Prima che Luke venisse chiamato da Quinlan, Charn Dre stava parlando tramite comunicatore con Dilleon, il quale era nel Vector con Rennic ad aspettare un qualche avvistamento di Cabble, come il resto della Squadriglia Arc.
Il Kel Dor aveva appena finito di raccontare al suo amico di quanto accaduto su Dorin.
"Sono davvero felice per te." disse Dilleon a racconto terminato, mostrandogli un sorriso genuino, "Sei passato da non voler neanche parlare della tua storia... A conoscerne tutti i pezzi e accettarla."
"Ci ho messo un pochino." ammise Charn Dre, alzando le spalle, "E inizialmente dovevo essere davvero insopportabile."
"Beh... Solo un po'." rispose Dilleon con un tono ironico ma affettuoso allo stesso tempo.Yavin-4, 6 ABY
Albcha sospirò con frustrazione quando si trovò nuovamente a terra, venendo sconfitto in allenamento dal Kel Dor, il quale non si era comportato propriamente in maniera corretta: nonostante le indicazioni di Luke e i suoi continui richiami, aveva fatto di tutto per sopraffare Albcha senza dargli quasi neanche il tempo di pensare come contrattaccare. Non era la prima volta che gli succedeva.
Charn quasi non sentì il Gran Maestro sospirare, esausto, e si avvicinò all'altro Padawan, offrendogli la mano e chiedendogli: "Beh, è stato divertente, no?" Albcha neanche rispose e si limitò a guardarlo male, rialzandosi da solo e avvicinandosi a Dilleon, neanche lui gli riservò uno sguardo gentile.
Il Kel Dor abbassò la mano, sentendo il cuore stringersi. Era arrivato lì da un paio di mesi, senza dire nulla di sé a nessuno. Gli unici che conoscevano il suo passato erano Luke e Rosenberg, gli unici con cui era riuscito a stringere un rapporto, ma lei in quel momento neanche era su Yavin-4, bensì da qualche parte a studiare qualche pianta.
L'unico modo in cui aveva cercato di legare con altri era tentare di scherzare, ma nessuno lo ascoltava, visto che per il resto del tempo sembrava volersi fare notare eccessivamente in continuazione. Non conoscendo la sua storia, nessuno poteva capire che che si comportasse così perché terrorizzato dell'idea di farsi sopraffare, motivo per cui era così prepotente negli addestramenti.
Ignorando Luke che lo chiamò più volte, si allontanò velocemente, andando a rintanarsi nella parte più fitta degli alberi.
Si mise a terra, schiena contro un tronco, respirando profondamente. Di certo non si era immaginato così il suo tempo trascorso nell'Ordine.
Non passò molto tempo prima che il Gran Maestro si andò a sedere accanto a lui.
"Devo dire che sei parecchio veloce e bravo a nasconderti." commentò Luke, cercando di tenere un tono leggero.
"Tanto non penso che qualcuno voglia vedermi." rispose lui, mettendosi la testa fra le ginocchia.
"A me fa sempre piacere."
"Probabilmente solo a te."
Luke sospirò e gli diede una leggera pacca sulla spalla. "Dovresti dare agli altri la possibilità di conoscerti davvero. Sei una persona buona, intelligente, divertente. Non essere sempre sulla difensiva con tutti."
Charn, però, scosse la testa. "Ho bisogno di essere il più forte. Sono stanco di essere debole e indifeso."
Il Gran Maestro gli mostrò uno sguardo comprensivo. "È per questo che non vuoi parlare di te? Pensi di risultare fragile?" gli domandò e il Kel Dor annuì mogiamente. "Molte persone qui hanno una storia molto dura." continuò Luke, "Ma anche se non fosse così, qui nessuno vuole sopraffatti. Il nostro obiettivo è essere portatori di pace, ma come possiamo farlo se non riusciamo ad essere in pace neanche fra di noi? O con noi stessi? Non permetterei mai a qualcuno di farti del male, quindi cerca di fidarti di me quando ti dico che puoi lasciare che gli altri ti conoscano davvero. Non essere il più forte e il più duro non significa essere deboli."
Charn rimase in silenzio per vari secondi prima di rispondere, chiedendo: "Davvero nessuno... Vuole farmi del male?"
"Te lo posso giurare. E poi, non ti stai comunque facendo del male, isolandoti così tanto?"
"Beh... Sì."
"Tu meriti di avere degli amici e gli altri meritano di avere nella loro vita qualcuno come te. Quindi cerca di fare del bene un po' a tutti, mh?"
"Io... Ci proverò. Grazie."
Luke gli sorrise e si alzò, incitandolo a fare lo stesso e a tornare indietro. Charn lo seguì e, quando rivide Dilleon e Albcha, venne spronato dal Gran Maestro ad andare da loro.
Preso un respiro profondo, il Kel Dor gli si avvicinò. "Volevo... Volevo scusarmi. So che non mi sono comportato bene, prima. So che non l'ho fatto molte volte, ma... Posso sedermi e spiegarmi meglio?"
"Oh... Certo." rispose Albcha, colto alla sprovvista.
Sospirando di sollievo, Charn si sedette davanti a loro, iniziando a raccontare le sue ragioni.
Quello sarebbe stato il primo vero passo verso una lunga ma di sicuro non solitaria accettazione di ciò che aveva subito per così tanti anni.
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Star Wars Ep VIII - L'Ombra del Jedi
Fiksi PenggemarAmbientata due anni dopo Ep VII - Tradimento nella Forza (che ovviamente sarebbe meglio leggere prima di questa), la storia racconta delle conseguenze del passaggio al Lato Oscuro di Rosenberg, così come la graduale ascesa dei Cavalieri di Ren. Si s...