"Why are we embarrassed by silence?
What comfort do we find in all the noise?"
-Mitch Albom, 'Tuesday with Morrie'"Sei stata tu a chiamarli!?" sbottò Max, rivolgendosi a Emma con uno sguardo severo. "Ma sei impazzita?" continuò, alzando leggermente la voce, tanto che una signora si fermò ad assistere alla scena.
Mi avvicinai a loro con l'intento di placare gli animi. "Che c'è?" iniziò Emma, ignorando la mia presenza. "L'hai detto tu: 'Abbiamo bisogno di rinforzi,'" imitò la voce di Max, accompagnandola con gesti esagerati della mano. Max, accigliato, rispose a denti stretti: "Sì. Ma. Non. Loro!"
La campanella suonò all'interno della scuola, e noi eravamo ancora fuori, davanti al cancello, mentre il bidello si avvicinava per chiudere le porte. Una folata di vento mi scompigliò i capelli, facendomi venire i brividi. Le poche foglie rimaste nel giardino scolastico volarono via, e alcune caddero ai miei piedi.
"Perché no?" chiesi, senza pensarci.
I miei amici finalmente mi notarono. Entrambi avevano il viso arrossato e le labbra umide; mi soffermai per qualche istante in più su quelle di Max. Deglutii a vuoto. Il collo riprese a prudermi.
"Esatto! Qual è il problema?" puntualizzò Emma, con le mani sui fianchi e lo sguardo fisso su Max, che sbuffò e si spostò da un piede all'altro.
"Perché," rispose Max con il tono impaziente, "loro sanno solo combinare guai!" Sussurrò, guardandosi attorno per non farsi sentire. Si fermò quando vide Freddy. Rimase a bocca aperta, confuso. "Ma cosa...?" iniziò, ed Emma, come al solito, rise.
"Oh-oh! Non ci credo!"
Mi voltai incerto e sentii la gola seccarsi alla vista di Tao e Freddy. Si stavano abbracciando, ridendo e scherzando come se si conoscessero da sempre. L'altra ragazza, Tara, li salutò con la mano, frizzante. Disse qualcosa che fece sorridere entrambi i ragazzi. Non credevo fosse possibile che Tao sorridesse.
"Si conoscono?" chiese Max. "Non pensavo sapesse della loro esistenza." Mi guardò, ma io non risposi. "Come fa a conoscerli?" Questa volta fu Emma a parlare, anche lei rivolgendosi a me, in attesa di risposta.
Io però non lo sapevo. Rimasi fermo a osservare la scena, con la gola chiusa e il mal di testa che peggiorava. Avevo davvero bisogno di un maledetto cappuccino. Deglutire diventava difficile e il collo continuava a prudermi.
Perché Freddy non me ne aveva mai parlato? Il cuore si fece pesante nel petto, e gli occhi iniziarono a bruciare.
Io Freddy ci eravamo sempre detti tutto. Fin dall'età di undici anni io e lui fummo inseparabili, specialmente dopo la morte di sua madre. Ero molto più legato a lui che a nessun altro. Emma e Max erano sicuramente importanti e max aveva ancora il posto fisso nel mio cuore, ma con Freddy era molto diverso. In qualche modo io leggevo la sua anima e lui la mia. Non c'era giorno in cui Freddy non mi facesse sentire importante e amato. Non conosceva la mia situazione a casa e sicuramente gli ho tenuto nascoste tante cose, ma a lui non è mai importato.
Ora però lo vedo davanti a me, Tao gli strige la spalla in un gesto amichevole e tutto ciò a cui riesco a pensare è com'è possibile che lo conosce. Com'è possibile? Non mi ha mai parlato di Tao o di Niall?
Ovviamente sapeva chi fosse, in fondo Louis non aveva mai nascosto la sua esistenza, ma i suoi figli?
Soprattutto com'è che Tara non si è mai fatta sfuggire questo dettaglio?La testa mi esplodeva, avevo mille dubbi per la testa e nessuna possibilità di risposte al momento.
Dovetti riprendermi subito, perché Tara – bassa come Max – si avvicinò saltellando a braccia aperte. "Charlie!" esclamò con gioia, saltandomi al collo in un dolce abbraccio.
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Reality always comes back to light ||L.S||
FanfictionDue adolescenti nella stessa scuola di lusso, nella stessa classe, entrambi figli di due cantanti famosi, ed entrambi allo scuro di una verità sconvolgente; insieme scopriranno il passato segreto dei loro due padri. Incontreranno nuove avventure e n...