L'arrivo a Firenze e l'incontro con la bestia

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Il treno si fermo e tutti i passeggeri scendevano

Tommaso esce dalla stazione e andò direttamente in hotel che ha prenotato.

Hotel Dante

Buona sera signor Tommaso Sole, la stavamo aspettando.

Benvenuto nel nostro hotel.

La ringrazio ho prenotato una stanza, si ecco a voi le sue chiavi, Stanza numero 18.

La ringrazio.

Le auguro un buon riposo.

Tommaso prende l'ascensore e andò direttamente nella sua stanza.

Trovo un cesto di frutta e di buon vino come gesto di benvenuto.

Che bel pensiero e più c'è un biglietto.

Lo prende lo apre con su scritto.
"Le auguro una buona permanenza a Firenze e che sia gradito il mio pensiero e di pagare presto il vostro debito con me da stasera.
Vieni subito al mio casello alle ore 21:00.
Da
Lorenzo Neve

Che cosa devo pagare il debito stasera, certo che non perde tempo.

Esco dalla mia stanza e mi faccio chiamare un taxi dalla reception.

Buona sera signore, dove la porto?

Al castello dei signori Neve.

Il taxista rimase impresso dove voleva andare perché lì non sono graditi gli ospiti.

Sono solo graditi solo gli invitati quando fanno le loro feste esagerate.

Siete sicuro signore.

Si.

Il taxista, inizio a partire e il castello dista fuori Firenze.

In un posto isolato.
Quando scende dal taxi, rimase pietrificato dalla paura, il posto è cupo e freddo.

Tommaso, apri il cancello inizio a camminare con tremolio e spavento.

Quando arrivo davanti alla porta, inizio a bussare ma non rispose nessuno, poi ci riprovo un' altra volta e poi il portone si aprì ma non c'era nessuno dietro la porta.

Posso entra...re.

C'è qualcuno, ma non rispose nessuno, ad un tratto si accesero le luci e si trovo davanti a un salone enorme, con lampadari luminosi e meravigliosi.

E inizio a scendere per le scale e si trovo un tavolo imbandito di cose da mangiare.

Ad un tratto, sente delle voci ed erano di un maggiordomo e di una governate.

Buona sera signore Tommaso noi siamo Simona e Paolo, siamo qui a vostra completa disposizione, prego può accomodarsi.

Vi ringrazio, si siede e davanti a lui ci sono dei piatti davvero sfiziosi di fusilli al pesto alla genovese e un pollo al limone e come per dessert ci sono i cantucci.

Signore, il principe arriverà fra poco a mangiare con voi.

Vi ringrazio.

Si allontanano.

Tommaso inizio girarsi intorno e vede dalla finestra un bellissimo giardino circondato da splendide rose

Wow, da fuori sembra pauroso ma dentro è bellissimo.

Lorenzo ancora non è arrivato e andò fuori e fece una passeggiata.

Quando vide una bellissima rosa rossa che è la più bella di tutte.

Lui l'ha raccolse per portarla a sua figlia Leyla.

Spero che gli piaccia.

Ad un tratto, compare Lorenzo dietro alle sue spalle e gli dice con gran voce.

"Che cosa stai facendo!?"

Lui si giro di scatto e gli cade la rosa tra le mani.

Come ti permetti di raccogliere le mie rose senza il mio permesso e soprattutto la mia rosa preferita!

Ecco, signor principe le chiedo scusa ma questa rosa non è per me.
E di chi è allora?

È per mia figlia lei ama molto i fiori e voleva che gli portassi una rosa quando ritornavo dal mio viaggio.

Ah è così.

Ora voglio cambiare il mio debito e ti farò prigionare nelle mie segrete.

Guardie!

No, principe veramente perdonatemi vi prometto che non succederà mai più!

Fermi, senti chiama tua figlia al tuo cellulare e la voglio qui!

Che cosa volete da lei!?

Voglio tua figlia!
come risarcimento del tuo debito!

No, non la chiamerò mai mia figlia preferisco rimanere in prigione per tutta la mia vita e chiamare la mia Leyla.

Ah è così!
Renato portami qui il suo cellulare.
Si avvicina a lui un uomo muscoloso e inizia a perquisirlo nella sua giacca e gli prende il suo cellulare e lo dà direttamente al suo principe.
Grazie.

Bene, ora portatelo in prigione.

Non ti azzardare a chiamare mia figlia è chiaro!

Ahahahaha si chi me lo impedisce!

La gente ha proprio ragione su di voi.
Siete una bestia senza cuore.

Grazie, detto da lei lo considero un complimento.

Portatelo via dalla mia vista.

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