Volete sapere dove voglio arrivare?
La risposta è semplice; non voglio arrivare proprio da nessuna parte.
Sto scrivendo semplicemente per sentirmi almeno il minimo svuotata dopo.
Vi state chiedendo sicuramente cosa intendo, giusto?
L'interpretazione è personale quindi non sarò sempre chiara.
Avete presente quella sensazione di vuoto interiore? Ecco, vi farò una domanda...
Quanto è grande dentro di voi? C'è il vuoto normale, quello che tutti sentono. Esatto. Tutti lo sentiamo, ma c'è chi ne é schiavo; é talmente grande da farvi sentire pesanti, stanchi, senza energia, vulnerabili e con un grosso punto di domanda tutte le volte che vi guardate allo specchio.
Sì, credo di avere un grande vuoto dentro.
La mattina mi sveglio con una sensazione di angoscia, quasi mi manca il respiro e c'è una voce che dice "ecco un'altra giornata dove non combinerai proprio nulla, sei un fallimento".
Ma che significa la mia esistenza?
Avrò un senso? O sono qui per puro caso?
La risposta potrebbe svegliarmi, oppure uccidermi.
La verità é che mi sento già morta.
Mi sembra di sprecare il mio tempo.
E proprio ora, lo sento...
L'insicurezza, il disagio, la paura, la rabbia...sento come un mix di emozioni contemporaneamente, come se mi stesse per arrivare un attacco di panico che alla fine non arriva mai.
Sto in silenzio,
guardo il soffitto,
Sento due persone parlare e dicono:
Persona 1: Beh, è normale che tu ti senta così, perché non hai concluso niente nella tua vita! Hai sempre lasciato tutto a metà, persino gli studi! Per questo sei così ignorante e poco informata, ti resta solo questo vuoto e convinciti, non hai altra scelta!"
Persona 2: "Però aspetta un attimo. Ti ricordi quanti anni hai? Cambierai, devi ancora scoprire troppe cose e sono sicura che prima o poi troverai la tua strada, arriveranno periodi migliori e ti sentirai soddisfatta, devi avere solo un po' di pazienza! Tutto questo passerà!."
Silenzio...
Ora sento come se volessi cominciare proprio ora a fare qualcosa. Sono già stufa di lavorare sotto gli altri. Uscire e portare caffè, biscotti o toast del cazzo! La gente mi guarda e si fa opinioni di me in base ad una sola maschera che indosso!
"Ma che carina questa ragazza... che bel viso... mi porteresti un cappuccino leggermente schiumato con un po' di cacao?"
"Ma certo!"
Lo avreste mai detto che una ragazza così carina e dolce, non sa dare i resti? Facendo così tante figure dell'idiota la gente inizia a cambiare la sua idealizzazione verso di me. Non sono pazza! Mi guardano in modo diverso, come se fossi una di quelle ragazze belle ma stupide che si porterebbero a letto solo una notte.
Poi una voce "ma che t'importa di ciò che gli altri pensano?"
La mia risposta varia a seconda di quanta voglia ho di essere sincera con me stessa.
"M'importa perché i giudizi mi feriscono e potrei scoppiare a piangere davanti a tutti da un momento all'altro senza riuscire a controllarmi e potrebbe succedere che mi toccherà prendere altri insulti dalla mia famiglia perché mollo il lavoro di botto e mi tocca trovarne un altro entro un mese altrimenti mi odieranno tutti e mi vedranno come una sfaticata e la mia situazione non potrà fare altro che peggiorare fino ad organizzare nella mia testa un suicidio"
D'accordo ora basta!
Non voglio sentire più niente e nessuno! Lasciatemi tutti in pace cazzo! Vorrei prendere e sparire per mesi, allontanarmi da tutti e restare sola, ma non posso scappare da lei... la mia testa!
Sembra che tutti facciano apposta a farmi sentire stupida. Eppure lo so, sono io ad avere un problema con me stessa, forse più di uno.
Quando arriva sera non vedo l'ora che tutti vadano a dormire per fumarmi la canna della consapevolezza.
Dentro la mia testa si chiama così...
Mi calma, mi fa vedere chiaro, riesco a dare un senso alle mie emozioni, a me stessa.
Gli altri direbbero "ma é l'effetto della droga...ti brucia il cervello!".
Può essere sì, ma è l'unico momento dove mi sento a contatto con la vera me.
Non fumo per sballarmi o... per fare l'idiota, ma solo perché mi fa pensare in un modo consapevole, come se quella parte di me rimanesse chiusa in una scatola durante il giorno ed uscisse fuori solo nei momenti di calma.
Ma io non riuscivo mai a stare calma.
Il mio cervello è una ruota di pensieri che si ripetono fino ad impazzire.
Persona 1: "È vero, sei giovane, ma non ne uscirai mai, sei troppo debole, il tuo destino è sofferenza, fallimento e con gli anni sempre più frustrazione."