12 - FRESCO ×Minsung×

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Se vi era una delle tante cose che Minho non sopportava, era il caldo.

Quell'odioso caldo estivo e afoso, che riesce a farti sudare se sei anche completamente nudo e vicino ad un ventilatore. Quel caldo che, appena uscito dalla doccia, ti fa sudare e puzzare.

Quel caldo che sicuramente aumentava quando il tuo compagno era appallottolato sopra il tuo petto nudo e dormiente ma soprattutto, esattamente sulla rotta d'aria che il condizionatore rilasciava.

Certo, sarebbe stato semplice spostarlo su un fianco, ma questo equivarrebbe a svegliarlo e sentirlo brontolare per tutta la giornata. Era troppo caldo per riuscire a sopportarlo.

Minho sospirò nuovamente, cercando di stendere per l'ennesima volta il braccio destro sul materasso, cercando un po' di fresco.

Niente.

Assolutamente niente.

A questo problema se ne aggiunse un altro, ovvero, la propria erezione premuta contro la coscia nuda di Jisung.

-Perfetto.- Mormorò mentalmente Minho, asciugandosi una goccia di sudore lungo la fronte, guardando poi questa che inumidiva le dita.

Lampo di genio.

Guardò il proprio fidanzato che ancora dormiva beatamente, mugolando ogni tanto qualche parola senza senso, tornandosene poi a ronfare. Il ragazzo avvicinò le proprie dita alle labbra, inumidendole per bene, provando un leggero sollievo nel sentire la propria saliva fresca.

Ma che stava pensando? Era il caldo che lo faceva delirare, ovvio.

Un'ultima occhiata che Jisung stesse ancora dormendo prima di avvicinare la mano vicino ai suoi glutei, accarezzandoglieli lascivamente prima di stringerne uno nel palmo della mano, così forte che il biondo sopra di lui cominciò a mugolare senza ritegno, sussurrando ogni tanto un -Min..-

Che stesse facendo un sogno erotico? Minho arrossì leggermente a quel proprio pensiero, per poi scuotere la testa e sorridere malizioso quando le dita umidificate raggiunsero l'apertura del ragazzo sopra di sé, per poi farsi strada lentamente con l'indice, accarezzando, intanto, con la mano libera, l'interno coscia del biondo.

Un mugolio più forte degli altri, nulla più. Proseguì con il medio.

Cominciò a muoverli lentamente, poi sempre più velocemente, stupendosi di quanto l'apertura del ragazzo continuava ad essere stretta, nonostante tutti i loro rapporti sessuali.

Un ansito sul proprio petto.

Minho piegò il viso verso quello del proprio ragazzo, trovandolo con gli occhioni schiusi, ansimante. Era dannatamente bello. Le guance arrossate, le labbra rosee schiuse e i capelli biondi in disordine.

-Buongiorno, Jisung.- Sussurrò il ragazzo, cominciando a sforbiciare lentamente le dita all'interno del ragazzo.

-B-Buongiorno anche a te..- balbettò in risposta, schiudendo le labbra in un piccolo gemito contro il petto del fidanzato. -Alla faccia del buongiorno..- aggiunse poi.

Bastò una veloce occhiata che i due si capirono all'istante. Minho tolse le dita dalla sua apertura, Jisung sollevò il bacino mentre teneva la testa nascosta nel petto sudaticcio dell'altro.

Lo penetrò lentamente, spalancando le labbra in dei leggeri ansiti sentendo le calde pareti del biondo avvolgere il suo sesso. Ma non era quel tipo di caldo che vorresti scacciare, oh no.

Era quel caldo che cominci ad amare subito dopo la prima volta in cui lo senti.

Portò le mani ai suoi glutei, stringendoli con forza nelle mani mentre li divaricava, continuando ciò che aveva iniziato pochi minuti prima.

-M..Minho.. Ti prego, entra completamente, ti prego..- Come resistere ad una tale preghiera? Un colpo secco, lo schiocco di due bacini che si scontrano, l'urlo di puro piacere proveniente dalla bocca di Jisung.

-Di più, di più!- lo pregò il biondo mentre stringeva fra le dita il copriletto di seta bianco.

Minho cominciò a spingersi in lui violentemente, uscendo e rientrando in quel corpo snello, arrossando quel fondoschiena di carezze e schiaffi, per poi colpirlo con forza col proprio bacino per riempire l'apertura dell'altro.

Si poteva diventare dipendenti da un certo tipo di gemiti? Se sì, il ragazzo pensava di essere altamente dipendente dei gemiti di Jisung. Ma non solo dai gemiti, ma anche da quel viso arrossato ed ansimante, da quel corpo che si muoveva in sintonia col suo, di quelle occhiate fugaci che gli rivolgeva, da quegli occhioni castani nei quali si perdeva.

Sì, era la perfezione fatta persona.

Dopo pochi minuti il biondo si eresse, posando le mani sul petto candido dell'altro, prendendo così a muoversi su e giù sull'erezione del ragazzo, affondando sempre con più velocità e potenza su di essa, urlando quanto tutto ciò gli stava piacendo.

Credete sia facile non venire subito dentro il corpo del tuo compagno quando questo si sta praticamente scopando da solo su di te? Beh, detta così può sembrare semplice, ma Minho avrebbe volentieri sputato in un occhio a chi lo avesse detto.

Spostò le mani verso le cosce del ragazzo sopra di sé, trovandole terribilmente affusolate e calde. Le tastò, stupendosi di come erano scolpite ma allo stesso tempo morbide.

Una fitta verso il basso ventre riportò alla realtà il ragazzo, che sgranò gli occhi ed inarcò la schiena, muovendosi a propria volta col bacino, in sincronia con Jisung sopra di sé. Strinse le cosce del ragazzo mentre liberava il proprio seme dentro la sua apertura, gemendo raucamente il suo nome.

Dopo pochi minuti erano teneramente stretti uno nelle braccia dell'altro, scambiandosi carezze delicate e baci casti sulle labbra e sulle guance, ancora arrossati in volto e col fiatone.

-Questo buongiorno mi è proprio piaciuto..- sussurrò Jisung prima di posare le labbra sul petto dell'altro, baciandolo dolcemente.

-Vuol dire che ti sveglierò più spesso in questa maniera, Ji- Mormorò in risposta Minho, sollevando di qualche millimetro gli angoli delle labbra, accarezzando i capelli biondi del compagno.

-Non penso mi dispiacerebbe. E non dispiacerebbe nemmeno a te..- ridacchiò il ragazzo, prima di far combaciare le proprie labbra contro quelle del compagno, ma in modo casto, senza approfondire maggiormente il contatto.

-Vado a farmi una doccia. Vieni con me?- domandò, mentre si spostava verso il bordo del materasso matrimoniale, prima di alzarsi in piedi ed avvicinarsi allo stipite della porta, lasciando così il proprio sedere in bella vista.

-Con un invito così, come potrei rifiutare. Ti raggiungo fra un paio di minuti.- Minho sentì ridacchiare, prima di sentire la porta chiudersi, lasciandolo così da solo nella stanza.

Divaricò le gambe e le braccia, assumendo più una posizione da stella marina, mormorando mentre il getto freddo del condizionatore lo colpiva, raffrescandolo completamente.


-Finalmente un po' di fresco.-

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