•Volare•

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"Si baciarono. Si baciarono con la stessa disperazione di due che hanno aspettato una vita. Le dita dappertutto,tra i capelli, tra le labbra, si baciavano non solo con la bocca, con tutto il corpo. Si baciavano, e non riuscivano a bastarsi."

Camila

Mi rigiro tra le coperte dato che qualche rumore nella stanza disturba il mio sonno.

"Piccola" sento sussurrare, ma giro la testa dall'altro lato

"Piccola" stavolta qualcosa mi sfiora e sbruffo di nuovo stropicciando gli occhi con le dita

La mia vista non è un granché appena mi sveglio,ma soprattutto con la luce fioca che proviene solo dall'altra stanza.

"Buongiorno" Neymar sorride accarezzandomi con un dito il braccio

"Sei pazzo?" biascico nascondendomi con il lenzuolo e mentre lui cerca di tirarlo via brontolo

"Andiamo piccola svegliati" tira il lenzuolo

"Tu sai che è notte,vero?" gli faccio notare "e poi tu non dormivi nella stanza del piano superiore?"

"Non esageriamo" fa spallucce "sono solo le quattro e mezza e poi sono venuto qui poco fa"

"Solo le quattro e mezza?" balbetto disperata "siamo andati a dormire solo mezz'ora fa!"

"Niente capricci è ora di alzarsi" dice serio "alle cinque e un quarto ti aspetto nella holl dell'albergo, raccogli tutto quello che hai portato qui a Berlino" mi lascia un leggero bacio sulla fronte e poi si alza uscendo dalla camera senza darmi il tempo di protestare ulteriormente

"Io sono incinta e ho bisogno di dormire" Flor sbadiglia "il tuo ragazzo mi ha svegliato chiamandomi seimila volte sul cellulare e ora che l'ho aiutato a infilarsi nel tuo letto posso andare a dormire finalmente, notte" si chiude la sporta alle spalle e mi lascia in camera

Guardo l'elegante sveglia dell'albergo e quasi piango per l'ora, io amo dormire e sembra che in questi giorni sia destinata a non farlo.

***
Il piccolo trolley che ho portato qui a Berlino non contiene nulla di che, tranne due paia di jeans, l'altro paio di converse e due magliette di sicurezza assieme all'intimo.

Ho fatto come mi ha detto Neymar e adesso sono all'entrata della Holl in attesa dei suoi piani malefici;

"Ri-buongiorno" mi sorride tutto elettrizzato con una fascia nera tra le mani

"Che hai in mente?" chiedo preoccupata

"Nulla" mi fa segno di avvicinarmi e io lo faccio incapace di stare lontana da lui "una sorpresa" mi bacia dolcemente e poi si stacca "ti devo bendare"

"Mi piace sapere quello che faccio" dico facendo no con la mano

"Non vorrai rovinarmi la sorpresa?" mette il labbro inferiore in giù e sbatte le palpebre, dannazione al suo faccino angelico

"Ok" sbruffo e mi giro mentre lui se la ride vittorioso mentre mi lega la benda sugli occhi

"Allora ci vedi?" chiede "che numero è questo?"

Devo dire che è riuscita a mettermela bene dato che l'unica cosa che posso vedere è solo la trama nera del tessuto

"Due?" Tento

"Sbagliato è trentaquattro" dice soddisfatto

"Quante dita hai nascoste? Trentaquattro?" continua a ridere e mi trascina via.

***
Le caviglie mi fanno malissimo sono inciampata quattromila volte su gradini o qualsiasi altra cosa ci possa essere in una stramaledetta strada.
So di essere in un aeroporto grazie alla voce femminile che annuncia i voli, ma non ho idea del perchè siamo qui.
Forse vuole ritornare a Barcellona?

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