Harry aggrottò la fronte con sospetto verso Hermione, si stava comportando in modo davvero strano, stordita era l'unica parola che gli veniva in mente. Non riusciva a smettere di sorridere e continuava a lanciargli occhiate furtive.

"Cosa?" Chiese.

Lei lo guardò, ancora sorridente, ma con un'espressione di falsa sorpresa e innocenza. "Cosa?"

"Qualcosa non va." Lui la guardò con gli occhi socchiusi e la squadrò da capo a piedi, mentre la consapevolezza gli rovinava l'umore. "Mi stai nascondendo qualcosa."

Hermione alzò gli occhi al cielo. "Da quanto tempo mi conosci?"

"Troppo a lungo." Harry si arrese sorridendo. Sapeva che era meglio non essere sospettoso di Hermione, lei aveva fatto di tutto per lui, ma a volte le vecchie abitudini sono dure a morire, e lo erano ancora di più ora che era tornato nel suo corpo da adolescente con gli ormoni in subbuglio. "Mi dispiace."

"Già perdonato e dimenticato." Hermione gli sorrise.

Harry sorrise ironicamente, ma la sua mente stava già pensando. Non aveva negato di avergli nascosto nulla, quindi stava sicuramente succedendo qualcosa. Lo stava tenendo distratto. "Allora, quale parte della casa stiamo evitando?"

Hermione sbuffò. "Il camino e il salotto."

Harry chiuse gli occhi quando lo colpì. Come aveva fatto a essere così stupido? "Il mio compleanno."

Hermione gli diede un pugno sulla spalla. "Mah."

"Festa a sorpresa?" Fece una smorfia.

"Cosa ne pensi?" Gli sorrise. "Sirius ha lavorato duramente per mantenerlo segreto."

Harry sentì un calore sbocciare nel suo petto. "Mi sta organizzando una festa a sorpresa?"

Hermione annuì. "È determinato quanto tutti noi a darti un'infanzia il più normale possibile."

Harry prese fiato e la guardò. "Pensi davvero che sia possibile? Alla nostra età?"

Hermione sorrise tristemente. "Perché no? Tecnicamente, siamo adolescenti anche se mentalmente siamo molto più grandi."

Harry annuì e si sedette sul sedile della finestra. "Come stai? Non abbiamo avuto modo di parlare con tutto quello che sta succedendo."

Hermione scrollò le spalle. "Non è così difficile come pensavo."

Lui sospirò. "Lo stesso."

"Anche avere a che fare con Ron è..." Hermione scrollò le spalle, con aria impotente. "È come ai vecchi tempi."

Harry aggrottò la fronte, stava parlando di tornare con Ron? O di nuovo, ma per la prima volta? "Provi ancora dei sentimenti per lui?"

"Lo amerò sempre, ma questo ha dimostrato che non sono più innamorata di lui." Disse Hermione a bassa voce.

Lui tese una mano e la strinse a sé quando lei gliela strinse. "Saremo sempre migliori amici."

"E in questo modo è meno complicato."

Harry annuì. "È tutto così diverso, ma sembra giusto e facile."

"Anche i Malfoy." Hermione concordò. "Mi sembra giusto che siano qui."

Harry ridacchiò, contento di non essere l'unico a pensarla così. "Davvero. Non avrei mai pensato di sentirmi a mio agio a vivere con Malf... Draco."

Hermione rise. "Mi sto ancora abituando a chiamarlo così."

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