A chi non ha mai avuto il coraggio di volersi bene.A chi pensava che per poterlo fare, bisognava avere al fianco un'altra persona.
Ricordatevi sempre di venire prima di tutto.
Prima di tutti.
Siate egoisti, per voi stessi.
Richmond in autunno assume un'aria ancora più suggestiva. Ho sempre amato il mese di ottobre, anche se molti dicono che sia malinconico, come novembre. In realtà, a me non dispiace affatto. Fin da quando ero bambina ho sempre amato i colori che si sprigionavano durante le stagioni più fredde, il marrone, il giallo, il rossiccio delle foglie, mi mettono una strana allegria. Poi c'è l'odore. Il profumo della terra appena bagnata dalla pioggia, la nebbiolina fitta che percepisci sulla punta del naso a tal punto da rendertelo umido. Sarebbe stata una stagione perfetta, se quel maledetto giorno di fine settembre non mi avesse portato via i miei genitori. Un incidente stradale. Una morte sul colpo. Un camion guidato da un ubriaco, mai identificato, che sbanda sulla corsia opposta e frantuma in mille pezzi una vecchia Fiat punto. Vado avanti e cerco di pensare positivo, ma non sempre è facile, soprattutto quando hai venti anni e devi vivere la vita nel modo più indipendente possibile. Anche perché, non ho avuto molte possibilità scelta: o mi riduco in mille pezzi, abbandonandomi al dolore o mi rimbocco le maniche nonostante tutto.
Mi guardo allo specchio e mi sistemo una ciocca di capelli. Dal mio riflesso vedo le occhiaie, che sprigionano un colore violaceo sotto agli occhi. La troppa stanchezza inizia a farsi sentire e nonostante io abbia lasciato il lavoro al bowling, non posso permettermi di sentirmi affaticata.
Gli studi, come l'affitto, non si pagano da soli.
Sospiro mentre penso alle mille responsabilità che ho sulle spalle, ma devo essere forte e resistere.
<<Koline, sono qua sotto!>>, sento una voce gridare e un clacson che rimbomba fuori dalla finestra <<Faremo tardi se non ti sbrighi>>.
<<Arrivo!>>, dico mentre mi affretto a prendere la borsa e a scendere le scale.
Apro lo sportello del Suv e salgo dentro come un lampo, proprio quando le prime gocce di pioggia mi sfiorano la pelle. <<Buongiorno amore>>, mi dice.
<<'Giorno>>, rispondo frettolosamente mentre allaccio la cintura di sicurezza.
<<Come va stamattina?>>, chiede mentre ha gli occhi fissi sulla strada.
Rick è il capitano della squadra di football e, almeno ufficialmente, il mio ragazzo; insomma, se questa è l'etichetta che gli si può dare, dato che mi trascura il novantanove percento delle volte. Studia legge alla Westwood e ha la mia stessa età.
<<Male. Devo trovare un lavoro il prima possibile>>, confesso mentre getto la borsa nei sedili posteriori << tra due settimane devo pagare l'affitto e non posso toccare i risparmi del college>>.
Fa solo un verso con la bocca e alza le spalle.
Nulla di nuovo.
Mentre smanetta nervosamente con la radio, cambiando continuamente stazione, mi rendo conto che non mi sta nemmeno ascoltando. Decido di assecondare il suo silenzio e poggio la testa sul finestrino, godendomi la vista del paesaggio fino a Westwood.
Le cose fra noi sono precipitate dopo il primo anno di relazione, insomma, stiamo insieme da diciotto mesi e nei primi sei mesi, lui sembrava essere l'uomo perfetto; poi, le cose sono cambiate e lui si è fatto sempre più distante.
STAI LEGGENDO
RUTHLESS
Любовные романыᴛʀᴇ ꜰʀᴀᴛᴇʟʟɪ. ᴅᴜᴇ ᴀᴍɪᴄʜᴇ. ɴᴏɴ è ꜰᴀᴄɪʟᴇ ᴀᴍᴀʀᴇ ᴀ ʀɪᴄʜᴍᴏɴᴅ ᴇ ᴘᴇʀ ꜰᴀʀʟᴏ, ᴀ ᴠᴏʟᴛᴇ, ʙɪꜱᴏɢɴᴀ ᴘᴇʀᴅᴇʀᴇ ǫᴜᴀʟᴄᴏꜱᴀ. A Richmond, in Virginia, è nata e cresciuta Koline Smith, una delle ragazze più belle della città, che presto ha dovuto fare i conti con la vita...