VOGLIO TE!

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È il giorno dopo, Leyla e sua sorella sono preoccupate da quando il loro padre è partito e non ha più chiamato da ieri sera.
Accidenti che cosa gli sarà successo perché non chiama.

Basta ora lo chiamo.

Ferma Leyla, nostro padre ha detto che ci chiamerà lui, forse è in riunione o si è Incontrato con il principe per pagare il suo debito.

No, ho aspettato tutta la notte e non voglio aspettare altro.

Mentre Tommaso è giù in prigione a gridare e maledire il prince che è una persona orrenda.

<<Maledetto!
Fammi uscire da qui! Non prenderai mai mia figlia, non puoi giocare con la vita degli altri!.>>

Lorenzo lo sente dal suo terrazzo, tutta la sua rabbia e il suo disprezzo.

Leyla chiamo al cellulare e Lorenzo gli compari un ghigno sulla faccia.

Buongiorno signorina!

E tu chi sei! Dov'è mio padre?

Stai calma Leyla! Tuo padre è nel mio castello.

Stai calma un corno, come ti permetti passemelo subito!

Ahahahaha.
Ah e ti metti anche a ridere, smettila di fare "lo spiritoso!"
E fammi parlare subito con mio padre.

E Tu chi sei!?

Sono il principe Lorenzo.
Leyla rimase scioccata sei
"La Bestia".

Esatto, conosci anche tu il mio nominativo.

Che cosa ci fai con il cellulare di mio padre!
Vedi è stato così gentile che me l'ha prestato ahahahah.
Mio padre non fa queste cose.
Oh se la pensi così

Va bene, sta sera mi presenterò al tuo castello.

Bene ti aspetterò con pazienza ahahahah.

Leyla riatacca la telefonata.

Leyla con chi hai parlato?

Con la Bestia.

Oddio, il principe.

Si e vuole che sta sera mi presenti al suo castello.

No, non ci andare dobbiamo chiamare subito i carabinieri.

No, Maria non farlo voglio salvarlo dalle sue grinfie.

Comincio subito a preparare la valigia e vado subito a da lui.

No, Leyla ragiona è una persona pericolosa e cattiva.
Fatti accompagnare da Bernardo lui conosce bene il principe troverete un accordo.

No, sorellina voglio vederlo in faccia questo principe.

Leyla inizio a preparare la sua valigia e compro il biglietto per il treno per Firenze delle 21:00.

Il treno arrivo e sali.

Quando si siede prego che suo padre stia bene.

Ti prego signore fassi che mio padre stia bene e che non gli ha fatto nulla di male.

Mentre Lorenzo scende giù alle segrete.

Buona sera signor Tommaso.

Lo sai chi sta arrivando.

Leyla.
Che cosa!? Come ti sei permesso a chiamarla!

No, non l'ho chiamata io e lei che a chiamato.

Siete solo un miserabele senza vergogna.

Dite quello che volete, ma io ottengo sempre c'ho che voglio.

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