Capitolo 8

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Oggi giornata libera.

Ciò vuol dire solo una cosa: divertirmi il più possibile con tutti.

Mi sveglio tranquillamente verso le dieci meno venti e mi dirigo verso il bagno a farmi una doccia per iniziare la giornata positivamente.

Faccio la mia skin care e oggi che non ci sono lezioni decido di truccarmi per essere un po' più presentabile.

Mi metto il correttore solamente nella parte dell'occhiaia e lo lascio seccare.
Intanto rendo leggermente più vivace il viso applocando il blush sfumandolo verso l'alto e poi stendo il correttore con il mio solito pennello.
Fisso leggermente con la cipria e mi metto il mascara, dopodiché procedo facendo il contorno labbra con una matita della kiko marroncina che dissolvo leggermente verso l'interno con il dito e poi mi stendo un tocco di burro cacao.

Mi sento molto carina e organizzata oggi, ho le giuste vybes.

Apro l'armadio e prendo una felpa leggermente larga e degli skinni jeans neri.

Lascio i miei capelli lunghi e mossi sciolti e dopo essermi spruzzara i miei tre quintali di profumo sono pronta per andare in cucina.

"Guarda che basta crederci sta arrivando" annuncia il mio ingresso Pietro.

Faccio una giravolta su me stessa ironicamente credendomi la principessina e poi prendo la mia abituale tazza rigorosamente rosa.

"Come siamo belle" fa notare Sienna ridendo.

"Grazie amore" le rivolgo un bacio fluttuante che lei ricambia.

"Appunto che ti é successo?" chiede TrigNo.

"Semplicemente non ho lezione" mi metto i miei occhiali da vista neri.

"E questa novità?" aggiunge il cantante.

"Dovrei metterli ogni giorno ma uso le lenti" spiego prima che mi potesse chiedere qualsiasi cosa riguardo ad essi.

"Capisco" dice con tono vago.

"Eccolo il mio futuro pubblico" tutti ci giriamo verso Gabriel che esce dallo sgabuzzino con una bottiglia di svelto in mano.

"Buongiorno" ribatto con lo stesso tono di felicità con cui mi ha salutata.

"Come mai oggi siamo così belle" mi chiede il ragazzo.

"Il primo che me lo chiede nuovamente prima di tutto gli arriva un ceffone e come secondo domani riprendo a fare la barbona per vostra la felicità" mi giro dall'altra parte.

"Eh niente adesso sarà incazzata per i prossimi dieci minuti finché totalmente a caso e senza motivo riprenderà a scherzare" mi studia Rebecca con Vybes.

"Guarda che ti sento" manifesto posandomi le mani sui fianchi.

"No ma giura" ironizza la ragazza.

"No basta, nessuno è generoso qua dentro" esclamo facendo la finta offesa.

"Dai vieni qua" mi abbraccia la mia amica.

"Vedete lei é brava" le do un bacio sulla guancia.

"Posso farmi perdonare pure io?" chiede Gabri.

"Mh va bene dai" ci penso un po' prima di dargli la risposta.

Lui apre le braccia e io mi ci avvicino timidamente appoggiando la mia testa sul suo petto. Lui appoggia una mano dietro al mio collo e l'altra sulla nuca.

Dopo qualche secondo ci dividiamo e nessuno preferisce parola, vorrei farlo più spesso.

"A lui non lo dai il bacino?" ostenta Becca che ottiene un'occhiataccia perché sa quanto mi imbarazzo per queste cose.

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