𝚍𝚊𝚛𝚔 𝚖𝚒𝚜𝚝𝚎𝚛𝚢 𝚛𝚘𝚖𝚊𝚗𝚌𝚎
Una ragazza che non ha nulla da perdere: la dealer.
Tre fratelli che hanno apparentemente tutto: i giocatori.
Tre giochi pericolosi che confondono qualsiasi limite e regola.
Che la partita abbia inizio...
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"𝐓𝐡𝐞 𝐩𝐚𝐩𝐞𝐫𝐬 𝐬𝐚𝐲𝐬 𝐢𝐭'𝐬 𝐝𝐨𝐨𝐦𝐬𝐝𝐚𝐲, 𝐓𝐡𝐞 𝐛𝐮𝐭𝐭𝐨𝐧 𝐡𝐚𝐬 𝐛𝐞𝐞𝐧 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞𝐝, 𝐖𝐞 𝐚𝐫𝐞 𝐠𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐧𝐮𝐤𝐞 𝐞𝐚𝐜𝐡𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐮𝐩, 𝐛𝐨𝐲𝐬' 𝐓𝐢𝐥 𝐨𝐥𝐝 𝐒𝐚𝐭𝐚𝐧 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐝𝐬 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞𝐝" 📀 As The World Caves In - Sarah Cothran
Stanno per licenziarmi. Dio, sto per perdere l'unico lavoro che io abbia mai avuto. Me lo sentivo, sapevo che sarebbe successo nel momento in cui Hoax si è focalizzato su come mischiavo le carte, nel momento in cui ho insinuato ad alta voce come la dote maggiore non sappia giocare.
Non è vero, sto mentendo.
La vera e cruda realizzazione di quello che sta per accadere l'ho avuta quando sono andata negli spogliatoi dei dipendenti la mattina dopo e ho aperto il mio armadietto. Un rumore sordo seguito da un tintinnio metallico.
L'ho sentita ancora prima di vederla.
Una fiches rossa è caduta dall'interno del mio armadietto ed è roteata a terra per poi fermarsi tra i miei piedi.
In quel momento chiunque altro si stesse cambiando all'interno dello spogliatoio per me non esisteva più.
C'era solo quel punto rosso in contrasto con il blu petrolio del pavimento lucido.
La fiches rossa, l'unica fiches senza valore prodotta dall'Icarus Falls, vuol dire solo una cosa: Lui vuole vederti.
Jack Icarus vuol vederti, il capo vuole vederti. E questa non è mai una buona cosa.
Jack non si fa vedere spesso, resta dietro le quinte del teatro per assicurarsi che tutte le scene escano nel modo più perfetto, che tutte le luci siano indirizzate verso il preciso punto del palco che lui preferisce, che tutti gli attori restino nel proprio personaggio. I suoi figli, le tre doti di Icaro, adesso sono la sua facciata.
Il quarto piano del casinò comprende le stanze per la direzione, i vari uffici amministrativi e l'ufficio di Icarus. È un lungo corridoio con ai lati svariate porte alternate da divanetti eleganti accostati al muro. L'ultima porta è quella del capo.
Sono seduta su uno dei divanetti da circa cinque minuti quando la porta si apre con un movimento secco e preciso. Icarus mi fa segno di entrare e sparisce all'interno del suo ufficio, lasciandomi a prendere un lungo respiro prima di seguirlo all'interno.
Nel momento in cui varco la soglia lui è già seduto sulla sedia imbottita posta dietro la sua scrivania.
L'ufficio è elegante ma molto semplice, i muri sono dipinti con motivi blu e oro e decorati dalla presenza di quadri abbinati su cui non ho il tempo di concentrarmi. Sulla scrivania c'è qualche foglio, una penna e il grande schermo del computer posto a un angolo.
