Odiosa - Capitolo 6

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Vera

È il ragazzo più fastidioso che io abbia mai conosciuto...
Mi ha spiata, mi osservava come nessun altro mi ha mai guardata prima...
Abbiamo dormito nella stessa stanza, o meglio lui ha fatto un bel sonno.
Io non sono una che dorme molto, avrò riposato al massimo due ore... Ma il suo respiro tranquillo era una bellissima sinfonia.
Comunque dopo un'irritante chiamata

Che poi scoprirete...

mi ritrovo lui che mangia, a petto nudo, delle uova.
Mi giro per mettere della roba nella borsa e vedo una piccola bustina per terra
«Cos'è questa?» la prendo in mano
Dimmi che non è quello che penso... Ti prego...
«Dammi» ordina perentorio
Ma te lo puoi scordare!
«Mi hai sentito. Dammela» insiste, si alza e cammina fino ad arrivare davanti a me
«Cos'è?» gli punto la pistola in basso
Ammettilo.
«Cazzi miei, ti va bene come risposta?» esclama esasperato
Va bene allora la butto.
Lui mi ferma, lottiamo e alla fine riesce a togliermela dalle mani.
«È cocaina, non è così?» chiedo innervosita
«Anche se fosse, non sono-»
Lo interrompo mettendogli una mano sulla bocca
«Ho capito, se me lo ripeti ti sparo. Non giro con uno che ha droga con sè.» lo minaccio, poi mi metto davanti alla porta e incrocio le braccia
«Va bene» mi risponde, prende le sue cose ed esce dalla finestra, io afferro la mia borsa ed esco dalla porta
Come lo fermo?
«EHY!» sbraito mirando con la sua arma, lui torna indietro di pochi passi e si ferma  fissandomi
«Fammi capire, non vuoi viaggiare con uno che ha la droga, ma fermi quel "uno"»
«Buttala» ordino
«Ti da fastidio che io ce l'abbia dietro? Me la faccio se preferisci, io preferirei di no. È un mese che non...» si interrompe guardandosi le mani
«Ok. Ma non sono contenta comunque» sbuffo e ci rimettiamo in marcia.
Dopo ore sento lo stomaco che brontola
Se non mi mangio qualcosa svengo.
«Tu entra, io sto fuori» mormora, tenendo la mano dove ha messo quella maledetta cosa
«No, entri»
Se ti ribelli ti sparo davvero.
Mi metto a cliccare sul totem, quando mi giro per chiedergli cosa vuole lui non c'è
Dai! Collabora!
«Dov'è il bagno dei maschi?»
«In fondo a sinistra»
Corro lì e lo vedo con della polvere sulla sua mano, gli do uno schiaffo
Brucia...
E non solo la mano... Anche l'anima...
«Dammi qua!» urlo, gli tolgo la bustina e la svuoto nel WC, gli lavo la mano e lo porto al tavolo
«Cosa c'è me lo vuoi dire?» cerco di non farmi sentire dagli altri
«Sei la mia psicologa?» mi sfotte
SLAP
Un'altra sberla
Finalmente vedo una reazione normale. Parlami stupido...
«Oh finalmente sembri umano!» esclamo involontariamente, lui sposta gli occhi sulla gente che ci fissa
«BEH?! PROBLEMI?!» urlo
«Calmati Rossa» mi dice lui, mettendomi una mano sulla mia, un senso di vertigini  mi fa mettere la mano libera alla testa
«Non stai bene?» mi chiede allarmato, toglie la mano e io mi giro a scatto verso di lui che va a fare l'ordine al totem, pagando per entrambi.
«Tra poco ci chiamano, non mi svenire» sorride appena, posa tre dita su una tempia e tre sull'altra e preme appena
«Dovresti sentire sollievo» prova, io faccio un piccolo cenno di assenso
«186» chiamano il nostro numero, lui toglie le dita e va a ritirare il vassoio
«Grazie dottore»
Lui scuote la testa
«Non sei nemmeno un dottore?»
«Non esattamente, mangia» mi dice, lui si prende un piccolo pacchetto mentre per me ha ordinato mezzo menù
«Toh» gli passo un hamburger
«No, grazie»
«Sei vegetariano?»
Lui che rifiuta un hamburger?
«Mi sa che hai problemi di vista o di memoria» scherza
Vero... Prima mangiava il bacon
«Cos'hai li?» gli chiedo
«Pancake» me li mostra
«Perchè gli hamburger no?»
«Diciamo che non mi hanno parlato bene dei fast food italiani»
«Non sei d'aiuto» borbotto guardando quello che ho nel piatto
«Mangia» insiste
«No» allontano il cibo, lui prende l'hamburger e lo morde sbattendolo sul tavolo
«Così moriamo tutte due, sei contenta?» sbuffa mandando giù il boccone
«Se non ti piace non devi per forza mangiarlo. Non volevo che mangiassi troppo poco» giro la testa verso la vetrata
«Non fare la bambina» inizia mentre riprende in mano il suo panino, fa un boccone e muove la testa a tempo di una qualche musica che esce dallo stereo.
"Non fare la bambina" come se tu fossi adulto...
«Vera?» mi richiama
«Sei pallida»
«È il mio colore naturale» mormoro
«Senti miss colore naturale, se non inizi a mangiare, giuro che ti imbocco» fa un ghigno, non voglio sapere se lo farebbe davvero o no quindi è meglio non rischiare.
Mangiamo più tranquilli, senza parlare.
Appena finito usciamo e lui prende un pacchetto
«Sono solo sigarette, stai tranquilla.» previene, se la mette tra le labbra e la accende.
Inala e lo manda fuori con eleganza
«Perché mi fissi? Mai fumato?»
«Mai»
«Vuoi provare?»
«Così moriamo tutte e due?» gli chiedo provocatoria, lui mi fa un cenno come per dire "esattamente"
«Metti-»
Lo interrompo prendendo quella cosa e imitando quello che ho osservato prima.
Tossisco al primo e poi ci prendo la mano
«Ehy. Me le raziono, quindi...» me la toglie dalle labbra con il pollice e l'indice, gira il polso e se la porta alle sue
«Insomma sai sparare, ma non fumare...»
«E assomiglio alla tua ex» butto un occhio alla tasca dove c'è il suo telefono
«E assomigli a Eleonore, sì...» sbuffa fuori una nuvoletta di fumo mentre camminiamo
«Eri davvero innamorato di lei, non è vero?»
«Smettila di tartassarmi con le domande. Quanto manca per arrivare a Torino?» si guarda attorno
«Smettila di tartassarmi con le domande» gli faccio il verso
«Odiosa»
«Come te»
Lui riprende a camminare stando dietro di me

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Vera è pallida, perché?
Semplice colore naturale? O stomaco vuoto?
La vostra Anna 🎷

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⏰ Ultimo aggiornamento: 5 days ago ⏰

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