R.A.B.

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Anni 90', ormai era da un po' che Harry Potter cercava di salvare il mondo magico dalle grinfie del signore oscuro, il ragazzino trovò molti indizi che indicavano che lui sarebbe ritornato. A ritorno annunciato, lui, e i suoi due migliori amici, Ron ed Hermione, cercarono indizi su come sconfiggerlo e finalmente avevano una pista: gli horcrux. Dovevano trovarli tutti e sette e distruggere ognuno di essi, dato che ognuno di quegli oggetti preservava un pezzo di anima di Lord Voldemort. Al momento erano alla vecchia dimora Black, dove Sirius Black aveva indetto il quartier generale dell'ordine della fenice, un gruppo di non troppo potenti maghi che rappresentava l'opposizione al potere oscuro degli avversari. Sirius era il padrino di Harry, aveva un rapporto molto stretto con suo padre James ed Harry poteva intuirlo anche da solo data la gran quantità delle foto dei due da giovani. Nelle foto era presente anche un piccolo professor Lupin e quel bastardo traditore di Peter Minus. Decise, assieme ai suoi amici, di esplorare quelle camere da letto, mentre gli adulti al piano di sotto discutevano in riunione. Si imbatté in una porta con una targa con su inciso Sirius Black. Entrando nella stanza notò subito il colore rosso e oro Grifondoro, doveva esserne davvero orgoglioso. Ron ed Hermione rimasero lì, discutendo sulla bellezza della quale quella camera riusciva a pervaderli, Harry invece uscendo vide un'altra porta "R.A.B." chi mai poteva esserci stato lì. A differenza di quella del suo padrino, quella era una stanza di un orgoglioso Serpeverde, convintissimo, la cosa spaventosa era il simbolo dei mangiamorte inciso sulla testata del letto. Si mise un po' a rovistare tra i cassetti, voleva saperne di più su di chi fosse quella stanza. <Quella è la roba di padron Regulus!> una voce gracchiante attirò l'attenzione del ragazzo. <Oh, ciao> un elfo domestico con la faccia imbronciata, non era un pericolo sicuramente, era solo un po' fastidioso dato che continuava a borbottare cose senza senso, o almeno così sembrava al ragazzo. Harry continuò a rovistare incurante dell'elfo che lo guardava con disprezzo. <Cosa cerchi?> l'elfo spostò le mani del ragazzo dal cassetto dove stava rovistando per poi metterci mano lui e risistemare tutto com'era. <Chi era Regulus?> lo chiese in tono acido, gli aveva dato fastidio essere trattato così, ma non perché fosse stato un domestico a farlo, ma proprio per i modi. L'elfo lo fulminò con lo sguardo e non rispose, così Harry provò con un'altra strategia e si aprì con lui spigandogli la sua missione. <Mi serve trovare indizi, qualsiasi cosa che possa ricollegarmi agli horcrux del signore oscuro, devo trovarli e distruggerli> L'elfo domestico uscì dalla stanza, forse per andare a riflettere sulle parole del ragazzo, ma non lo disturbò più, così Harry continuò a cercare in quel cassetto, trovandoci dentro sette lettere. Una curiosità sfrenata, mista al desiderio di indizi sul passato, gli fecero aprire la prima lettera.

"Caro James,
Non riesco a non pensare a quello che è accaduto oggi pomeriggio. I tuoi cuscini morbidi appoggiati sul mio rigido materasso, il tuo dolce zucchero mescolato al mio caffè amaro, le tue tenere uova immerse nella mia farina di grano duro, insomma, le tue labbra, morbide dolci e tenere, poggiate sulle mie, rigide amare e dure. Chissà, forse l'effetto del veritaserum non è ancora passato, però se ti va... Puoi passare nella foresta oscura più tardi..."

Il ragazzo notò la lettera a quel punto strappata. La rilesse un altro paio di volte soffermandosi sempre sul "Caro James", James. Suo padre. In quel cassetto c'erano informazioni su suo padre. Si riempì di gioia e corse subito a chiedere spiegazioni a quello che ormai riconosceva come lo zio figo. <Sirius!> sapeva che lo avrebbe trovato di sotto, ma non sapeva in quale stanza, poi gli si palesò lui davanti in mezzo al corridoio. <Harry, successo qualcosa?> lo chiese in tono preoccupato, ma vedendo il ragazzino sorridere a trentadue denti si calmò e gli sorrise anche lui. <Posso domandarti una cosa?> il Black annuì <Tutto quello che ti serve> andarono a sedersi in quello che una volta doveva essere un bel salottino, c'erano rimaste una poltrona e quattro sedie, Sirius rubò subito il posto a sedere sulla poltrona, così Harry si accontentò di una delle sedie. <Hai mai fatto un gioco babbano?> Sirius rimase a pensarci un attimo prima di rispondere <Certo che sì, me lo ricordo molto bene: è stato durante gli anni ad Hogwarts, ce ne sono stati diversi in realtà, uno dei nostri ne conosceva tantissimi, ma uno in particolare mi rimase più impresso e lo ricordo con più piacere rispetto agli altri, questo perché non giocammo solo noi malandrini, ma erano coinvolti molti altri studenti. Il gioco si chiamava obbligo o verità, ma per renderlo più eccitante bevemmo una pozione chiamata Veritaserum, penso che tu già la conosca, infatti così nessuno poteva mentire. Fu divertente vedere i meno audaci scegliere sempre obbligo. Remus Lupin, tuo professore di difesa contro le arti oscure, scelse verità, fu uno dei pochi. "Chi ti piace?" era tutto rosso, avrò sempre la sua faccia impressa nella mia mente, vorrei quasi che ci fosse un modo per stampare i ricordi in modo da averla sempre con me. Rispose impacciatamente "Sirius. Sirius Orion Black". Non capì perché disse il mio nome completo, non mi chiamava mai così, forse la pressione davanti agli altri o per rimarcare bene di quale Black stesse parlando. Fatto sta che, dopo qualche insulto, ma anche qualche segno di approvazione, a fine di quella serata ci appartammo ed è stato lì che finalmente ci siamo messi insieme> Harry era sorpreso, immaginare il suo professore e il suo praticamente secondo padre stare insieme in quel senso gli faceva strano, ma era felice per loro se stavano bene insieme. <Immagino ti sia andata molto bene allora quella sera, un professore come compagno deve essere difficile da gestire> Sirius rise <Si molto, sa tutto lui!> Harry completò la risata per poi continuare a parlare <Era presente anche mio padre quella sera?> l'espressione di Sirius cambiò, era indecifrabile, ma si vedeva che in realtà stava cercando di fare il finto arrabbiato <Si, non eravamo tantissimi studenti a partecipare, perché era notte, ma i malandrini non si sarebbero mai separati per così poco! Era comunque un numero notevole di studenti, ci tengo a specificarlo. Sembrava che tutto stesse andando per il meglio, quando tuo padre scelse obbligo, nemmeno lui fece parte della cerchia dei coraggiosi che sceglievano verità, l'obbligo era di baciare sulle labbra mio fratello, fu una scena terribile! Sembrava più un obbligo per me che per lui, insomma guardare il tuo migliore amico baciare tuo fratello... I brividi! Sappi che non te l'ho ancora perdonato stupido Severus!> Harry era divertito, ma allo stesso tempo si sentì molto intimo con Sirius e si mise a pensare a una versione giovane di tutti i suoi professori e dei suoi parenti. Inizialmente credeva che il suo padrino avesse una sorella, ma non gli importava di aver compreso che fosse un uomo quello innamorato di suo padre, pensò poverino, deve essersi ritrovato col cuore spezzato dato che a James, secondo Harry, piacevano solo le donne, non aveva mai trovato quadretti di lui che lo raffigurassero con uomini se non i malandrini e nelle foto delle partite di Quidditch. <Non puoi fare così, per quanto da parte tua era una scena disgustosa magari loro si stavano divertendo... E poi erano stati obbligati!> Sirius si alzò per avvalere le sue tesi <Non doveva comunque farlo! Così spavaldamente, davanti ai miei occhi!> Harry rise per la drammaticità di Sirius, adorava scoprire tratti che non conosceva delle persone alla quale teneva. <Quale era il nome completo di tuo fratello?> Sirius si incupì per un attimo, ma sorrise di nuovo quando dovette pronunciare quel nome <Regulus Arcturus Black> il ragazzino credeva che o annunciasse con orgoglio da come si era posto fieramente, ma si vedeva che aveva delle difficoltà, Harry decise che avrebbe indagato, ma era arrivato il momento di ricercare altre informazioni in quelle lettere, sugli horcrux, su suo padre e sul defunto Regulus Arcturus Black. R.A.B.

Lettere ritrovate // JegulusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora