Appena i semafori si spensero, un boato risuonò dalle tribune e dai prati per tutto il circuito.
Mi legai velocemente i boccoli che avevo realizzato la mattina stessa, tenendoli sù con una pinza.
Sentivo fin troppo caldo, per quanto il mio vestito bianco e corto in lino era l'opzione più fresca di tutto il mio intero guardaroba stagionale.
Al secondo giro, Verstappen non stava volando via come al solito e Carlos gli era rimasto sempre dietro, dopo un'ottima partenza.
Mi avevano sempre insegnato a mantenere la razionalità e la calma in una situazione di questo tipo, qualsiasi cosa poteva andare storta e da un momento all'altro Max sarebbe partito a razzo, lasciando venti secondi di distacco a Carlos.
Peccato che non stesse succedendo e nessuno mi aveva mai comunicato come tenere a bada l'unico sentimento che si instillava sempre dentro il mio cuore davanti a ciò.
La speranza.
Guardavo e ascoltavo attentamente i tempi del pilota della Ferrari e quelli del campione del mondo, per notare differenze o cedimenti.
Finché la gara non si rovesciò completamente.
Sainz era diventato il nuovo leader, dopo un sorpasso facile, e al gioiello della RedBull usciva fumo dalla gomma posteriore destra.
Dopo due anni senza problemi o guasti alla monoposto, l'intoppo era giunto.
Al quinto giro, il team aveva richiamato Max nei box per ritirare la macchina e avevano scoperto che il problema era un freno.
L'aveva seguito vari giri dopo Hamilton, la cui macchina aveva avuto un guasto al motore.
Il calore però non era cessato, anzi l'adrenalina si era aggiunta, quando avevo visto per la prima volta sullo schermo il nome di Sainz come primo e quello di Leclerc come secondo.
Al trentacinquesimo giro, Charles era stato chiamato ai box e, con un po' di fortuna e un veloce pit stop, era uscito davanti a Perez e Alonso.
Quando però riacquistò il suo secondo posto non ci fu storia.
La gara continuò in modo lineare, con le McLaren sempre un po' indietro e senza intralci, tranne per il povero Russell che si era schiantato in mezzo alla pista.Non era di certo la gara del decennio per la Mercedes.
Giro dopo giro, curva dopo curva, rettilinei percorsi al massimo della potenza, una macchina potente e delle prestazioni da fuoriclasse, Carlos Sainz e Charles Leclerc avevano riportato la Ferrari sui gradini più alti del podio, con un 1-2 meraviglioso.
Da Singapore 2023 non sentivo l'inno d'Italia e quel giorno, nel caldo clima australiano, mi misi la mano sul cuore, guardando con gli occhi luccicanti il podio su cui i piloti in rosso cantavano a testa alta.
Cristina accanto a me si asciugò una lacrima e battemmo insieme le mani quando le ultime note dell'inno cessarono, per dare il via alla doccia di spumante che bagnò anche noi, ma non ce ne curammo.
I festeggiamenti erano ufficialmente iniziati.
Aspettammo che i piloti tornassero negli stanzini privati, dopo tutte le interviste, gli abbracci e le congratulazioni.
La mia amica si gettò tra le braccia di Carlos e io mi diressi da Charles per fargli i più sinceri complimenti.
«Ragazzi stasera si festeggia nel locale più famoso di tutta Melbourne» ci comunicò il vincitore, non riuscendo a smettere di sorridere.
Esultammo tutti e decidemmo che era ora di tornare nel nostro hotel.
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Red race - Charles Leclerc
ФанфикDue ragazze italiane a Monte Carlo, entrambe fan della Ferrari. Una è la fidanzata di Carlos Sainz, l'altra è la sua amica di sempre, da poco trasferitasi a Monaco, che la seguirà in tutte le gare, conoscendo di conseguenza i vari piloti. Chissà cos...