Uno strano risveglio

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PROLOGO

CAPITOLO 1: Uno strano risveglio

Per tutta la notte aveva impazzato un temporale insolito persino per il contorto clima di Londra.

Fuori si respirava aria fresca e umida e la rugiada decorava ogni singolo fil d'erba. Le strade ancora fradice e i tetti delle macchine posteggiate all'aperto, completamente zuppe; talmente tanto che, malgrado fossero trascorse già un paio d'ore dalla fine del temporale, ancora gocciolavano sull'asfalto.

Dalla casa di periferia da dove ha inizio la nostra storia, questo scenario fu ben visibile quando all'improvviso una delle finestre del secondo piano si spalancò.

A quell'ora del mattino le strade erano sgombre da qualsiasi cosa o perlomeno lo erano in quel tranquillo quartiere di periferia dove il massimo del disturbo poteva provenire degli irrigatori che innaffiavano i prati dei giardini, cosa che era praticamente inutile vista l'abbondante scorta d'acqua che il temporale aveva riversato a tutto il paese, tanto che l'aria ne era ancora satura.

Essendo per lo più pensionati gli abitanti del tranquillo quartiere, raramente si sentiva qualche macchina partire veloce verso qualche meta lavorativa o altro, si poteva certamente dire che la vita in quel posto cominciasse molto più tardi rispetto al resto del mondo. Tranne che per una eccezione...ogni mattina era sempre la stessa finestra ad aprirsi per prima, erano sempre le stesse luci ad accendersi per prime. Artefici di questo, una giovane coppia con figli che da poco si erano trasferiti in quella zona. La gente del posto li conosceva appena, ma tutti concordavano nel dire che erano una semplice famiglia, una normale e genuina famiglia. Ma ovviamente si sbagliavano di grosso...

Affacciata dalla finestra, una donna ancora assonnata con lunghi capelli crespi sbadigliava rumorosamente mentre scrutava le strade fradice ma mute; dietro di lei, nella camera da letto, dormiva profondamente un uomo dai capelli rossicci.

Per Hermione Granger e Ron Weasley quello era un giorno speciale e la notte precedente avevano parlato molto di quello che sarebbe successo tra poche ore.

Hermione controllò l'ora da un orologio a pendolo che aveva comprato al mercatino dell'usato qualche giorno pima.

"Già le sette?" pensò.

In realtà non era tardi ma di solito si svegliava un po' più presto per esempio quando doveva fare delle ispezioni importanti e anche se quel giorno non doveva fare nessuna ispezione la partenza per il primo anno ad Hogwarts di sua figlia Rose era una cosa importante.

Ma Kings Cross non era poi così lontana e il treno non sarebbe partito prima delle 11.

Data la stanchezza, causata soprattutto dall'immensa mole di lavoro al ministero, decise di fare un bagno che sapeva l'avrebbe sciolta un pochino. Amava farlo a quell'ora del mattino perché nessuno l'avrebbe disturbata, era anche un momento di intimità personale e ormai era raro averli.

***

Hermione avrebbe preferito trascorrere tutto il giorno dentro la comoda e spaziosa vasca da bagno, ma quando l'orologio da polso che si era portata con se si accese a indicare le 8.30 fu costretta a riemergere dal mare di schiuma profumata e bolle di sapone e lentamente si asciugò con l'accappatoio nel quale, sull'orlo del colletto, era incisa una frase: "Weasley è il nostro re"; Ron, suo marito, l'aveva incisa molto tempo prima ma nel corso degli anni era diventata una specie di motto che usava ogni volta che alla tana giocava con i suoi figli a Quiddich.

Lo scettro serpeverde || Harry Potter ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora