«Minho?»
«Che diamine vuoi?»
«Ti ricordi tutte le nostre avventure?»
«Sapevo che eri stupido, ma non credevo così tanto. Certo che me le ricordo, come potrei dimenticarmi?»
Un piccolo sorriso incurvò all'insù le labbra secche di Jisung «Min...»
«Dimmi.»
«Mi prometti una cosa?» tossì.
Minho aggrottò le sopracciglia «Va bene. Cosa devo prometterti?»
«Che non ti... - Jisung si interruppe per tossire- dimenticherai di me.»
L'altro avvicinò il viso a quello dell'amante e, prima di posare le labbra sulle sue, sussurrò «Idiota, sono cinquant'anni che ti sopporto, potrei mai dimenticarmi di te?»
«Conoscendoti, saresti capace di dimenticarti persino il tuo nome.»
«Non direi, visto che ci sei tu che me lo ricordi, stupido.»
Una risata stanca sfuggì dalle labbra esangui di Jisung «Ma io ci sarò ancora per poco...» mormorò il malato mentre intrecciava le dita con quelle callose dell'uomo affianco a lui.
Minho aumentò la stretta e con l'altra mano accarezzò i capelli bianchi dell'altro «Razza di stronzo, osa morire e t'ammazzo.»
Jisung sorrise, una piccola lacrima rotolò lungo il suo viso e si perse tra i solchi provocati dalla vecchiaia «Grazie.»
«E di cosa?»
«Per avermi amato.»
«Jisung, non sono da te queste frasi. Che ti succede?» domandò preoccupato un Minho dai capelli bianchi.
La stretta delle loro mani si fece più flebile, e questo fatto lo allarmò nuovamente «Jisung!»
Ma l'altro non rispose, aveva chiuso gli occhi per sempre.
Un piccolo sorriso era rimasto immutato sulle sue labbra ormai fredde.
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Raccolta Di One Shot
RomanceSe avete problemi con i gay non aprite questa storia. È semplicemente una raccolta di One Shot senza pretese..