SEPOLCRO DI MATTEO FERRILLO

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Monumento funebre in marmo di Carrara, presente all'interno del chiostro minore del convento napoletano di Santa Maria la Nova, presso l'omonima chiesa. Realizzato nel 1499 dallo scultore milanese Jacopo della Pila per ospitare le spoglie mortali di Matteo (o Mazzeo) Ferrillo, camerlengo di re Ferdinando I d'Aragona e nel 1468 precettore di Alfonso II, duca di Calabria e futuro re di Napoli. Il sepolcro si presenta inquadrato in un arco a scomparti con rosoni, con nella parte centrale una lapide decorata con un bassorilievo raffigurante un drago, e, nella parte superiore, due mensole reggono una lastra su cui è posta la statua del defunto. Qualcuno crede che potrebbe essere la tomba del conte Dracula Vlad Tepes III. Secondo alcuni, Dracula non morì in battaglia ma fu fatto prigioniero dai turchi e sua figlia Maria Balsa, moglie di Matteo Ferrillo, lo riscattò e lo condusse con sé in Italia. Alla morte del marito, lo avrebbe fatto tumulare nel sepolcro di famiglia.

 Alla morte del marito, lo avrebbe fatto tumulare nel sepolcro di famiglia

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