6

204 8 0
                                    

"Sto morendo di fame" mi dice per l'ennesima volta.
Non posso fare altro che fermarmi ad un supermercato e farci un giro la dentro.
"Prendo un carrello" l'avviso nel mentre entro con lei.
Lei annuisce e mi sorride.
"Ho molta fame" mi dice nel mentre incomincia a scegliere varie merendine.
Nel suo volto riesco a leggere una grende indecisione, e dopo una scelta ardua, mette un pacco nel carrello e poi uno a posto. Prende dei grissini, del sugo, della pasta, insalata, della nutella ovviamente, prende dei vari formaggi, e quando è soddisfatta, si dirigge verso la cassa.
Quando tira fuori il portafoglio per pagare, la blocco, pagando io al posto suo. Magari non riesco a mostrargli il mio affetto, il mio sostegno, ma ci provo.
Quando carico le buste della spesa in macchina, lei scuote la testa e sta zitta. Dopo un po' di silenzio, decido di chiedere quale sia il problema.
"Dopo l'ecografia e la visita dal ginecologo, dovevo andare in farmacia, ma me ne sono dimenticata, mi servivano degli integratori. Ma comunque non fa nulla, gli prenderò domani" si allaccia la cintura e mi fa capire che è pronta a partire.
La riporto a casa, gli do la buona notte e ritorno a casa mia. Pronto per cenare e dormire.

Qualche giorno dopo, sono dinuovo con lei, stiamo andando a casa dei miei genitori.
Lei ha lasciato il lavoro, abbiamo le valigie pronte per Baku, e stiamo per farci conoscere assieme da tutto il mondo.

Mia madre apre la porta, mi stritola in un abbraccio e poco dopo mi sposto dalla sua visuale, così da mostrargli la ragazza dietro di me.
"Amore mio, chi è questa ragazza?" Chiede mia mamma.
Faccio un respiro profondo e faccio segno ad Olivia di venire vocino a noi. "Mamma lei è Olivia, e a proposito di questo, devo parlarvi." Dico serio.
"Olivia, è un piacere conoscerti, sono Cisca, la mamma di Lando" le spiega.
"È un piacere anche per me conoscerla"
Quando anche mio padre arriva, e dopo altre presentazioni. È il momento di vuotare il sacco.
So gia che mia madre mi ammazzerà.

"Quindi da quanto tempo state assieme?" Chiede mia madre contenta.
"Non stiamo insieme" dico velocemente.
"Ho fatto un casino" incomincio a parlare, ma mi trema un po' la voce.
"Qualche mese fa ci siamo conosciuti in un locale, vicino al suo posto di lavoro, abbiamo parlato tutta la sera, eravamo entrambi un po' troppo brilli" incomincio a spiegare, mi passo la mano sugli occhi non sapendo come continuare a spiegare.
"Che cazzo la faccio breve, l'ho messa incinta" sputo fuori nervoso ed esausto.
"Lando" mi sgrida lei.
"Non sapevo come dirglielo" le rispondo.
"Ma così sembro una poco di buono" mi dice ancora lei.
"Scusami" gli dico ancora.

"Dio mio" dice mia madre reggendosi ad una sedia.
"E non state nemmeno assieme" continua a dirmi.
"Mamma, noi lo vogliamo tenere" vedo gli occhi di mio padre spalancarsi.
"Lando" sento dire dietro di me. Ormai ho cominciato a riconoscere i suoi diversi modi di chiamarmi, e questo vuol dire vomito.
"Papà il bagno" gli dico prendendo velocemente Olivia per mano, papà apre velocemente la porta del bagno ed alza la tavoletta. Olivia rigetta tutto, nel mentre io gli reggo i capelli e gli accarezzo la schiena.
"Dai che sta per passare, è quasi finita" provo a rassicurarla.
Qualche minuto dopo, sembra stare poco poco meglio.
Mi siedo contro il muro del bagno, sorpiro un po nel mentre prendo un po di carta igenica per poi passargliela.
Lei si pulisce il viso e schiaccia lo scarico.
Gli afferro la mano e l'aiuto a sedersi con me, tra le mie gambe. Si stende esausta, con la schiena si accoccola al mio petto, nel mentre io gli sistemo i capelli sulla spalla. Gli circondo il busto con le mie braccia e aspetto che si calmi un po.
Chiudo un secondo gli occhi, rilassandomi un secondo.

Mi fa ritornare alla realtà mio padre, che ha assistito a tutta la scena ovviamente. Mi lancia uno sguardo abbastanza chiaro, che decido di ignorare.
Quando ritorniamo da mia madre, Olivia riceve dei sorrisi un po' dispiaciuti.
"Cosa dicono i tuoi genitori" gli chiede dopo qualche minuto di silenzio. "Mio padre non si è espresso molto, all'inizio era arrabbiato e preoccupato, credo lo sia ancora" dice con un po di sconforto.
"E tua madre"
"Mia madre è morta" dice alquanto secca.
Vedo mamma annuire in silenzio. "Noi andiamo ora, tra qualche ora partiamo per il Gran Premio" dico alzandomi dalla sedia.
"Tu incomincia ad andare verso la macchina" gli dici dandoli le chiavi.
"Vabene" dice andando verso la porta.
"Signori, mi dispiace aver sconvolto il vostro pomeriggio, spero che la prossima volta possa essere più piacevole." Esce di casa chiudendosi la porta alle spalle.

"Lando" dice mia madre subito dopo.
"Cosa ti passa per la testa, hai messo una ragazza incinta, quanto puoi essere irresponsabile, poi non state nemmeno assieme" dice scuotendo la testa. "Olivia è bellissima, lo è per davvero, ma è giovane, senza qualcuno che gli stia realmente vicino in una situazione del genere"
"Il bambino lo teniamo" dico alzando il viso per guardarla in faccia.
"È una decisione solo di Olivia, ma tu, vedi di darti una svegliata, spero che questa situazione possa metterti la testa a posto, ma io dico, un bambino, sta per arrivare un bambino" scuote la testa preoccupata. Quando vado verso la porta di casa, mio padre decide di aprire bocca finalmente. "Stagli vicino, e ragiona, ci vediamo tra qualche giorno" mi da una pacca sulla spalla e rientra in casa.

Quick like Norris. Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora