Non ci potevo credere, ero in una Lamborghini, la stavo guidando io e vicino avevo una fregna che sinceramente mi farai anche ora, se non fossimo nella sua macchina. Dovrei stare zitto e concentrarmi alla guida, ma le parole mi escono dalla bocca prima che io le potessi fermare "Come fai ad avere una Lamborghini e anche una moto?" La ragazza mi rispose senza troppi problemi risponde
"Mio padre dirige una grande azienda di scarpe e indumenti, quindi me li posso permettere" Questo non me lo aspettavo e mi esce spontanea un'altra domanda
"Quindi tu lavori o ti fai mantenere?"
"Io sono un'allenatrice di ginnastica artistica e alleno le ginnaste per le olimpiadi, tu invece lavori?"
"Sì, sono un professore di storia al liceo"
"Wow, che bello" Dopo questa breve chiacchierata eravamo arrivati al ristorante ed era bellissimo, era estremamente elegante e lussuoso e ora capisco chi ha scelto questo posto. Appena entrati una ragazza si avvicina a Winter e le chiede a testa bassa, come segno di rispetto "Signorina come mai qui oggi, suo padre non mi aveva avvisato del suo arrivo"
Appena sentì quelle parole un brivido mi attraversò il corpo e mi accorgo che le proprietà del padre non si fermano a qualche azienda di indumenti.
"Ti ho detto di non chiamarlo -padre- ma di chiamarlo con il suo cognome e ti ricordo anche non faiparte della famiglia, quindi porta rispetto per favore e non mi devi chiamare -signorina-, ma devi chiamarmi con il cognome" rispose in tono serio e freddo e non c'era neanche la traccia della ragazza simpatica e dolce che ho conosciuto poco fa in macchina.
"Sì signorina Dubois, mi dispiace tanto" risponde la cameriera.
"Così va meglio, mi serve un tavolo per quattro e pretendo il massimo rispetto da tutti i dipendenti e vallo a dire anche a quella cameriera che sembra scocciata di fare il suo lavoro, dille che non ci metto tanta a buttarla fuori e mi sembra che lei è anche quella signorina che aveva bisogno di soldi per l'affitto" risponde lei ancora più fredda, adoro questo suo lato e mi eccita da morire.
"Sì signorina Dubois, le daremo un tavolo e avviserò la dipendente del suo messaggio"
"Grazie, ora torna a lavoro"Dopo questa piccola discussione ci dirigiamo verso un tavolo per quattro e ci sediamo, io davanti a lei e il mio migliore amico davanti alla sua semi-ragazza. Dopo poco arriva il menù e Winter ordina un' insalata, immagino per rimanere in forma visto che ho scoperto che si allena, mentre io ordino una bistecca. Appena finito di ordinare iniziamo a parlare del più e del meno e non mi sono mai sentito così vivo come ora e soprattutto mi sorprende il modo in cui è in grado di passare da fredda e rigida a dolce e gentile. Poi mi ha anche sorpreso il bellissimo rapporto che lega lei e la sua migliore amica, sembrano sorelle. Dopo un po' arrivò il cibo e mentre mangiavamo sono riuscito ad osservarla più attentamente. Aveva dei capelli marroni bellissimi e lucenti che ricadevano sulla sua spalla in dolci onde e la mia mente pervertita iniziò subito a pensare quanto ci starebbero bene quei capelli lunghi stretti nel mio pugno mentre stiamo nel mio letto e... BASTA, sennò la mia erezione si noterà a chilometri di distanza. Dopo che finimmo di mangiare ci arrivò il conto e mi sorpresi per tutti gli zeri presenti su quello scontrino, ma appena la ragazza si propose per pagare, mi sfuggì un sospiro si sollievo, ma per fortuna nessuno se ne era accorto. Una volta usciti da quel bellissimo ristorante non sapevo come tornare a casa visto che è davvero lontana da qui e inoltre ho lasciato la mia macchina a casa visto che sono venuta con quella di Winter."Che ne dite di andare in disco?" propose la ragazza bruna
"Oddio sì che bello, andiamo al tuo per favore??" dice la sua migliore amica e appena sento quella frase strabuzzo gli occhi e guardo automaticamente William il quale non sembra assolutamente scosso da quella affermazione, come se fosse normale che una ragazza di forse20 anni possieda una lamborghini, una moto, un ristorante e anche un discoteca. Mi riprendo abbastanza velocemente grazie alla voce paradisiaca della ragazza dagli occhi marroni.
"Ehi, tu ci sei o ti accompagno a casa?" a quella domanda annuisco e mi dirigo verso la sua macchina e anche stavolta mi fa guidare e io sono estremamente felice. Quando mi dice che siamo arrivati rabbrividisco, perché davanti a me non si trova solo una discoteca, ma la discoteca. Sto parlando del Rex club, una delle discoteche più conosciute in tutta Parigi ed è semplicemente bellissima. Una volta scesi andiamo incontro agli altri due ed entriamo in discoteca. Per fortuna Winter è la proprietaria e appena siamo arrivati ci hanno fatto entrare subito e l'hanno salutata con lo stesso rispetto della cameriera del ristorante. Riusciamo a stento a superare tutte le persone, ma dopo un po' raggiungiamo le poltrone VIP dove ci troviamo solo noi. Dopo che abbiamo chiacchierato un po' una cameriera si avvicina per portarci qualche shot e riuscì a berne abbastanza per essere ubriaco e la stessa cosa anche Winter, la quale divenne stramba e ancora più simpatica di prima. La invitai a ballare e lei accettò senza esitazione. Quando iniziammo a muoverci insieme, il DJ decise di mettere Shake it off di Taylor Swift e appena la ragazza davanti a me sentì le prime note scoppiò, letteralmente, ed iniziò a ballare e a cantare a squarciagola come se fosse da sola e io potei solo assecondarla mettendomi a cantare con lei. Dopo questa canzone partì Mi gente e appena si iniziò a muovere a ritmo di musica la mia parte razionale andò a farsi fottere e questo non è per niente positivo, infatti rimasi come un maniaco a fissarla mentre il suo bacino si muoveva in un modo fantastico e questo contribuiva ad aumentare le scene in cui lei è sopra di me nuda e si muove in quel modo, poi quel suo vestito non fa altro che lasciar poco all'immaginazione. Per evitare che il mio amichetto si svegliasse ancora di più decido di tornare alle poltrone, ma non smetto di fissarla. Dopo un'ora lei è ancora in pista a ballare e non so come fa visto che i suoi tacchi sono estremamente alti e l'alcool che ha ingerito è davvero tanto. Questi pensieri si fermano quando William mi da una pacca e mi indica Winter la quale ha iniziato a ballare con un altro, ma ballare non è il termine giusto, meglio dire che sta strusciando il suo culo stratosferico e bellissimo sul cazzo di quello. Una scintilla al mio interno si accende e mi provoca dei brividi e io so perfettamente cos'è: gelosia. Un'arma incontrollabile che spingerebbe una persona a fare di tutto e quella persona sono io, perché ho iniziato a muovermi senza rendermene conto e sto andando proprio verso di loro. Winter appena mi nota si stacca dal tizio e mi guarda sorridendo come se non fosse successo nulla. Io invece levo lo sguardo da quella dea e lo rivolgo a quell'essere vivente spregevole. Lui mi guarda mortificato e se ne va. La ragazza si allontanò, ma io me ne accorsi troppo tardi e non riuscì a raggiungerla.
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L'amore cresce sempre
RomanceWinter Dubois, ragazza giovane e semplice sempre attenta alle sue azioni e a ciò che dice. Allenatrice di ginnastica artistica e si allena anche per le Olimpiadi. Senza madre e con un padre fin troppo severo il quale è proprietario di un'importante...