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capitolo 41

-tac!- Draco si alzò di scatto dal suo letto, sedendosi in modo composto rimanendo poi immobile così da sentire qualsiasi suono udibile.

-tac!- la seconda volta Draco fu sicuro di aver sentito qualcosa, così si alzò e si guardò in torno per cercare la fonte di quel rumore.

"Psst!" il suono proveniva da fuori la finestra, così col batticuore il biondo si avvicinò e spostando le tende..

"Fottuto bastardo di un Potter, io ti uccido!" Draco tirò fuori un sospiro di sollievo dopo aver urlato sottovoce quelle parole.

"Sorpresa!" esclamò invece Potter da fuori la finestra con il sorriso che andava da guancia a guancia e un espressione da schiaffi, a parere del biondo.

"Che diavolo ci fai qua fuori alle quattro di mattina?" chiese mentre apriva la finestra così da far entrare il moro. Ringraziò che la sua stanza fosse al piano terra o Potter sarebbe già schiattato sul cemento del vialetto di casa Malfoy.

"Volevo farti una sorpresa romantica, ti è piaciuta?" rispose lui con un'altra domanda, e una volta entrato gli stampò un bacio veloce sulle labbra, buttandosi subito dopo sul letto.

"Così tanto che mi stava per prendere un ictus, molto alla Romeo e Giulietta falsi" il biondo si mise a ridacchiare delle sue stesse parole e si stropicciò il volto. "Non ho chiuso occhio, perché sei venuto a rompermi le palle?" chiese sdraiandosi dove si trovava poco fa.

"Ti sei risposto da solo, per romperti le palle." Harry sorrise nuovamente avvicinandosi al biondo, portò un braccio sotto la sua testa e lo avvicinò al suo petto, l'altro semplicemente lo assecondò facendosi stringere.

"Ti odio."

"Le tue azioni dicono altro!" sussurrò scherzosamente il moro, ricevendo un calcio dal biondo che subito dopo gli diede le spalle, senza però allontanarsi dal suo petto.

"Bastardo mi hai fatto male" lo punzecchiò sul fianco Harry, circondandogli poi la vita.

Draco al contrario di ciò che pensava Harry si stava rilassando, fra le sue braccia e la stanchezza che si faceva sentire solo in quel momento.

"Chiudi quella cazzo di bocca o giuro che ti stermino e vendo i tuoi organi al mercato nero..." la voce del biondo uscì talmente flebile e stanca che Harry si chiese se fossero veramente quelle le parole che il biondo aveva detto, così contrastanti con il tono usato.

"Draaaay..." sbuffò una risatina il moro.

Quest'ultimo si girò trovandosi a pochi centimetri dal viso di Harry, fu così veloce da lasciarlo senza parole. Cominciò con la mano a giocherellare con il colletto della sua maglietta, alternando lo sguardo dalle sue labbra ai suoi occhi, coperti dagli occhiali.

Fece salire ancora la mano fino a farla arrivare a questi ultimi, che tolse e posò sul comodino vicino al letto. Poi prese ad accarezzargli la guancia, avvicinò il volto al suo e...

"Se vuoi stare qua chiudi la bocca, perché voglio dormire."

sussurrò fermamente ad un soffio dalle sue labbra, per poi baciarlo delicatamente subito dopo.

Harry non ebbe neanche il tempo di realizzare che questo aveva già allontanato il viso e l'aveva nascosto sul suo petto.

Allora decise di chiudere anche lui gli occhi, per non rovinare il momento, ed entrambi si addormentarono ascoltando il respiro costante l'uno dell'altro.