12. Calm down

293 42 33
                                    

Do it once, do it twice.
I push back, you hold me tight.
Get a taste for a night.
Rema & Selena Gomez


LEIGHTON
Ho le dita intrecciate ad alcune ciocche dei capelli di Jamie, all'altezza della nuca. Lui mi stringe così tanto i fianchi, affondandomi le dita nella pelle, da farmi quasi male. È una sensazione che mi manda su di giri. Un dolore piacevole, che si aggiunge al piacere che si sta sprigionando dal centro delle mie gambe al resto del corpo.

Seduta su di lui a cavalcioni, accompagno i suoi movimenti, con la schiena incarcata, la bocca premuta contro la sua e il respiro corto che scandisce ogni affondo gli permetto di fare.


JAMIE
Quando Leighton chiude gli occhi e butta la testa all'indietro, capisco che si sta lasciando andare. Non mi è ancora chiaro se mi eccitino di più i versi che emette quando raggiunge l'orgasmo o il modo in cui contreae le labbra come per vietare al piacere di lasciare il corpo. Poco importa, la combinazione delle sue cose è letale. Per lei. Per me. Lo farei durare ore, eppure devo accontentarmi di quei pochi secondi in cui lei pare completamente libera.

Le mordo il collo, chiudo il suo seno nella mia mano mentre con l'altra la tengo ben stretta a me, dichiarando la fine della sua resistenza.


LEIGHTON
Quello che succede dopo non riesco a ricomporlo. Mi si annebbia la vista e il cuore batte all' impazzata, alimentato da una potente energia che irradia in ogni direzione. Per quei brevi istanti, il corpo non mi appartiene più. Non ne ho il controllo, come se la spina fosse stata staccata. Non sento più le sue mani su di me, il suo respiro che mi graffia e la sua bocca che mi bacia. Niente all'esterno può scalfirmi. Accade tutto dentro. Forse per questo non mi accorgo di essere sdraiata sotto il corpo di Jamie.


JAMIE
Faccio in modo di finire sopra di lei. Io ancora non ho finito e non ho intenzione di lasciarla stare, almeno fin quando non mi sarò svuotato del tutto. Sento la pressione delle sue gambe attorno al mio bacino. Vorrebbero chiudersi ma il mio corpo le fa rimanere ben aperte. Le affondo le dita di una mano nella pelle, mentre quelle dell'altra sono intrecciate ai suoi capelli. La bacio e continuo a muovermi. Godo mentre lei mi stritola a ritmo del suo respiro nell'orecchio.


LEIGHTON
Mentre io cerco di riprendere contatto con la realtà, Jamie viene. Il suo peso mi opprime, aderisce a contatto con il mio corpo, su cui ho di nuovo il controllo. Per questo, posso costringere le braccia a mollare la presa attorno al suo collo, e permettergli così togliersi.

Jamie si sdraia accanto a me. Ha il respiro affannato, ma è un suono che devo isolare, se voglio richiamare a me le forze necessarie ad alzarmi. Perché io lo odio, ma non quanto odio me stessa per aver ceduto un'altra volta.


JAMIE
Come succede sempre, Leighton scatta in piedi e inizia a rivestirsi, senza degnarmi di uno sguardo. Io sono ancora steso sul letto, che porta i segni di tutto quello che abbiamo prima. Ho bisogno di riprendere fiato e la vista di lei mezza nuda non è di aiuto, soprattutto perché non è più a portata di letto.

«Non succede niente se rimani cinque minuti stesa sul letto con me. Non ho la scabbia.» E questa da dove mi è uscita?

Si rimette i jeans. «Abbiamo già condiviso abbastanza fluidi. Perché sprecare anche l'ossigeno?»

Io, invece, mi sdraio su un fianco. Mantengo gli occhi fissi su di lei. «Riesci a essere antipatica e sexy allo stesso tempo. Mi chiedo come sia possibile.»

«Tu invece solo stronzo.» Infilandosi anche la maglietta, dichiara terminata la sessione di sesso sfrenato. Sono quasi innervosito. Una non mi basta.

Spero che mi guardi ma i suoi occhi nocciola sono impegnati a perlustrare la stanza. «Non mi pare fossi un problema cinque minuti fa, quando mi pregavi di farti venire.»

Come l'odio per cui ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora