-5- Le parole sbagliate:

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Giacomo non raggiunge la sorella al ristorante dove sta cenando col fidanzato e gli amici ma torna alla villetta.
É convinto che Sara abbia fornito una scusa
Apre la porta e salendo le scale di corsa raggiunge la camera della ragazza.

É sdraiata sul letto in pigiama a fumare e a scrollare sul telefono.
L'attore colpisce la porta spalancata perché non si è accorta di lui.

<< ey >> esclama lei accogliendolo con un sorriso.
Spegne la sigaretta e l'abbandona sul comodino col telefono mentre lui va a sedersi in modo da stare uno di fronte all'altra.

<< che ti prende? >> le domanda poggiando una mano sulle sue gambe stese e poggiate una sull'altra.
<< nulla >>
<< a me non la dai a bere. Miss protezione solare 50 più per pelli delicate, con un'abbronzatura perfetta che hai cominciato a costruire da maggio e berretto sempre in testa. Parla >>

Deglutisce lei.
<< mi dimentico sempre che mi conosci bene >>
<< eh, avanti >>
Ispira poi risponde.
<< sono un pò confusa Gioggioreal >>
<< perché?, ieri sera cos'è successo? >>
<< lo sai >>
<< so del bacio ma non come ci siete arrivati >>
<< mi ha chiesto se... >>
<< se? >>
<< se fossi innamorata di te >>
Gli occhi dell'attore cambiano, diventano luminosi.
<< e tu? >>
<< ho detto di no >>
<< perché vuoi Antonio? >> domanda con un tono quasi aggressivo.
Ispira lei.
<< Giacomo >>
<< guarda che me lo puoi dire >>
<< sì l'ho baciato e a lui ci tengo, forse un po' mi piace ma non credo di volerlo >>
<< quindi sei confusa perché non sai come dirglielo? >>
<< no, non è per quello. So come dirglielo e so anche che lo sa già >>
<< e allora? >>
Alza le spalle.
<< mi faranno santo dopo una vita passata accanto ad una bilancia ascendente bilancia come te >>
Ride lei.
<< vediamo se riesco ad aiutarti >>
<< vediamo >>
<< se vedessi Antonio con un'altra, una che gli piace e da cui è molto attratto e lo ricambia saresti gelosa? >>
<< no, se lo ricambia sarei felice... come ero felice quando stava con Maria >>
<< allora per te è solo un amico. Nic? >>
<< Nic cosa? >>
<< lo stesso di Antonio. Se lo vedessi con un'altra che gli piace... >>
Alza gli occhi di scatto.
<< non avrei diritto di dire nulla, siamo amici >>
<< e se vedessi me con un'altra? >>
Deglutisce lei, lo guarda qualche secondo negli occhi poi risponde.
<< non lo so, forse dipende >>
<< da cosa? >>
<< se ti vedessi con un'altra e tu le piaci é un conto, se ti vedessi con un'altra e lei ti piace é un'altro... e tu se mi vedessi con un altro? >>
<< é lo stesso per me. Se tu piacessi a lui é un conto, viceversa è un'altro. Sara? >>
<< mh? >>
<< hai baciato Nic e sai cosa hai provato in quel momento. L'unico che non hai baciato sono io >>
<< e quindi? >>
<< non sappiamo cosa proveremmo se ci baciassimo >>
<< ci siamo già baciati Gia >>
<< davanti ad una telecamera. Cosa credi che per me sia facile?!, sono confuso e sto soffrendo anche io >>

<< ma se sei circondato da migliaia di donne disposte a mettersi a tua disposizione se solo schioccassi le dita >>
<< forse di loro non mi interessa perché lo farebbero solo perché sono quello di Mare Fuori. Mi guardano, mi dicono che sono bello ma so che oltre quello non vedono niente. Mi guardano e non mi conoscono, non veramente e non vogliono neanche farlo. Loro non mi conoscono e non mi capiscono come te >>

Ispira lei poi si avvicina e lo bacia. Comincia sfiorandogli delicatamente le labbra poi applica una leggera pressione e lentamente socchiude le labbra fino a premettere alla lingua di scivolare all'esterno della sua bocca per entrare in quella dell'attore ed incontrare la sua.
Le lingue si sfiorano delicatamente poi cominciano ad attorcigliarsi.
Le posiziona le mani sulle guance e continuano con la stessa intensità.
È un bacio molto diverso dai precedenti che erano irruenti, tutti lingua e travolgenti ma soprattutto per esigenze di copione.
Ora gli sta dando un bacio che incendierebbe l'oceano Atlantico.
10 minuti dopo lui é seduto su quel letto mentre lei l'ha trascinata a cavalcioni sopra il suo bacino.
Continuano a baciarsi dolcemente e profondamente.
Le accarezza i fianchi mentre lei il collo poi di colpo si ferma.

<< Gia é meglio se vai >>
<< perché?, se non me ne vado... >>
Lo guarda negli occhi e non proferisce parola.
<< Sa io sono confuso perché tu lo sei non perché non so cosa provo >> ammette poi le sfiora il viso sull'indice.
Lei si alza e lui esce.

———-

Sono 2 giorni che Sara é chiusa in casa.
Hanno creduto tutti alla scusa del troppo sole, o meglio quasi tutti.
Mangia quasi niente.
A turno passano quasi tutti nella sua camera a chiederle se ha bisogno di qualcosa o per farle compagnia, l'unico che non si fa vedere é Giacomo.
Nicolò le ha portato un paio di pacchetti di terea.

<< grazie, ecco i soldi >> dichiara aprendo il cassetto del comodino.
<< ma figurati, prossima volta mi prendi tu le sigarette >>
<< molto volentieri >>
<< ora vado stiamo andando a mangiare un gelato. Te ne porto uno? >>
<< no ti ringrazio non voglio mangiare nulla >>
<< Sara >>
<< la piadina che mi hai portato a pranzo era bella grande >>
<< mh >>
<< posso chiederti una cosa? >>
<< certo >>
<< Giacomo?, é qui?, tornerà?... >> domanda poi deglutisce.

<< sì é nella nostra camera si sta preparando per andare in gelateria, perché? >>
<< é che non lo vedo da qualche giorno... volevo sapere come stava >>
<< allora, io ora scendo tu esci da questa stanza e cammini. Sempre dritto non puoi sbagliare. É lì da solo, ok? >>
<< ok, buon gelato e non fare troppe conquiste che sono gelosa >>
<< Sara sono 5 anni che me lo dici, di questo passo resto single a vita >>
<< l'obiettivo quello è così posso sposarti >>

Lo bacia sulla guancia poi si alza.
Scalza si incammina. Indossa solamente completo intimo e t-shirt oversize fucsia con i capelli sciolti.
La porta é spalancata, bussa comunque.
<< entra pure >> esclama lui.
La ragazza entra in camera ma è vuota e disordinata come al solito.
La porta del bagno é aperta e la luce dello specchio é accesa, si sta sistemando.
Non ha capito che è lei.
Si ferma sotto l'arco della porta. Si sta sistemando i capelli. É già vestito: t-shirt bianca, pantaloncino nero Adidas, calzini in spugna tirati su e vans.
La mette a fuoco dallo specchio.
Abbozza un sorriso lei.

<< ciao >> dichiara lui continuando a sistemarsi i capelli.
<< ciao >>
<< vieni in gelateria? >>
<< no >>
<< e perché sei venuta in camera mia? >>
<< no é che non ti sei fatto vedere in questi giorni, solo tu, volevo sapere come stai e come va? >>
<< tutto bene grazie, ti porto un gelato? >> domanda uscendo dal bagno poi si posiziona gli occhiali da sole sopra la testa.

<< no grazie >>
<< ok allora vado >>
<< aspetta >>
<< cosa? >>
<< perché non sei mai passato in camera mia in questi giorni? >>
<< e perché sarei dovuto passare?!, Sa me lo hai chiesto tu di andarmene, mi hai mandato via >>

<< ma io non intendevo in quel senso >>
<< e in quale senso?!. É una vita che ti desidero, che voglio farlo con te e per un attimo mentre ti baciavo mi sono illuso che potesse accadere... tranquilla non equivocherò più. Tanto ti vuoi sposare il mio migliore amico >>

<< non ti volevo mandare via in quel senso, avevo paura >>
<< di che cosa? >>
<< che potesse accadere qualcosa per la quale avrei potuto perderti >>
<< non mi avresti perso perché lo volevo tantissimo >>

<< Giacomo >> la voce del padre arriva dal piano di sotto, lo stanno aspettando, manca solo lui.
Si incammina per scendere le scale.
<< aspetta >>
<< non voglio farmi illudere dalla tua confusione >>

A passo svelto scende le scale e poi escono tutti insieme.
É ormai sola e scoppia a piangere.
Torna in camera per farsi la doccia poi si veste e prepara le valige.
Non sa cosa fare o dire perché ogni volta, come direbbe Antonio, fa burdell.
Manda un messaggio al padre.

<< ho bisogno di tornare a casa, ho bisogno di tempo e non so di quanto. Godetevi la vacanza. Se i ragazzi ti chiedono qualcosa inventa >>

Rossetto & Caffé (GIACOMO GIORGIO):Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora