ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕥𝕣𝕖𝕕𝕚𝕔𝕚

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Un lungo sospiro uscì dalle labbra di Veritas, che osservava il proprio cellulare mentre andava verso l'università dove lavorava.

Lo spense poco dopo e in quel momento venne fermato da una ragazzina, che sbatté al suo corpo, quasi cadendo e facendo cadere la propria cartella. Subito Veritas la aiutò a rimanere in piedi e le resse il materiale.

-Stai bene?- chiese dopo un po', mentre la ragazza si ricompose e si rimise dritta.

-Mi scusi, non guardavo dove andavo- rispose.

L'alpha la guardò per un po', poi scosse la testa.

-È ok, ti sei persa?- chiese poi, notando che aveva una mappa della città di Belobog in mano.

La ragazza lo guardò e rise leggermente, in imbarazzo.

-Purtroppo si, sa dirmi dov'è l'università di scienze matematiche?- lo guardò curiosa.

Veritas fece uno sguardo sorpreso, annuì subito dopo -Lavoro lì, posso portartici senza problemi-

La ragazza sorrise subito, annuendo.

-Mi piacerebbe! La ringrazio-

L'alpha fece un cenno col capo, come per rispondere, poi tornò a camminare verso l'università, seguito dalla ragazza, alpha anche lei.

-Potrei sembrare scortese, ma può dirmi il suo nome?- interruppe il silenzio la ragazza, guardando Veritas curiosa mentre camminava.

-Veritas Ratio- rispose tranquillo, osservandola.

-Oh! Che coincidenza, è il mio professore, piacere di conoscerla, io sono Ambra- sorrise la ragazza, osservando l'uomo accanto a lei.

Veritas la osservò per un po', poi annuì -Pretendo molto impegno dalla terza lezione in poi, le prime le uso per conoscerci- spiegò brevemente.

Appena arrivarono, Veritas fece passare prima Ambra, aprendole la porta, dopodiché passò lui.

-Che gentiluomo- disse con un sorrisino, osservandolo, mentre entrava prima di lui, seguita dall'altro.

-Ho da fare al momento, ci vedremo in classe- disse poi Veritas, andando verso l'aula docenti.

-Va bene, non vedo l'ora- disse Ambra, con un sorrisino, poi andò verso la propria classe, poggiò la cartella e prese il cellulare, mandando un messaggio ad un suo contatto.

"È Veritas Ratio l'uomo che devo attirare?"

Presto ricevette una risposta, la ragazza sorrise in modo divertito.

"Si, è lui"

Ambra spense il telefono e lo mise in cartella, sedendosi ad un banco.

La lezione finì dopo circa un'ora e mezza, Veritas era seduto alla sua cattedra ad appuntare delle cose nel suo taccuino, con degli occhiali addosso, mentre gli studenti, tranne Ambra, uscivano dalla classe.

Veritas si sistemò gli occhiali, alzando lo sguardo verso Ambra, che si avvicinò a lui.

-Serve qualcosa?- chiese, tranquillo.

-Mi servirebbe un aiuto su questo esercizio- disse, mentre gli fece vedere l'esercizio.

L'alpha osservò il quaderno, interessato, prendendo una penna.

-È facile, ora ti spiego-

Appena iniziò a spiegare, Ambra ascoltò solo l'inizio, prima di poggiare una mano su una gamba dell'uomo, dopo aver messo in bocca una pasticca presa dalla propria tasca dei pantaloni, che girò subito lo sguardo verso di lei.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 12 ⏰

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Due vite || RatiorineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora