I mie genitori scelsero di chiamarmi Sahara perché ero nata li, in mezzo a quel deserto, pieno di sabbia e come sempre ricoperto dalla luce calda del sole.
Forse avrei preferito un nome più sul normale, ma purtroppo quando decisero come chiamarmi non potevo ancora obiettare, ho diciassette anni anche se a volte mi dicono che non dimostro per niente la mia età anzi sembrerei più grande.
Proprio oggi inizio il mio primo giorno di scuola e come sempre sono in ritardo, sento mia madre chiamarmi a squarciagola dal piano di sotto "Sahara... sono le otto, muoviti la scuola inizia tra mezz'ora, con o senza di te." Mi alzo di scatto, non appena sento le grida di mia madre e subito mi precipito in bagno per prepararmi ad un altro infernale anno di scuola.
Mi pettinai velocemente i miei lunghi capelli castani, per poi mettermi un filo di mascara e in fine mi vestii con un leggero top nero che mi lasciava scoperto l'ombelico e dei pantaloncini cortissimi.
Dopo di che corsi giù per le scale per poi scaraventarmi in cucina, dove c'erano ancora i miei genitori che stavano ormai finendo di fare colazione, io non mi accomodai nemmeno al tavolo presi il mio piccolo toast per poi mettermelo direttamente in bocca e prima di schizzare fuori dalla porta salutai i miei con un leggero cenno con la testa.
Finalmente ero riuscita ad uscire di casa, iniziai a correre più veloce che potevo verso scuola ma proprio quando arrivai all'entrata caddi addosso a qualcuno, la cartella scivolò direttamente verso gli armadietti ed io mi ritrovai sopra di lui.
"Buon Giorno anche a te Sahara" mi disse lui con dolcezza, io riaprii gli occhi e da li capii chi fosse, era Ale il ragazzo più carino della scuola.
Credo proprio che in quel momento arrossii, di sicuro assomigliavo ad un pomodoro, mi alzaii subito da lui per poi dirgli con un filo di voce "Scusami... " ; poi ripresi lo zaino e senza fiatare mi diressi in classe.
Mentre attraversavo quel corridoio pieno di persone , che ridevano per la mia figuraccia con Ale , continuavo a chiedermi
perché mai mi ha rivolto la parola?Finalmente entrai in classe, anche se con qualche minuto di ritardo il professore mi accettò, mi sedetti al mio solito posto in fondo; mi mettevo sempre in quell'angolino nascosto per rimanere lontana da certe occhiatacce e anche per c'era la mia amata finestra.
Amo guardare fuori, amo osservare il giardino e i tenere alberi che con un semplice soffio di vento, perdono tutte le loro foglie secche.
"SAHARA... Per favore potresti ascoltare la lezione invece di guardare fuori" mi disse il professore , facendo si di interrompere ogni mio pensiero, dopo quella frase una lieve risata da parte dei miei compagni raggiunse le mie orecchie.
Mi accorsi subito che Ale era seduto proprio davanti a me e che stranamente mi stava osservando con i suoi bellissimi occhi celesti, dopo qualche minuto smise di guardarmi , per poi continuare a seguire la lezione.
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SAHARA
HorrorQuesta volta la storia parte dall'inizio, Sahara in principio era una tenera ragazzina di diciassette anni con un enorme passione per gli horror, ella inizierà il suo cammino oscuro a causa del destino che purtroppo aveva già deciso il suo futuro.