"Sveglia" urlo nell'orecchio di TrigNo per la millesima volta.
"Non si sveglierà mai adesso, siete dormiglioni tutti e due" mi dice Vybes uscendo sal bagno ancora in pijama.
"Tu come fai a saperlo che mi piace dormire" mi giro scattosamente verso di lui.
"Passo dalla tua camera ogni mattina e vedo Chiara che ti lancia i cuscini per farti alzare" mi risponde appoggiandosi con la spalla sul cornicione della porta e incrociando una gamba sull'altra con le mani in tasca.
Certe volte ha dei modi di fare che lasciano il segno diciamo.
"Bhe, potresti avere ragione" mi rigiro dalla parte del mio amico ancora disteso sul letto, sembra un bambino.
"Adesso lo ammazzo" sussurro a Gabriel mentre entro in bagno e prendo una leggera quantità di acqua sulla mano dirigendomi da Pietro.
"Ti fa fuori" cerca di avvisarmi il ragazzo nello stessa posizione di prima.
"Almeno di sveglierà" alzo le spalle.
Gli rovescio l'acqua sulla faccia.
"Ma sei scema" si siede velocemente asciugandosi con la maglietta alzandosi la parte che gli copriva l'addome.
Posso dire che bono, se non si trova qualcuno all'interno della casetta vuol dire che tutte le femmine non aprono gli occhi. Se no non si spiega.
"É dalle 6.35 che sto cercando di svegliarti e adesso sono le 6.48. Muoviti che dobbiamo andare alle lezioni" gli tolgo la coperta di dosso.
"Sisi va bene, mi alzo" dice tenendosi dalle mie spalle.
"Fai con comodo eh" scherzo.
"Ovvio" si chiude in bagno.
"Ma c'è qualcosa tre te e Pié" mi chiede all'orecchio Gabri.
"No me lo state chiedendo tutti, no, non mi piace, non mi interessa" abbasso la voce pure io.
"Io non piaccio a lui giusto" Prima che magari lo faccio stare male perché pensa il contrario" mi voglio assicurare.
"Lo abbiamo chiesto molte volte anche a lui e dice la stessa cosa tua" mi racconta.
"Perfetto, vedi perfetti amici" gesticolo con un sorriso.
"Ma noi due abbiamo praticamente quasi sempre gli stessi orari o mi sbaglio" cambio filo del discorso.
"Andiamo a vedere subito" va verso la sala e io lo seguo.
"Si praticamente tutte tranne questa" mi indica con il dito sullo schermo mostrandomi il lunedì successivo.
"Perfetto, già sai cosa succederà" sorride lui.
"Che sarai il mio pubblico?" gli porgo il pugno davanti a lui.
"Esattamente" lo ricambia.
"Ieri mi hanno detto che mi cercavi, quando siamo ritornati, cosa dovevi dirmi?" mi chiede prendendo le tazze per tutti e due mentre io inserisco le capsule.
"Ah si vero, comunque volevo stare del tempo con te" ammetto.
"Sei simpatico e poi sei uno di quello con cui parlo di più, solo che come sai dormo molto e dopo la doccia sono crollata" prendo in mano il bicchiere che mi riscalda le mani.
"Oggi se vuoi stiamo insieme" mi propone il ragazzo.
"Certo" annuisco finendo la mia bevanda calda
"Isa mi fai il cipollotto mentre faccio colazione che sono in ritardo?" mi chiede Chiara davanti a me.
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you make me travel | vybes
Hayran KurguLei vive per danzare, senza ciò non vive. Lui vive per cantare, senza ciò non vive. Caratteri simili tra di loro, tutti e due timidi e non consapevoli delle loro capacità, a loro sembra quasi insurreale ogni loro traguardo, come dire... si sottovalu...