7: La Prova di Forza

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La tensione tra Anna e Thranduil era tangibile, come un filo teso sul punto di spezzarsi. La rabbia di Thranduil non si era affievolita dalla loro ultima conversazione. I suoi occhi di ghiaccio la fissavano, freddi e calcolatori, mentre la osservava dall'alto della sua autorità regale. "Non ti rendi conto del pericolo in cui ti sei cacciata?" disse Thranduil con voce dura, facendo un passo verso di lei, la sua figura imponente come un'ombra minacciosa tra gli alberi. "Uscire di notte, nel mio regno, senza permesso... Ti consideri invincibile solo perché hai qualche legame ancestrale?"

 Ti consideri invincibile solo perché hai qualche legame ancestrale?"

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Anna alzò il mento, lo sguardo acceso di una sfida silenziosa. "Forse non sarò invincibile, ma non ho bisogno della tua protezione. Non sono una delle tue suddite, Thranduil."

"Non lo sei," replicò lui, con un tono tagliente. "Eppure, ti comporti come se questo regno ti appartenesse."

Anna si avvicinò, accorciando la distanza tra loro, il suo sguardo che non si abbassava mai dal suo. "Non ho certo chiesto io di entrare nel tuo regno!" ribatté, la sua voce carica di disprezzo.

Le parole colpirono Thranduil come una freccia. Per un attimo, qualcosa di indecifrabile attraversò i suoi occhi. Poi, come una tempesta in arrivo, la sua rabbia prese il sopravvento. "Attenta a come parli, Anna," ringhiò, il tono più basso, minaccioso. "Non tollero insubordinazione."

Anna alzò un sopracciglio, un sorriso beffardo che si disegnava sulle sue labbra. "Forse dovresti imparare che non tutto è sotto il tuo controllo."

In un lampo, Thranduil fece un passo deciso verso di lei, afferrandola per il polso

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In un lampo, Thranduil fece un passo deciso verso di lei, afferrandola per il polso. Ma Anna, mossa da una reazione istintiva, girò su se stessa, liberandosi dalla sua presa con un movimento fluido e preciso. Thranduil, sorpreso dalla sua destrezza, fece un passo indietro, gli occhi socchiusi mentre la osservava con attenzione. "Interessante," mormorò, con una voce carica di veleno. "Non sei così debole come pensavo."

Anna lo fissò, il cuore che le martellava nel petto. "Forse è il momento che tu inizi a prendermi sul serio." Anna lo fissò con uno sguardo gelido, il viso teso per l’indignazione che montava dentro di lei. "Non ho scelto di trovarmi qui," dichiarò, la voce carica di sfida. "Se avessi potuto decidere, avrei evitato le tue terre come se fossero infette."

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