Capitolo 2

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Indovinate chi può mai essersi influenzato due giorni prima della prima puntata del programma della scuola più ambita d'Italia?

Esatto io.

Non so come sia potuto succedere, ma ormai sono consapevole che sono la persona più sfortunata di questo mondo.

Non mi ammalo in inverno e puntualmente devo prendermi la febbre a qualche giorno da quello che era il mio sogno nel cassetto.

Lascio perdere i miei soliti lamenti che mi tormentano insieme a tanti altri pensieri e realizzo il fatto che sono dietro le quindi di Amici.

"Dovevi esserlo una settimana fa insieme a tutti quelli che hanno già il proprio culo sulla sedia." sussurro

Rimprovero, se sempre così si può dire, i miei pensieri intrusivi e sento annunciare come ogni anno, ogni puntata di ogni edizione il famoso applauso del pubblico che precede sempre, di qualche secondo, il famosissimo "Buongiorno!" di Maria che saluta tutti, dal pubblico fino ai professori e agli allievi, dove spero che da oggi possa far parte anche io.

Scatto subito in piedi cominciando a muovermi e a risvegliare i miei muscoli fermi da circa cinque minuti.

Improvvisamente si accende uno schermo nel retroscena e osservo la conduttrice accomodarsi nella sua poltrona a lato del palco.

"Prima di presentare i giudici per la gara delle cover e di ballo devo far entrare una ragazza- ok é il mio momento, respira e coraggio- che non ha potuto partecipare alla prima puntata perché si é ammalata." spiega la situazione la bionda.

"Entra pure Isabel" mi invita a fare il mio ingresso all'interno dello studio che ho visto per non so quanti anni dallo schermo del mio televisore, era molto luminoso e se devo essere sincera mi mette un po' in soggezione essere osservata da così tante persone.

"Ciao." saluto timidamente attraverso il gelato che mi avevano fornito all'ultimo poco prima di varcare la fine del corridoio.

"Ciao miss. febbre" mi sorride la conduttrice mentre cerca di aprire la busta dove c'è scritta la mia presentazione.

"Dice di lei:
Mi chiamo Isabel, ho 19 anni e vivo a Latina con mia madre, mio padre e il mio fratellone di 23 anni. Studio danza dalla tenera età di quattro anni perché, secondo quello che mi racconta tutt'oggi mamma, dopo aver visto la prima puntata del serale della prima puntata di amici io ad ogni canzone che partiva mi muovevo a tempo e da la continuavo a ripetere a tutti "musica, voglio ballare".
- strappo un sorriso a tutti i presenti in sala- Ballo principalmente modern da quindici anni , ma negli anni ho studiato anche classico e contemporaneo che pratico pure loro da quindi e hip hop da nove. Mi ritengo una ragazza timida d'impatto ma quando comincio a prendere confidenza sono simpatica, spero.
Posso pensare mille cose negative sul mio conto ma sono certa al 100% di una cosa: sono empatica. Infatti se qualcuno ha bisogno di me io ci sono sempre.
Molte volte tengo tante cose per me, ma spesso le esprimo sul palco, quando ballo mi esterno da tutto e spero di dimostrarlo." Legge con la sua voce pacata che mi trasmette addirittura un velo di tranquillità.

"Quando sei pronta fammi un cenno che faccio partire la musica" da per scontato il fatto che sappia come funziona tutta la fase delle leve ecc. , ma chi non la sa ormai.

Appoggio il microfono sul mobile trasparente, predo il mio palloncino e metto il bastoncino di legno sul banco davanti a me, leggo la scritta "vybes" e lui sorride leggermente cambiando continuamente punto dello sguardo, come se fosse a disagio, imbarazzato.

Guardo Maria in segno di approvazione e mi concentro.

C'è la puoi fare sei brava

Cerco di autoconvincermi.

you make me travel | vybes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora