Capitolo 23

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Pov Silvia
Stanotte non sono riuscita a prendere tanto facilmente sonno. Ero molto preoccupata per  stasera visto che Lynn aveva invitato i miei genitori a cena a casa sua e conoscere la sua famiglia. Poi gli avremmo detto di noi. Ho una paura pazzesca.
Mi vesti feci colazione velocemente e andai a scuola a metà strada mi incrociai con Lynn dove mi aspettava vicino ad un albero.
Appena mi vide fece uno dei suoi splendidi sorrisi che mi fanno letteralmente tremare le gambe. Corsi da lei e l'abbracciai con tutta la forza che avevo in corpo lei mi accarezzava i fianchi e disse:
Lynn: buongiorno anche a te piccoletta, mi sei mancata disse poi alzando il mento con le dita e baciandomi dolcemente.
Silvia: dai andiamo.
Entrammo a scuola e ci dovettimo separare e corsi in classe.
Mi sedetti accanto a Janette e:
Janette: ehi Silvia ciao.
Silvia: ciao Janette. Dissi oggi non ero del umore giusto
Janette: ti vedo un po' triste cosa è successo?
Silvia: Bhe prometti di non dirlo a nessuno?
Janette: prometto croce sul cuore
Silvia: Bhe vedo un paio di giorni fa io e Lynn ci siamo fidanzate e-
Janette: Lynn? Chi è Lynn? Lo conosco? È del nostro cors- OMMIO DIO STAI PARLANDO DI LYNN LOUD? urlo alcuni di loro si girarono
Janette: ops
Silvia: non urlare che ci sentono. Comunque si
Janette: ma è la ragaz-oh perché non me l'hai detto prima. Che insomma ti piacevano le ragazze? E poi non eravate amiche?
Silvia: non lo sapevo in realtà è che usando ci siamo scontrati è scattato qualcosa. Sto davvero bene
Janette: lo sai le voci che girano su di lei giusto?
Silvia: quale voci?
Janette: ommiodio, ti devo raccontare. Che in pratica Lynn quando era in prima superiore uccide un ragazzo a botte e poi nascose il suo cadavere in un sacco della spazzatura tutto questo per cosa? Perché le aveva rubato la sua vittoria ad una partita di campionato. Incredibile no?
Io rimasi scioccata. Cosa? No non può essere la Lynn che conosco io non può fare una cosa del genere? Oh si? Ok adesso ho paura
Prima che potessi ribattere entrò il professore e iniziammo la lezione.

Suono finalmente la campanella della pausa pranzo:
Andai nel mio armadietto per pizzare i libri che non mi sarebbero serviti e presi quelli per le ore successive e poi andai alla mensa.
Entrai e feci la coda per il cibo. Quando ebbi preso il mio vassoio con tutto feci per andarmi a sedere con Janette quando sentii qualcuno prendermi per il polso e portarmi ad un altro tavolo.
Era Lynn
Lynn: ciao amore
Silvia: ciao mi hai spaventato.
Lynn: non era mia intenzione. Disse poi baciandomi la mano facendomi capire che era tutto apposto.
Silvia: comunque perché siamo qui?
Lynn: non posso passare un po' di tempo con la mia ragazza?
Silvia: oh si certo. Dissi sorpresa. Mangiammo e scoprì che Lynn era molto più simpatica di quello che credevo mi raccontava ogni cosa divertente che gli succedeva in famiglia, gli scherzi che faceva a suo padre. Faceva di tutto per farli ridere. Era davvero dolce l'apprezzavo come cosa.
Mi stava raccontando uno degli scherzi che aveva fatto lo scorso Halloween a suo padre:
Lynn: e lui è saltato in aria come uno stupido
Silvia: si sarà preso uno spavento poverino-
X: bene bene bene chi è questo bel bocconcino che abbiamo qui. Era Jason e due dei suoi amici di quinta e vennero al tavolo mio e di Lynn .
Jason: Lynn perché non ci presenti questo bel bocconcino
Vidi Lynn stringere gli occhi in due fessure. Oh no.
Lynn: non sono affari che ti riguardano Jason. Adesso vattene
Jason: sai LOUD fossi in te ci farei un pensierino, se non me la sarò scopata prima io. Disse ridendo con i suoi stupidi amici.
Oh no non doveva dirlo. Vidi Lynn partire e tiro un gancio a Jason facendogli sanguinare il naso però io la fermai prima che potesse fare qualcos'altro. La mensa era tutta rivolta verso di noi che figura di m....
Lynn: la prossima volta vai a prendere in giro qualcun'altro Jason e non dire mai più quelle schifezze sulla MIA ragazza.
Jason: non è finita LOUD. Lynn mi prese per il braccio e mi portò via dalla mensa, avevamo tutti gli occhi addosso di un sacco di persone.
Vidi che le sanguinava la mano.
Silvia: Lynn dobbiamo disinfettarla prederai infezione vieni. Dissi prendendole  la mano e portandola nel bagno.
La feci appoggiare al lavandino del bagno e presi un pezzo di carta bagnato e mi misi in mezzo alle sue gambe e iniziai  a disinfettarle la ferita. Senti ogni tanto dei piccoli lamenti di dolore. Però non voleva sembrare debole perciò non si lamentava più di tanto voleva fare la persona forte e autoritaria. Anche se infondo non era così.
Lynn: ti hanno mai detto che sei bellissima. Disse guardandomi e spostandomi una ciocca di capelli dal viso mentre le finivo di pulire la ferita e le misi un cerotto.
Silvia: ecco fatto dissi dandole anche un bacio sulla mano che successivamente portò sulla mia guancia e mi baciò. Quando si stacco eravamo naso contro naso:
Lynn: quello  Stupido  si deve permettere solo a sfiorati con un dito che per lui è finita. Rabbrividì al ricordo di quello che mi ha detto Janette stamattina. Lynn non ne sarebbe capace giusto?
Lynn: vieni dai. Uscimmo dal bagno e passammo il resto della pausa pranzo di in aula a coccolarci o meglio Lynn coccolava me io ero in braccio a lei. Quando suono la campanella che indicava la fine della pausa pranzo Lynn si dovette staccare da me e disse:
Lynn: ehi amore devo andare.
Silvia: va bene. Dissi poi mi lascio la mano e andò via.

Skip time
Era sera
Era arrivato il momento
Io ero vestita il più bello possibile e elegante. Avevo messo un vestito rosso corto stretto che metteva in risalto le mie forme. Poi avevo arricciato un po' i capelli e mi ero leggermente truccata. Presi la borsa ero pronta quando sentii i miei dire che era l'ora di andare dai LOUD.
Arrivammo di fronte alla porta dei Loud. Ero ansia molta. Ansia. Terrore.
Ci venne ad aprire il padre di Lynn.
LynnSr: salve benvenuti a casa nostra prego entrate. .Andarono in cucina. Quando mi voltai verso le scale vidi scendere Lynn in tutta la sua bellezza indossava una giacca nera con una camicia e un pantalone nero e aveva i capelli tirati nella sua coda di cavallo.
Era stupenda.
Appena lo vide quasi gli cadde la mascella a terra.
Si avvicinò e mi prese per i fianchi e mi avvicinò a lei e disse:
Lynn: sei bellissima amore mio.
Silvia: grazie anche tu come sempre. Dissi arridendo un po'.
Poi mi intristì:
Silvia: Lynn ho paura. Dissi abbraciandola tenendola stretta a me.
Lynn: di cosa disse mentre mi accarezzava i capelli.
Silvia: e se miei non mi accettassero?
Lynn: ci sono io con te andrà tutto bene. Te lo prometto
E così pensavo.

Rita: a tavola. Sì sentirono forti passi scendere le scale e tutte le sorelle e il fratello di Lynn andato in cucina i miei si spaventarono quando videro tutti quei ragazzi. Io e Lynn ci mettemmo a capo tavola difronte ai miei.
Mangiammo quando avevamo quasi finito il pranzo sentii la mano di Lynn che scuoteva la mia.
La guardai. Era arrivato il momento Dio stavo tremando.
Lynn: un attimo di attenzione per favore io e Silvia dobbiamo dire una cosa molto importante so che la maggior parte di voi già la sa.
Mi alzai. Presi coraggio. Sentivo la mano di Lynn che mi accarezzava la gamba da sotto il tavolo per darmi coraggio. I mie mi guardarono confusi. Oddio mi dispiace mamma e papà.
Silvia: mamma papà quello che sto per dire vi scioccherà un pò, forse non bel o sareste mai aspettati ma......io e Lynn stiamo insieme.
Vidi mia madre svenire mio padre si fece rosso di rabbia però quando vide mia madre a terra si precipitò ad aiutarla.
Oddio che cosa ho fatto
Silvia; Lynn che cosa ho fatto te l'avevo detto che non l'avrebbero presa bene. Dissi io preoccupata.
I fratelli ci guardarono un po' spaventati.

Quando mia madre si fu ripresa rimanemmo solo io Lynn i miei genitori e i genitori di Lynn.
Mamma: tesoro ci hai fatto prendere uno spavento non farci scherzi del genere.
Silvia: ma, mamma non è uno scherzo è la verità. Io amo Lynn e se voi non potete accettarlo me ne farò una ragione.
Papà: tesoro ma che stai dicendo ti si è fumato il cervello?
Lynn: se posso permettermi-
Mamma: tu sta zitta hai rovinato la mia bambina disse mia madre in lacrime
Silvia: ehi non parlare in quel modo
Papà: non urlare più addosso a tua madre signorinella. Questa follia deve finire.
Silvia: no, io amo questa ragazza e non intendo lasciarla
Papà: bene allora non metterai più piede in casa nostra
Mi senti svenire.
Lynn: cosa? La cacciate solo perché non volete che stia con me?
Mamma: non permetterei mai che mia figlia si fidanzasse con un'altra donna. O la lasci o non sei più nostra figlia.
Mi salirono le lacrime agli occhi vidi con la coda dell'occhio Lynn stringere i pugni e i genitori di Lynn che sembravano dispiaciuti
Corsi di sopra nella stanza di Lynn e chiusi la porta dietro le spalle.
Sentii delle urla giù e poi niente più ero sul letto di Lynn a piangere. Lo sapevo che i miei avrebbero reagito male però non fino a questo punto. Mi sentivo malissimo.
Sentii la porta aprirsi e dei passi. Ero rannicchiata a terra vicino al letto di Lynn quando sentii due braccia forti prendermi e portarmi sul letto. Era Lynn ma....aveva le lacrime agli occhi anche lei.
Silvia: l-ynn dissi abbracciandola
Mi tenne stretta a se:
Lynn: lo so piccola, va tutto bene ci sono io .
Dai ti presto un pigiama. Mi prese e mi portò vicino all'armadio e tirò fuori una maglia lunghissima rossa con il numero 1. Me la diede e entrai in bagno. Mi sciacquai il viso levando il trucco e lavai i denti e misi la maglia mi andava lunghissima, mi faceva da vestito.
Entra in camera e vidi Lynn che si era messa anche lei il pigiama. Entrai nelle coperte del suo letto che era morbidissimo. Lei mi seguii a ruota e l'abbracciai tristemente.
Mi addormentai con le lacrime  agli occhi.

Ciauuu come state? Spero vi piaccia
🫶🏻

L'amore non è questione di genere ( LYNN LOUD X READER ) G!PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora