𝚍𝚊𝚛𝚔 𝚖𝚒𝚜𝚝𝚎𝚛𝚢 𝚛𝚘𝚖𝚊𝚗𝚌𝚎
Una ragazza che non ha nulla da perdere: la dealer.
Tre fratelli che hanno apparentemente tutto: i giocatori.
Tre giochi pericolosi che confondono qualsiasi limite e regola.
Che la partita abbia inizio...
Mi sembra di essere in uno di quei telefilm di liceali, dove i ragazzini si chiamano con l'abbreviazione dei propri cognomi.
È una cosa che non sopporto e, dall'espressione sulla faccia di Hoax, non escludo abbia scelto di chiamarmi così proprio per questo motivo.
Asher è in cucina, girato di spalle. Indossa una giacca blu scura più grande del suo corpo, decorata con eleganti ricami dorati che scendono fino a metà braccio e lungo tutta la schiena. È proprio qui, al centro, che vanno a formare il contorno del seme di fiori.
La dote minore si gira, tenendo nelle mani due piatti con delle pizze mezze bruciate appoggiate sopra. La sua aria rilassata è tornata.
Malachi rientra dal balcone, facendo arrivare insieme a lui una ventata di aria fredda. Indossa anche lui il completo blu scuro, i ricami dorati, però, vanno a formare sulla sua schiena il seme di denari. Si muove velocemente verso l'angolo cucina e apre il forno acceso.
Raggiungo Asher al bancone e mi siedo sullo sgabello accanto al suo.
«Quindi anche lui mangia con noi?», sussurro al biondo. «Ci hai parlato?»
«Abbiamo delle orecchie, Murphy», la voce di Hoax proviene dalle mie spalle.
Malachi si volta, poggiando sul bancone un piatto con una pizza cotta. Lascia aperto il forno acceso, sulla grata una quarta pizza quasi pronta. Sembra intenzionato a ignorarci, ma quando alza lo sguardo verso la dote dell'inganno il suo sguardo cambia. «Che cazzo ti sei messo in faccia?»
Hoax ridacchia e prende il piatto poggiato da Malachi. «Sai, sembri un po' quel genere di maschio tossico che...»
«Non fare il coglione con me, Hoax . Sai che non sono i brillantini il problema.»
