CAPITOLO 1

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I soldati dell'esercito di Wares entrarono nel Palazzo Reale di Summet, senza incontrare resistenza, come era stato ampiamente anticipato. Summet era un regno pacifico, i cui regnanti da sempre preferivano le trattative ed i compromessi allo scontro aperto. Il Generale a comando delle truppe di Wares, figlio cadetto del re e conosciuto per il proprio valore, scrollò la testa con disapprovazione. Era un Alpha, figlio di Alpha e non amava vincere senza combattere. Ventisei anni, terzogenito del re Desmond II, fin dalla nascita gli era stato insegnato che avrebbe dovuto lottare per farsi strada, perché il maggiore dei suoi due fratelli sarebbe succeduto al padre ed il secondogenito avrebbe regnato in uno stato confinante, mentre a lui restava solo la carriera militare. "Generale" lo chiamò il suo secondo in comando e a capo di una delle sue divisioni, un uomo alto e dai capelli neri, anche lui Alpha. "Generale, l'esercito e le guardie reali si sono appellate alla nostra clemenza, rifiutando lo scontro". Harry Edward Styles, nella sua uniforme rossa e oro, fece un cenno di assenso al suo secondo Zayn Malik, che rimase in attesa di ordini. Si conoscevano dall'infanzia, avevano combattuto insieme per anni e nutrivano il massimo rispetto l'uno per l'altro. Come tutti i più fedeli compagni d'armi, Zayn conosceva l'ambizione del generale e le motivazioni che lo avevano spinto a muoversi in quel territorio. Harry voleva un regno, per dimostrare di essere uguale se non migliore dei suoi fratelli. Peter, il primogenito e unico a cui spettava il titolo di principe, era destinato a prendere il posto del padre. Albert, il secondogenito, era in procinto di convolare a nozze con la principessa Agostine, una Beta erede al trono di un piccolo regno, che confinava con Wares. Anche Harry era stato promesso da anni alla sorella minore di Agostine, la giovane Omega Estelle, che avrebbe sposato una volta raggiunto il suo obiettivo ed essersi stabilito definitivamente. Il giovane Styles aveva acconsentito di buon grado, al matrimonio. Estelle era una donna molto bella, di nobili origini e sarebbe stata una degna regina. Da più di cinque anni, Harry era pronto al grande passo, la conquista di un regno e l'occasione era giunta alla morte del re di Summet, già vedovo da diversi anni. Purtroppo, diversi altri eserciti e molti altri principi o semplici avventurieri, avevano colto l'occasione per attaccare il piccolo regno e ne era scaturita una guerriglia tra rivali, ai confini del paese. L'esercito di Wares, che aveva messo al comando del terzogenito del re ben tre divisioni composte ciascuna di 5.000 uomini aveva avuto la meglio sugli altri contendenti ed era entrato a Palazzo, per prenderne possesso. L'unico problema, sapeva bene il generale, era la reazione della popolazione di Summet. Per loro, era uno sconosciuto ed un usurpatore del trono, senza alcun legame di sangue con il loro sovrano. Esausto per i mesi di combattimenti, Harry sospirò e si guardò intorno, chiamando a sé gli altri due comandanti delle tre divisioni, oltre a Zayn. Anche loro erano suoi compagni da anni e si fidava di loro completamente. Liam Payne e Niall Horan arrivarono dopo pochi istanti, spada al fianco ed elmo da battaglia sotto il braccio. Erano due Beta, forti e ben addestrati. Liam, dai capelli e occhi scuri, era anche una sorta di consigliere per il loro Generale che teneva sempre in massima considerazione le sue opinioni. Niall, sorriso aperto ed occhi celesti, era invece considerato quello meno serio tra loro, che usava qualche battuta per sollevare il morale dei compagni, quando erano giù. "La vittoria è nostra, generale" sottolineò Niall, in tono professionale. Harry scrutò i tre con aria intenta: "Avete spedito squadre a controllare il perimetro?". Fu Liam a rispondere: "Gli eserciti avversari si sono ritirati, per il momento, ma potrebbero tornare ed è necessario consolidare quanto prima la nostra posizione. Abbiamo interrogato la servitù e ci è stato riferito che i componenti rimasti della famiglia reale hanno abbandonato il Palazzo qualche ora fa, lasciando il personale di servizio e qualche nobile di corte, chiedendo per loro la nostra clemenza". Il generale annuì, concedendo: "Se non si opporranno e si sottometteranno al nostro volere, non sarà fatto loro alcun male come da consuetudine". Prese un respiro profondo, prima di deporre il proprio elmo su un muretto e rivolgere un sorriso ai suoi compagni: "Fino a domattina, concedo licenza a tutto l'esercito. I nostri avversari, impiegheranno qualche ora per riorganizzarsi e noi abbiamo al momento una posizione di vantaggio". Niall sorrise a sua volta, chinando il capo, ma usando un tono informale: "Passerò subito voce ai soldati, Harry. Come dopo ogni vittoria, ci lasceremo andare ai piaceri della carne, consapevoli che ogni giorno può essere, per noi, l'ultimo". "Così sia, Ni" ribatté serenamente il generale: "Ciascuno scelga la compagnia che gli aggrada, non usando violenza se non necessaria e con clemenza, senza però mostrarsi debole". Zayn e Liam annuirono a quelle parole, conoscendo le regole e gli usi in caso di conquista. Come esercito vittorioso, tutto era loro concesso, ma non dovevano abusare del proprio potere o mostrare crudeltà. Zayn fece un mezzo inchino, verso il suo generale: "Vogliate scusarmi", scherzò: "Ho visto un paio di cameriere piuttosto carine e ho intenzione di concedere loro, tutta la mia clemenza". "Potete lasciarmi, signori, anche io ho intenzione di rilassarmi questa notte, a domani" li congedò Harry, ricordando però loro di riportare a tutti i soldati le sue direttive. Per chi si mostrava troppo crudele o usava la violenza senza effettiva necessità, la punizione sarebbe stata la morte.

Bottino di guerra - Larry Fanfiction Omegaverse, MpregDove le storie prendono vita. Scoprilo ora