VIOLA
Ero distrutta.La mia camera sembrava quasi ordinata in confronto al disordine che avevo dentro.
Sdraiata nel letto con le cuffie e la musica al massimo, riuscivo a sentirmi un po' più calma.
Sarei dovuta andare in ospedale, ma non avevo la forza di affrontare tutto.
Volevo parlare con Brando e vedere Nicole ma non ero forte abbastanza.
Erano ore che mia madre provava a parlare con me, ma non ne volevo sapere nulla.
Lei mi aveva nascosto tutto.
Erano riusciti a distruggere il ricordo che avevo di mio padre, con solo delle frasi.
Una vita intera e delle frasi.Le lacrime non volevano cessare, mi bruciavano gli occhi ma non riuscivo a fermarle, ed infondo era giusto così.
Meritavano di essere libere, di andarsene anche loro via da me.Ora avrei solo bisogno della mia nanetta, ma anche lei non c'è.
La vibrazione del telefono mi fa riprendere dai miei pensieri.
È lui.
come stai, veramente
bene
viola
una merda ok?
ho appena scoperto che
la mia vita è stata tutta
un'emerita bugia cazzo.
Non ho nemmeno il coraggio
di parlare con mia madre,
perché non voglio sentire la verità,
ho paura.
si sono una codarda
ma ho paura, ho paura di tutto.
ho paura di sentirmi dire
che è tutto vero, ho paura per mia
sorella che deve affrontare tutto
questo senza poter contare su di me,
e ho paura di noi,
di cosa siamo, di cosa potremmo
essere, ho paura di farti solo
stare più male di portarti
il mio dolore.
ho paura del dolore.
quindi vattene anche tu,
vattene via finché puoi,
scappa da me, allontanati
e lasciami da sola
come hanno da sempre fatto tutti,
fammi crollare, vai via,
e spezzami il cuore
viola?
si
io non vado da nessuna
parte cazzo, io sto qui con te,
non ti lascio sola, è chiaro?
per me sei al primo posto, sei tutto.
non farmi questo,
non allontanarmi, perché
questo dolore possiamo superarlo insiemeEsco dalla chat e scrivo a Sofia, ho bisogno della mia migliore amica.
NICOLE
Sto male.Fu il primo pensiero che mi balenò in testa appena sveglia.
Stavo male, e non solo per la malattia stavo male dentro, stava male il mio cuore.
Avevo bisogno della mia famiglia.
Ma la mia famiglia era distrutta, stava crollando.Avevo visto il dolore, la disperazione e il rimorso negli occhi di mia madre, era stata una pugnalata dritta al cuore.
L'odio attraversare le iridi di mia sorella, e quell'odio era rivolto alla nostra famiglia, mi aveva spezzato l'anima, lasciando tutti i pezzetti in giro a ferirmi.
Sentivo il mio cuore urlare e disperarsi.Perché quando qualcosa si spezza non potrà più ritornare a ciò che era in precedenza, non avrà più quel valore che aveva prima.
E tutto questo stava succedendo, il filo che ci teneva legate si stava spezzando, ed io non potevo farci niente.
Per non parlare del fatto che non so nemmeno il perché di tutto, sono stata strappata via dal poter sapere la verità su ciò che sta spezzando il nostro filo.
Né la mamma, né Viola sono passate in ospedale, ma perlomeno mi hanno scritto un messaggio.
Ma mi mancano.
E non posso sopportare di vederle divise per qualcosa che nemmeno so.Brando ha passato tutta la giornata sul cellulare a fare non so cosa, ma percepivo il nervosismo.
Non abbiamo nemmeno avuto modo di parlare di lui e Viola, ma non penso ora sia il momento.Gli voglio bene sapete, gli voglio bene a Psyco.
Lui c'è stato sempre e c'è sempre, e per quanto ami mia sorella lui c'era in momenti in cui Viola era lontana, e non gliene farò mai una colpa, anzi voglio che lei stia bene, che si metta sempre al primo posto.
Così potrò stare bene anche io sapendola felice.
Ma lui invece, lui continua a starmi vicino anche quando ha bisogno di pensare a sé, quando ha bisogno di riprendersi, quando non si sente bene e quando è ferito dentro.
Sa farmi stare bene.In questi mesi è diventato un po' il mio fratellone, ed è brutto da dire visto che si bacia mia sorella (non voglio immaginare cos'altro fanno, preferisco non vomitare), ma per me lui lo è.
È il mio Psyco Fratellone.
Ed io voglio che lo sappia, voglio che sappia che anche io per lui ci sono.Se ha bisogno di parlare con qualcuno, di sfogarsi io ci sono.
Perché quel che posso fare per lui, voglio farlo.
"Ehi Psyco..."
"Dimmi Nicky"
"Ti voglio bene"
"Anche io Nicole, anche io Nicole ti voglio bene.
Anche se vorrei proprio capire cosa scrivi su quel quadernino, potresti anche farmelo leggere.""Un giorno vedrai." - spero che quel giorno non arrivi mai.-
"Aspetterò allora, ma fidati che un di queste notti lo apro e lo leggo di nascosto."
"Non ti conviene Psyco, sai che posso farti male."
"Ma dove vai che sei alta un metro e un tappo."- non ha tutti i torti.-
"Ehi!"Iniziamo a ridere, poi corri verso di lui e lo abbraccio.
"Grazie" - sussurro -
"Vedrai che staremo meglio."Non c'è altro da dire.
Le lacrime iniziano ad impossessarsi dei miei occhi verdi.
ciao a tutti, finalmente sono tornata.
Non ho passato un bel momento ma mi sto riprendendo per la nostra storia.❤️
Questo capitolo per me è stato importante e lo sarà anche per ciò che succederà più avanti.
Il prossimo capitolo sarà un po' più lungo e dedicato principalmente a i Violando.
Spero vi sia piaciuto e grazie di esserci, perché è anche grazie a voi se sono riuscita ad rialzarmi.
See you soon
💚🧸
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green eye
Teen Fiction⚠️IN REVISIONE⚠️ Nicole Soler è una ragazza diversa, con una vita sfortunata e piena di dolore. Tutto gira intorno agli altri e mai nulla si concentra su di lei. Ed anche questa storia, racconta di ciò che accade alle persone che le stanno vicine. ...