Max

13 0 0
                                    

"Will it be easy? nope
Will it be worth it? Absolutely "

Fuori dalla finestra c'era ancora buio, i palazzi erano tutti illuminati e portavano una luce soffusa in camera mia. Mi rigirai più volte nel letto cercando di tornare a dormire.
Non mi ero nemmeno accoratə di essermi addormentato e ora che ero svegliə non riuscivo a tornare nel mondo dei sogni.
Che ore sono? Non è ancora suonata la sveglia? Pensai tra me e me.
Aprii gli occhi e dopo aver sbuffato mi rigirai per la decima volta e alla fine presi il telefono, guardai l'orario sullo schermo, ed erano le quattro di mattina. Storsi il labbro e mi alzai svogliato per andare in bagno, consapevole che non mi sarei più addormentato.

Con l'aiuto della torcia del telefono raggiunsi il bagno. Guardai il telefono e le notifiche che mi ero persə o che avevo liberamente ignorato.
Lasciai perdere le notifiche di instagram che erano più di novanta e passa, la mia attenzione andò sui messaggi che erano solo due.
Erano anche fin troppi, rispetto al solito.
Entrambi erano da parte di Emma: "È urgente" a susseguire due chiamate perse e un altro messaggio: "stronzx rispondi".

Sorrisi per l'affettuosità della mia amica e le risposi chiedendole se fosse ancora sveglia, lei rispose qualche minuto dopo. Così quando arrivai in camera mia feci partire la chiamata senza perdere tempo e passarono solo uno o due squilli prima che mi rispose.

«Buongiorno» dissi ironicə.
«Buongiorno fiorellino mio, perché non mi hai risposto?» Chiese con voce ironica e stanca, probabilmente non aveva dormito niente, era irritata ma conosco Emma le passa sempre dopo poco, anche perché sono irresistibile per lei, o almeno così mi dico.
«Dormivo»risposi tranquillə non curante, anche se era ovviamente una bugia. Il giorno prima avevano ignorato le sue chiamate apposta.
«Certo come no» non la potevo vedere in quel momento ma ero certo che avesse alzato gli occhi al cielo, lo fa molto spesso specialmente in mia presenza, mi chiedo perché.
«Max ti conosco dalle medie, direi che so riconoscere molto bene quando spari stronzate.» Sorrisi, all'ultima parola. Emma aveva sempre avuto l'aspetto da principessina, occhi azzurri e capelli biondi, che uniti a un sorriso innocente formavamo un angioletto perfetto, e sentire la sua voce delicata dire parolacce faceva sempre un certo effetto, se non ridere.
«Oltretutto hai il sonno leggero quindi avresti sentito benissimo il telefono squillare» continuò lei indispettita.
«Ok,ok» alzai le mani «hai ragione, mi hai scoperto» dissi arrendendomi, sapendo che tanto glielo avrei detto in ogni caso.
Era sempre così, non potevo nasconderle nulla.
«Non avevo voglia di parlare, tutto qua» ammisi, senza troppi giri di parole. Ero consapevole che se le avessi risposto al telefono la sera prima, sarei finito a parlare di Freddy e sinceramente non ne avevo voglia.

Lei non rispose subito, sospirò un attimo e immaginai lei che si passava la mano tra i capelli come suo solito. «Cos'è successo?»Mi chiese. Ovviamente era successo qualcosa, Freddy era successo. Lui che mi parla con nonchalant, lui che parla, lui che respira. Ma più che altro i ricordi degli anni più brutti della mia vita non riuscivano ad andarsene dalla mia testa. «A dire la verità niente»mi corressi subito prima che lei potesse replicare «o meglio niente di così grave»
«Tipo?»
Presi un respiro profondo «Hai presente Freddy? Il figlio di Louis, ti ho parlato di lui l'altro giorno»dissi e stranamente mi sentii nervoso «Si? Cos'ha fatto?» Sentii che si era alzata, dal rumore delle coperte che proveniva dalla cornetta «È venuto a parlarmi ieri, ed è stato abbastanza strano, visto che non ci conosciamo e che a malapena ci siamo visti in classe in questi giorni. Insomma chi viene a parlarti così spudoratamente? Oltretutto comparendo all'improvviso e offrendoti un accendino-»
«Max! Stai divagando, concentrati» mi interruppe Emma. «Ok, si scusa» lo facevo spesso quando ero nervoso, ma sinceramente non ho la minima idea perché dovrei esserlo in questo momento.
«Cosa ti ha detto?»
«Mi ha chiesto se potevo aiutarlo con una... questione»
«Quale questione?»
«A quanto pare Freddy non ha idea di chi è mio padre, e nemmeno chi sono gli one direction-»
«Stai scherzando?»Lei scoppiò a ridere e mi sentii un minimo più rilassato di prima, la risata di Emma aveva sempre avuto questo effetto su di me.
«No, ti giuro» risi anch'io con lei. «Ma il punto» dissi tra una risata e l'altra «é che lui vuole scoprire il passato di suo padre» mi ricomposi meglio e continuai «vuole sapere perché Louis non gli ha mai parlato di Harry, e del perché non si parlano più»

Reality always comes back to light ||L.S||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora