«Round uno»

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Dopo aver scoperto di questo fantomatico posto "clandestino e proibito", io e Sebastian ci decidemmo ad entrare, per poi parlare con un ragazzo - sicuramente non del nostro anno - che aveva il nome di Lucan Brattleby. A detta di Sebastian, era lui che amministrava il gioco; era lui che decideva chi dovesse combattere, in quanti e così via.

Mi guardai un attimo attorno e vidi che, fondamentalmente, la stanza era piena di ragazzi che erano desiderosi di battersi: evidentemente questo club non doveva essere poi così proibito e così esclusivo. Vidi il ragazzo dalla carnagione scura avvicinarsi a noi, per poi rivolgermi un «tu devi essere la ragazza del quinto anno. Ho sentito parlare molto di te.»

«Di me e delle mie gesta eroiche, immagino.» lo dissi con molta ironia, cosa che Lucan evidentemente non riuscì a comprendere. A differenza di Sebastian, come al solito.

«Devi assolutamente farla combattere, è un portento» Sebastian continuava ad elogiarmi,  «ovviamente non più di me, sia chiaro»

Ridacchiai, «sei soltanto troppo orgoglioso per ammetterlo a te stesso invece»

«Comunque io sono Lucan, Lucan Brattleby. E' un piacere conoscerti» allungò la sua mano verso di me ed io la strinsi, presentandomi  «sarà divertente vederti combattere. Ho proprio la coppia che fa al caso vostro.» poi si fermò un attimo, fissandoci attonito  «perché combatterete in coppia, giusto?»

Entrambi guardammo l'altro, con il nostro solito sorrisetto sghembo in viso, perché alla fine sembrava sempre che ci punzecchiassimo, ma forse la verità era che la compagnia di ciascuno faceva piacere all'altro, come se finalmente avessimo trovato qualcuno che potesse comprendere i nostri pensieri.

«Sì» confermammo.


Il duello stava per iniziare, contro me e Sebastian c'erano un tassorosso ed una grifondoro, pronti per - a detta del ragazzo - prenderle: io non potevo essere più che d'accordo.

«Claire Black, fa attenzione! Non saremo così clementi come lo è stato Sebastian a lezione di arti oscure!» disse il tassorosso ridendo per la sua stessa battuta.

«Hai segnato la tua fine», Sebastian sembrava piuttosto serio ed io non vedevo l'ora di mettere in pratica quei pochi incantesimi appresi per vedere come me la cavavo al di fuori dell'aula di insegnamento.

Quando Lucan dette il via, il primo colpo lo presi io stessa, non fui abbastanza veloce nello scansarmi. D'altronde, a differenza loro, non conoscevo l'incantesimo di protezione "protego", quindi ero già un passo indietro. Avrei dovuto essere più attenta senza dubbio.

«Quinto anno!» mi gridò Sebastian  «usa protego!» e quando lo disse, lo lanciò per deviare l'incantesimo lanciato dalla grifondoro. Non sapevo come farlo, non sapevo come muovere la bacchetta, ma la furbizia del serpeverde mi fece percepire che bastava guardare il suo movimento per poterlo mettere in pratica: in fondo era pur sempre considerato un incantesimo base e quindi non troppo complicato neanche per qualcuno alle prime armi come me.

«Protego!» esclamai, con lo sguardo fisso sul ragazzo tassorosso che mi stava attaccando in quel momento. Era stato così veloce nell'invocare un "expelliarmus" che mi meravigliai della riuscita del mio incantesimo di protezione.

Iniziai una serie combinata di attacchi base, tra cui anche levioso, lasciandolo in aria per dargli poi il colpo di grazia. Non appena fu fuori gioco, la mia attenzione cadde sulla ragazza, la quale era intenta a scontrarsi con Sebastian. Fu un istante, il mio compagno lanciò l'incantesimo "accio", così da tirarla a se mentre era sollevata in aria ed io, per mettere fine a questo scontro, invocai un incantesimo.

All'ombra dell'amore | Sebastian SallowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora