Capitolo 8: Il segreto di Noxhaven

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 La loro acerrima nemica, l'ultima persona che avrebbe dovuto sapere tutto, la Francesca sempre impeccabile e perfetta, col suo sorriso sprezzante e le frecciatine velenose, l'essere più odioso e pericoloso che conoscevano, beh... oltre i demoni, naturalmente, era lì.

Ora, però, la sua solita aria sicura era svanita. Se ne stava impalata davanti a loro, sporca di foglie e fango, sul viso un'espressione che nessuno di loro aveva mai visto: paura, un'ombra di vulnerabilità che rendeva il suo volto pallido e tirato.

"ma cosa..." mormorò Giulia, incredula. "Che diamine ci fai qui?"

Francesca alzò lo sguardo, poi lo abbassò quasi subito, imbarazzata. "Vi... vi ho seguiti. Ho sentito tutto."

Giulia la fissò, colpita dall'assurdità della scena. "Perché ci hai seguiti? Cosa vuoi da noi?"

Francesca sembrava a disagio, come se le parole che voleva dire le bruciassero sulle labbra. Respirò a fondo, facendo scorrere lo sguardo sui quattro, i suoi occhi lucidi di timore.

"Aspetta..." disse Luca con fare inquisitorio "Ti ho visto con il Doppio, ho visto come lo guardavi... è una trappola?" disse infine

Gli altri si ritrassero e fecero un passo indietro "Ha ragione" ribatte Giulia "Cosa vuoi da noi?" disse infine, posizionandosi davanti ai suoi amici come per proteggerli,

"in che senso, come lo guardava?" sussurrò perplesso Marco a Sara

"nel senso che lo spogliava con gli occhi..."rispose lei visibilmente infastidita e Marco per un attimo arrossì.

"Figurati... non sapete nemmeno metà della storia" disse con tono critico, poi aggiunse infastidita "ma veramente pensavate che potessi credere che quello era Marco?"

Le parole rimasero sospese nell'aria. Quella era una rivelazione che non si aspettavano.

"Ok, facciamo finta di crederti... non mi hai ancora detto perché ci hai seguiti..."

"beh non mi sembra che non vi servisse una mano... Giulia" rispose la sua acerrima nemica con aria di sfida.

Tutti si guardarono sconvolti, ma fu Giulia la prima a reagire, incrociando le braccia e fissandola con un misto di sospetto e sfida. "Vuoi dire che hai rotto tu la finestra? Perché avresti dovuto aiutarci?"

Francesca fece un passo avanti e la luce della luna illuminò i tagli netti e profondi che aveva sulle braccia e sulla maglia, poi si morse il labbro. "Perché... perché so cosa succede a chi entra troppo in profondità in questo mondo. So cose che voi nemmeno immaginate, e... anch'io ho paura." La sua voce si abbassò quasi a un sussurro, e negli occhi apparve un'ombra di dolore sincero.

Giulia la scrutò, cercando di decifrarne l'espressione. Era difficile credere che la Francesca arrogante di sempre fosse ora davanti a loro, così spaventata e vulnerabile. "E da quando ti importa di cosa succede a noi?" chiese in tono diffidente.

Francesca sospirò, stringendo i pugni. "Da quando... da quando ho scoperto che la mia famiglia è legata a tutto questo tanto quanto la vostra" poi iniziò a singhiozzare istericamente "io ci ho provato a farvi desistere! ma tu niente! Giulia... sempre a pensare a quelle sciocchezze!"

"Aspetta un attimo" vuoi dire che mi rompevi così tanto le scatole perché non dovevo pensare alla magia, alle cose che mi raccontava mia nonna?"

"Ma certo! Io sapevo della profezia, sapevo che avresti fatto qualche casino, ne ero certa! Solo un'arrogante come te poteva pensare di diventare una strega senza sapere nulla!" gridò infine.

Quelle parole fecero male, anche sua nonna sapeva di non doverle dire nulla? Aveva forzato la mano, voleva essere speciale ad ogni costo, voleva esserlo senza nessun talento in particolare (persino l'incantesimo non ne aveva individuato uno da potenziare) per giunta l'essere più arrogante e odioso della terra era lì, davanti a lei, a ricordarle che se c'era un nemico lì in mezzo, se c'era un cattivo, beh, quello era lei.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 05 ⏰

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