Pov karma
RicordiQuel giorno fu la rovina del mio sorriso, la rovina del piccolo karma che voleva crescere con l'amore di una sorella. «karma guarda!» richiamò la mia attenzione mia sorella con in mano un sacchetto «akiko!» mi alzai e la andai ad abbracciare. Quando mi staccai presi quel sacchetto e lo aprì ci trovai una bandana blu «cosa ci faccio?» chiesi guardando quella stoffa blu «karma io... Volevo che avessi qualcosa che ti ricodasse che io fossi tua sorella» una lacrima gli rigo il viso «aki ma tu sei sempre con me, tu sei la mia sorellona e ovvio che non ti dimentico» pianse le sue guance bagnate le lacrime scendevano come cascate «no karma io devo andarmene» «cosa dici aki?» «io karma devo andarmene con un uomo me lo ha detto papà. Non posso restare» iniziai a piangere e lei mi abbracciò «akiko devi andare» disse mia madre dietro le mie spalle «no!» urlai e lei si staccò dal abbraccio «ti voglio bene piccolino» disse asciugandosi le lacrime per poi girarsi e camminare verso la porta d'ingresso «akiko!» urlai il suo nome più volte e piansi fiumi
Fine ricordo
Quel uomo, quel bastardo, lo ammazzerei quel testa di cazzo. A rovinato la mia vita è quella di mia sorella quel bastardo, mia sorella era una ragazza bellissima capelli neri occhi viola proprio come me, fin quanto quel bastardo non la uccise violentandola, io lo troverò e lo ammazzerò! Per questo sto aiutando yumeko a non sposarsi perché non voglio che succeda la stessa cosa che è successa ad akiko. Non sono riuscito a salvare akiko ma riuscirò a salvare yumeko a costo della mia stessa vita. «karma» mi girai verso la ragazza accanto a me «che c'è yumeko?» «tutto bene?» annuì alla sua domanda e lei continuò a disegnare sul suo quanderno pulcini pulcini e pulcini, solo questo sa fare. Ma chi sono io per impedirgli di disegnarli nessuno.
Dopo scuola
Pov yumekoPurtroppo si devo tornare a casa a prendere delle cose, e no. Non alla casa di aera ma a casa da i miei genitori. Suonai il campanello sperando mi aprisse Kagome e così fu «signorina yumeko bentornata» mi sorrise «grazie Kagome ma mi dispiace sono qui solo per prendere delle cose e poi me ne vado» il suo sorriso si spense e insieme pure il mio cuore «vado a prendere le cose» lei annuì. Salì le scale e entrai in camera e presi tutto quello che mi servisse. Scesi le scale e andai ad abbracciare Kagome
Con lei mi sento al sicuro
«meko io voglio aiutarti» spiansi al suo tono di voce calmo e sincero soprattutto al pensiero che questa casa una volta la reputavo tale «kagome non so cosa fare» gli confessai «tu devi stare tranquilla ci penserò io» mi staccai dal abbraccio e la guardai, guardai quei due occhi verdi «yumeko io ti adotterò così sarai libera per sempre da tutto questo» annuì non sapendo cosa dire «va via prima che tornino» annuì e me ne andai correndo e piangendo alle parole di kagome
Ricordi
Ho sette anni, e sono a casa dalla nonna e sto giocando in giardino con una ragazza di nome akiko che non conosco «tu quanti anni hai?» chiesi spazzolando i suoi capelli neri con quei riflessi blu che li facevano diventare più belli «quartodici, tu?» mi domandò «sette» risposi e finì di spazzolargli i capelli «ti chiami yumeko giusto?» io annuì alla sua domanda «mi prometti una cosa» si girò guardandomi negli occhi «si» sospirò «io tra un anno dovrò andarmene con un signore, mi prometti che all'età di quindici anni cambierai scuola e andrai in una scuola di cui dentro ne fa parte un ragazzo di nome karma suzuki» ascoltai attentamente le sue parole e annuì «te lo prometto Aki!» la abbracciai
Fine ricordo
Adesso perché mi viene in mente ciò? Suzuki? «KARMA SUZUKI NON È CHE SARÀ QUEL KARMA» mi fermai di colpo e decisi che il giorno seguente glielo avrei chiesto a scuola
Pov Yumi
Passeggio per il parco guardando i bambini giocare. Mi siedo in una panchina e li osservo ma di colpo uno cadde su di me «han!» sento dire da un ragazzo il nome del bambino correndo verso di lui che era in ginocchio con i gomiti sulle mie gambe «ciao bimbo» dissi guardando i suoi occhi a mandorla e lui mi sorrise e quando il ragazzo arrivo davanti a noi si accettò che il bambino stesse bene «scusa e un bambino» disse piegandosi in modo di saluto «tranquillo anzi mi fa piacere che sia caduto indosso a me, così non si è fatto male» sorrisi accarezzando i capelli viola scuro del bambino «come ti chiami?» mi chiese il bambino «yumi kakashi» risposi «tu invece?» domandai «han kimura» sorrisi e il ragazzo si siede accanto a me «tu come ti chiami?» domandai al ragazzo «shiko» disse «bello! Mi piace il tuo nome!!!» risi e lui fece lo stesso. Han si mise in mezzo tra me e shiko. Ci misimo a scherzare e a giocare per tutto il pomeriggio
A casa di yumi
Sono sola a casa i miei sono ad un appuntamento romantico e sto facendo la cena «cazzo quei delinquenti li ammazzo!» urlai spazientita pensando a corvo e falco, non so che piacere ci trovino ad inseguire le persone. Mi squilla il telefono mi giro e lo prendo «pronto?» risposi «heyy Yumi sono yumeko» mi rispose «come mai mi stai chiamando dal telefono di casa?» domandai «perché ho chiamato nel tuo ma non hai risposto» mi disse «o si scusa non l'ho sentito» sospirai e guardai la carne sulla padella e la girai nella parte ancora cruda «oggi non ci siamo viste per niente» disse aera dall'altro capo del telefono «lo so, oggi un bambino mi è caduto addosso si è avvicinato il fratello e ho passato tutto il pometiggio con loro» sentì ridere e posai la carne su un piatto «tutto qui?» chiese yumeko «si» «va beneee, notteeee» dissero insieme per poi chiudere
Ciao si sono viva eccomi! Ricordatevi del nome akiko perché dopo questo capitolo si nominerà molto spesso
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White fire
Fanfic⚠️ci sono scene esplicite linguaggio volgare e violenza⚠️ Un gruppo di tre ragazzi Una ragazza che ha cambiato scuola Due ragazze con amiche invidiose Cosa succederà Prologo (pov yumeko): Mi sono appena trasferita in questa scuola un ragazzo che si...