3-Il giorno della rivincita

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Kai

Abbiamo aperto il bar da due ore circa, gli affari vanno a gonfie vele.

<Dove lascio le casse?> Nathan, il nostro fornitore, fa il giro fino al retro.

<Lasciale lì, ci penseró io dopo a sistemarle. Vai da Alex per il pagamento.> gli rispondo, tornando con lo sguardo rivolto al computer.

Sento la porta chiudersi, segno che ha lasciato la stanza.

Vado avanti a ricontrollare le fatture, e i vari contratti con i fornitori.

A pensarci, non mi sarei immaginato tutto questo successo. Sorrido, e torno a guardare il monitor.

<Kai, hai lasciato aperta tu la porta che da sulle pattumiere?> Heric irrompe nella stanza, ovviamente non bussa. Non che mi aspettassi diversamente.

<Perchè avrei dovuto? Vai a chiuderla> Gli rispondo senza staccare gli occhi dal computer. <A proposito avete pagato Nathan?> Gli domando. Sta volta alzo lo sguardo, guardandolo.

<Ci ha pensato Alex, sai come sono messo io in matematica, sarebbe stato un disastro.> In effetti, l'ultima volta aveva fatto i calcoli sbagliati e dato troppi soldi.

< Va bene> Spero capisce che può uscire, non amo essere disturbato mentre lavoro.

Ovviamente no.

Non capisce.

<Perché sei ancora qui?> Gli domando tornando a guardarlo, sembra un anima in pena.

<La porta Kai, nessuno è andato ad aprirla> Ripete, come se prima non mi fosse stato chiaro.

<E quindi? Sarà stato il vento> Gli dico per cercare di calmarlo. Sembra spaventato sul serio.

< Heric, cosa mi stai nascondendo?> gli domando sospettoso, dovevo immaginarlo ci fosse qualcosa sotto alla sua preoccupazione.

< Non devi incazzarti però, giuralo> mi chiede, annuisco , anche se non posso garantire niente.

<Sputa il rospo> Esclamo , lui fa un respiro profondo e poi mi spiega.

<Sono già due settimane che trovo quella porta spalancata, inizialmente pensavo foste voi perciò non mi sono preoccupato. Ma ora inizia davvero a spaventarmi questa cosa> confessa.

Per fortuna la mia mascella è attaccata alla faccia, se così non fosse avrei quasi la certezza si trovi al suolo.

<Fammi capire> incomincio < Non hai pensato di chiederci un po' prima? > Concludo.

Lui scuote il capo.

< Volevo farlo, ma non era mai il momento adatto> mi risponde.

<Cristo Heric!>Urlo. Mi farà esasperare ne sono certo.

Apro l'applicazione delle telecamere, una è posizionata anche lì.

Vado indietro fino alla data che mi ha dato mio fratello, e controllando tutti i giorni effettivamente c'è qualcuno.

Osservo meglio, ingrandendo l'immagine.

La riconosco.

É lei.

È assieme a Charles e un'altra ragazza.

<Cosa c'è?> mi chiede Heric.

Si avvicina a me per sbirciare. Rimane ammutolito quanto me.

<Kai> Dice solamente. Non riesco a muovere un muscolo. Il mio sguardo fisso sulla sua immagine.

<È tornata, Hazel è di nuovo qua> Gli dico, restando così per chissà quanto tempo.

A ritmo del mio cuore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora