Capitolo 22---Winter

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Mi svegliai di colpo e sentì vicino a me una presenza calda, così decisi di accoccolarmi ancora un po' prima che, chiunque fosse, si svegliasse e mi privi di questo calore rassicurante.

"Buongiorno anche a te, sono comodo?" disse una voce profonda e riuscì a sentire il suo petto alzarsi e abbassarsi con un ritmo regolare e sentivo anche il suo cuore, un rumore che mi fece addormentare di nuovo.

"Svegliati dormigliona" disse di nuovo quella voce che io ancora non avevo riconosciuto.

"Altri cinque minuti per favore, ho sonno" dissi con voce flebile e tranquilla, come se fosse la cosa più normale del ondo dormire sopra il  petto di una persona che in questo momento non ricordo manco chi fosse.

"No, muoviti devo riportarti a casa, hai un gala stasera con mister rompi coglioni, ti sei dimenticata? Dovevate annunciare il vostro matrimonio se non sbaglio" quelle parole mi riportarono alla realtà, sono in camera con James, ho dormito con lui, anzi su di lui e io dovrei essere a casa per potermi preparare.

"Dio muoviti e portami a casa, prima che faccia partire l' FBI." lui sorrise io un po' meno e appena entrai in bagno vidi che io indossavo una maglietta enorme che mi arriva fino alle ginocchia. Decisi di indossare il vestitino che era poggiato sul lavandino per poi andare in cucina dove trovai una tazzina di caffè e dei biscotti che io finì in meno di dieci minuti.

"Dai su andiamo" io annuì e salimmo in macchina. Dopo un pochino arrivammo davanti casa mia e io lo salutai frettolosamente con un bacio sulla guancia e poi scappai in casa dove scoprì con molta felicità che Robert era fuori per prepararsi e che quindi potevo stare tranquilla. O almeno così credevo visto che in camera mia trovai tantissime ragazze ognuna indaffarate a fare cose diverse. Una stava preparando i trucchi, una stava stirando il mio vestito, un'altra ancora stava preparando i gioielli insieme a credo una parrucchiera. Appena mi videro mi vennero tutte incontro e mi misero seduta su una poltroncina. Iniziarono a chiedermi tutte cose diverse e io stavo per scoppiare tant'è che tirai un urlo facendole zittire.

"Una alla volta" dissi oramai senza pazienza e loro annuirono. Mi trovai con una ragazza dietro intenta a maneggiare i miei capelli e un'altra davanti a me che stava truccando i miei occhi con dei bellissimi colori: il lilla e l'oro. Almeno sarei stata felice di presentarmi con dei colori che mi stavano bene e con cui mi sentivo a mio agio. Dopo un'ora arrivò il turno del vestito, era un vestito lilla a sirena con un corpetto in pizzo. Era spettacolare, lo indossai con cura e appena finì mi diedero dei tacchi altissimi oro che adoravo e tanti braccialetti e orecchini oro. Mi sentivo bellissima e appena mi misero davanti allo specchio si alzò un coro di apprezzamenti e io ero perfettamente d'accordo con loro.

Fortunatamente finimmo in tempo perché appena presi il telefono notai che erano l'una del pomeriggio e prima del gala c'era un pranzo dove mi avrebbe presentato e mangiato per poi spostarci tutti in un locale dove avremmo festeggiato

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Fortunatamente finimmo in tempo perché appena presi il telefono notai che erano l'una del pomeriggio e prima del gala c'era un pranzo dove mi avrebbe presentato e mangiato per poi spostarci tutti in un locale dove avremmo festeggiato.

"Tesoro sei pronta?" sentì la voce di Robert e le ragazze si misero dietro di me mentre lui aprì la porta. Rimase a bocca aperta e io mi ritrovai a sorridere falsamente, ma senza che lui lo notasse, perché sono sicura che adesso sta pensando a come rompermi questo vestito. Levai quei pensieri dalla mia testa e mi avvicinai a lui.

"Appena sentì il tuo nome scendi dalle scale, non farmi fare brutta figura sennò poi in camera da letto subirai le conseguenze" io annuì e lui scese le scel in tutta fretta.

"Ecco a voi mia moglie" a quelle parole scesi le scale e alla fine mi aspettava lui con il braccio teso verso di me, io afferrai la sua mano e ci avviammo al centro della sala dove un applauso ci accolse. Tra le facce notai anche mio padre e i miei fratelli. Provavo tantissima rabbia nei loro confronti ma andai comunque sia da loro e li salutai con un abbraccio caloroso.
Dopo un'ora finalmente iniziammo a mangiare, ma Robert mi disse di non esagerare sennò poi mi si sarebbe vista la pancia gonfia a causa del vestito attillato e io decisi di fare come mi aveva chiesto per non innervosirlo. Era tutto estremamente buono e ne volevo di più ma mi trattenni per non fare una figuraccia. Poi mio marito mi portò ad un tavolo con dei suoi colleghi dove iniziò a parlare con loro. Dopo un po' mi sentì nominare e prestai più attenzione alla loro conversazione.

"Ma ti riesce a soddisfare? Scommetto che è difficile entrare dentro di lei, visto quante è piccola"
Io mi alterai e decisi di rispondere.

"Certo che lo soddisfo devi vedere le sue facce" sghigniazzai, ma me ne pentì subito perchè uno schiaffo violento mi arrivò sulla guancia e istintivamente chiusi gli occhi e abbassai il capo.

"Come ti permetti di parlare così all'uomo che soddisfa le tue esigenze e che ti mette del cibo sul tavolo eh?" Urlò lui e io chiesi subito scusa, ma la sua mano rimase ferma sul mio fianco, mi faceva male e infatti decisi di andare a prendere un bicchiere d'acqua.

Mentre mi avvicinavo alla finestra notai una macchina conosciuta, era quella di James.

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