La brezza fresca e frizzante di quel lunedì mattina si stava trasformando in un caldo e forte vento, che faceva frusciare le foglie degli alberi in maniera più severa e frequente. Il cielo si oscurò, rendendo l'aria più umida e spiacevole.
Come al solito, Seam rifletteva, il suo volto pensieroso illuminato da una fioca luce che filtrava dal vetro della lanterna, leggermente abbrustolito, arrugginito e opaco. Era sicuramente migliorato dagli scorsi giorni, non era più così disperato per Jevil, ma aveva un brutto presentimento su quello che gli aveva detto Lancer riguardo al re di picche.
Gli altri re erano spariti, non faceva entrare nessuno e pareva comportarsi in modo strano. Sospetto, no?
Di sicuro lo scandalo de "il giullare impazzito" aveva fatto scalpore e il popolo si era mostrato più ostile nei confronti dei reali, ma ultimamente, con la scomparsa dei re prolungata a una settimana, senza che nessuno facesse nulla al riguardo... Boh, sembrava che tutti stessero sulle loro. Non che Seam non lo facesse, sia chiaro.All'improvviso, un botto molto forte ruppe il silenzio, e un velo nerastro ricoprì tutto quanto. Le orecchie di Seam iniziarono a emettere un fischio dovuto dall'esplosione e svenì.
Quando si svegliò qualche ora dopo, nulla era cambiato. Il velo nero c'era ancora, e un brusio come di uno scorrere d'acqua era udibile...
Cos'era? E soprattutto, da dove proveniva?
Poco dopo notò che l'oscurità si stava propagando, e la fonte era il castello.
Oh no.
Magari c'era stata un'intrusione al castello, o un'aggressione, o....
Lancer, Roulxs, Jevil, tutti quanti erano al 99% delle possibilità all'interno del castello, ciò significa che...
Seam iniziò a panicare e si diresse al castello il prima che poté, e notando che nel piazzale in mezzo alle torri vi era la fonte di tutta quella oscurità. E vide una figura nera, alta e robusta vicino ad essa che la ammirava... Stare lì vicino... Non lo sapeva, gli dava un senso di... Sconforto e odio, e tanta rabbia repressa. Insomma, faceva riaffiorare quello che aveva provato nei momenti peggiori della sua vita. Non sapeva che fare, ma decise di non ascoltare le voci nella sua testa e di mettere al sicuro Lancer. Le guardie erano svenute, quindi poteva entrare indisturbato.
Trovò piuttosto difficile camminare, la mente si annebbiava sempre di più, sempre di più, fino a quando era così forte che sembrava neanche ci fosse, ormai abituatosi a quelle condizioni.
I ricordi riaffiorano, vedendo l'interno del castello. Ogni angolo facevano pensare ai bei vecchi tempi trascorsi con Jevil, Lancer e Roulxs, e faceva male, ma allo stesso tempo lo faceva sorridere, malinconico.
Ad un tratto, sentì dei pianti provenire dai sotterranei, riconobbe la voce di Lancer e si precipitò nell'ascensore.
«Sign-» si corresse «Jevil... Perché stai facendo questo?»
«HU-HA! STA GIRANDO TUTTO... HAHAHAHA! CHE MERAVIGLIA, CHE MERAVIGLIA! NON CAPISCO, PRINCIPE? LIBERATI, APRI LA PORTA, E RENDITI LIBERO COME ME! INSIEME POSSIAMO FARE QUALSIASI COSA!»
Lancer stava piangendo, terrorizzato, Jevil lo guardava con occhi strabico dalla pazzia, assolutamente indifferente nel traumatizzare un bambino innocente.
Chissà cosa si erano detti fin da ora...
Se non ci fossero state le sbarre a coprirlo, Lancer sarebbe ridotto come Seam: pieno di ferite, e traumatizzato. La seconda opzione, si poteva ancora evitare, se Seam si fosse dato una mossa e fosse intervenuto.
Prese coraggio, e usò la magia, che non usava da tantissimo tempo, per evitare che le dita ossute di Jevil to cassero la guancia di Lancer, per ridurla in brandelli con le lunghe unghie. Si ricordava ancora tutto, era un po' come andare in bicicletta: se non la usi da un po' ti risulta un po' difficile ricominciare, ma non ti scordi come farlo.
All'ultimo, urlò con tutte le sue forze
«盾!»
L'incantesimo creò una sottospecie di barriera tra il piccolo principe e il giullare, che ritrasse la mano dopo la scossa elettrica.
Poi alzò lo sguardo, e vide Seam.
Inutile dire che era pietrificato. Cosa poteva fare, del resto? Non c'era una scelta più logica, ma allo stesso tempo ce n'erano così tante, così tante... Poteva mettersi a piangere, o ridere per non disperarsi, restare in silenzio, oppure...
«Seam...»
Il suo volto che rispecchiava il suo sadomasochismo si tranquillizzò, come se gli fosse stato un calmante istantaneo.
Seam non rispose, e condusse Lancer in infermeria, non perché fosse ferito (grazie a Dio), ma semplicemente perché era una stanza sempre disabitata e tranquilla. All'oscurità che si propagava avrebbe pensato poi.
Accorse anche Roulxs, che aveva assistito alla scena, ma non aveva agito, forse insicuro su cosa fare.
Lancer stava piangendo, seduto sul letto arrugginito e cigolante dell'infermiera, e Seam cercava di tranquillizzarlo, mentre Roulxs, per una volta, mostrava il suo lato affettuoso, accarezzandogli la testa.
«Ho detto qualcosa di male? Ero spaventato perché ho sentito dei botti, e Jevil ha cominciato a parlare in modo strano e a fissarmi e a farmi paura apposta...»
Cosa potevano dirgli? Dopotutto era ancora piccolo, e non era sicuro al 100% che avrebbe capito
I due si guardarono, dimenticando il recente battibecco, più preoccupati per Lancer, adesso.
Roulxs, mentre lo accarezzava, disse con voce flebile e confortante che Jevil non era più un problema ora, e che non avrebbe più dovuto fargli visita
A quelle parole, il cuore di Seam fece un piccolo, quasi impercettibile balzo, ma era la cosa giusta da fare, quindi si limitò ad annuire.
«Rouxls ha ragione, Lancer... Mi dispiace per averti anche solo proposto di fare una cosa così... È complicato, ma ne usciremo insieme, te lo promettiamo.»Più tardi, Roulxs e Seam si misero d'accordo e decisero che ogni volta che ci fossero stati aggiornamenti, il duca sarebbe accorso da Seam per riferirglielo, e Seam, dopo un ultimo saluto al principe, torno nella prateria, dove risiedeva la sua capanna.
Cosa ne pensava degli ultimi avvenimenti? Nulla. Ormai Jevil aveva varcato una soglia che aveva ormai fatto perdere a Seam ogni pena e affetto per lui, era infuriato, ma nessuno avrebbe più fatto irruzione nei sotterranei senza il suo consenso. Nessuno, nessuno avrebbe più sofferto a causa del giullare.
★
ANGOLO AUTRICE
Salve! Scusate l'attesa per questo capitolo, ma con l'inizio della scuola sono rimasta un po' scombussolata e sono pure ammalata, quindi non so se capite
In ogni caso, spero vi sia piaciuto questo capitolo un po' più lungo!
Al prossimo capitolo!
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᥇ꪊꪻꪻꫀ᥅ᠻꪶﺃꫀᦓ ꨄ︎
FanfictionJevil, dopo i problemi da lui causati, viene finalmente rinchiuso in una cella isolata del castello di carte. Seam, colui a cui è stato affidato il compito di fare ciò, ha ancora dei sensi di colpa, e di tanto in tanto va a fargli visita. Un giorno...