Rose e rovina

Capito 3

Stefania
Appena uscita dall'aula mi pentii subito di quello che avevo detto. E che nessun ragazzo, soprattutto così popolare, mi aveva guardata così come mi guardava Nicholas. Le sue parole mi avevano ferita ma so di aver esagerato e so che questa cosa mi perseguiterà a vita. Bella è una ragazza così sensibile e dolce ma a volte è una testa di...no, non lo è lei, lo sono io. Dovevo almeno ascoltarla ma no...ho deciso di rovinare tutto.
Per calmarmi e schiarirmi le idee decisi di fare un giro per i corridoi e quando tornai in classe Bella non c'era. Mi iniziai a preoccupare ma per fortuna dopo poco tornò e si mise a sedere vicino a me. Aveva gli occhi arrossati per il pianto è ancora qualche segno delle lacrime sulle guance.
Iniziai a pentirmi veramente di tutte le cattiverei che le avevo detto poco prima da decisi di non dire niente almeno fino all'intervallo.
Quando suonò la campanella vidi Bella alzarsi ma istintivamente le afferri un braccio.
<<Mollami, ho da fare.>>
<<Ti prego Bella, lasciami parlale un attimo.>>
<<Perché dovrei?>>
<<Perché mi voglio scusare con te, mi pento per quello che ho detto, non sai neanche quanto. Mi puoi perdonare?>>
<<Non lo so...>> fece una pausa <<Va bene, ti perdono, ma non osare parlare più di me e Jacob. Chiaro?>>
<<Sii, grazie. Ti prometto che non ne farò mai più parola.>>
Iniziai a saltare di gioia e le buttai le braccia al collo. Le diedi un grosso abbraccio e mi ricordai di una cosa.
<<Senti...è da tanto che non usciamo e non andiamo ad una festa. Mi chiedevo se ti andrebbe venire sta sera ad una festa con me, Nicholas, Teo e...>>
<<Jacob? Assolutamente no.>>
<<Daii, ti accompagno io e poi la festa è grande, sarà quasi impossibile incontrarli.>>
<<Va bene, vengo. Vieni da me alle 6 così ci prepariamo.>>
<<Grazie, grazie, grazie. Però per le 8 dobbiamo essere là.>>
Il resto della mattinata la passammo a seguire le lezioni, a parlare e ridere.
Ero così felice di aver risolto la cosa, non potevo stare senza la mia Bella.