ESPOSITO

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A Napoli è il cognome ad indicare il bambino abbandonato alla pubblica carità. Il primo Esposito documentato su un registro del XVII secolo, è un bambino, probabilmente neonato, segnato nel faldone delle nascite. La data in cui il suo nome è stato scelto e registrato è il 1623. Ebbe anche un nome, dopo essere stato "gettato" nella ruota degli Esposti dell'Annunziata: si chiamava Fabritio. Da allora tutti i bambini abbandonati all' ospedale dell'Annunziata si sarebbero chiamati Esposito, tradizione che venne mantenuta per 191 anni, fino al 1814 quando Gioacchino Murat, re di Napoli, ordinò la soppressione del cognome. Dal 1814, i nomi furono scelti dalle suore. 'E figl' "ra Maronn" venivano lasciati quasi sempre di notte ed in maniera anonima tramite la famosa ruota degli esposti. In seguito fu anche istituita la "banca del latte" (il "Lactarium") dove molte donne si recavano a donare il frutto del proprio seno per nutrire i trovatelli.

 In seguito fu anche istituita la "banca del latte" (il "Lactarium") dove molte donne si recavano a donare il frutto del proprio seno per nutrire i trovatelli

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