𝟒.

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𝐇𝐀𝐙𝐄𝐋

«Allora, com'è andata con il ragazzo nuovo?» mi domanda Roman, il mio migliore amico, mentre addenta una pesca

«Già, vogliamo sapere come mai è così tanto conosciuto qui» lo asseconda Lis

«Gli ho semplicemente mostrato la scuola, abbiamo parlato di libri e basta, niente di eclatante.» spiego in breve

«Di libri?» domanda Roman stranito

«Si, che c'è di male?» chiedo

«Niente è che...l'hanno descritto come un tipo minaccioso e arrogante, e ora mi dici che si mette a parlare di libri.» esclama

«Non mi è sembrato né minaccioso né arrogate, anzi, mi ha dato una buona impressione.» spiego

«Paeli del diavolo...» dice Lis.

Mi giro e scorgo Ryan, intento a cercare un posto in mensa.

Alzo leggermente il braccio per farmi notare.

« Ciao Ryan, c'è posto qui se vuoi.» lo informo

«No, grazie.» dice schietto per poi andare via. Ma che diavolo?

«Buona impressione eh?» dice Lis

« Smettetela, non si comportava così stamattina, giuro!» mi difendo io

«Come dici tu.» mi asseconda Roman.



«Mi passi quegli appunti per favore?» mi chiede Micheal, mio fratello, che è uscito poco fa dalla sua classe

«Avete sentito?» continua poi

«Cosa?» domando

«Il nuovo arrivato si è già fatto conoscere.» esclama mio fratello

«In che senso?» domando curiosa

«Clint Rogers lo stava importunando, come sa solo fare, e diciamo che non l'ha presa bene.» ci spiega in breve

«Tipo me al primo anno.» ridacchia lui al ricordo

«Menomale che era un bravo ragazzo.» mi prende in giro Roman

«Non mi mettere parole in bocca che non ho detto.» esclamo

«Ho detto che mi ha fatto una buona impressione, non che sia un bravo ragazzo, anche perché sembra tutto fuorché un bravo ragazzo.» dico.

Però, stamattina sembrava così gentile, mai avrei immaginato, a primo impatto, che avrebbe potuto fare una cosa del genere.

                                                                                                               𝐑𝐘𝐀𝐍

Chiudo la porta dietro di me, con il cuore ancora in subbuglio per la giornata trascorsa a Stanford. Nonostante le incertezze, pensare a Hazel mi fa spuntare un minuscolo sorriso sulle labbra.. La sua risata e la luce nei suoi occhi sono come una brezza fresca che potrebbe scacciare via ogni problema presente sulla terra. Ma quando mi avvio verso la cucina, la mia gioia si spegne all'istante.

Mio padre è seduto al tavolo, le braccia incrociate e un'espressione seria sul volto. Non è il tipo da chiacchiere affettuose; è un uomo che comunica con i silenzi e gli sguardi.

«Come è andata?» chiede, ma il tono è diverso dal solito. C'è qualcosa di sottinteso.

«È stata una buona giornata»  rispondo io, cercando di mantenere un tono neutro.

«Ho conosciuto alcune persone.»

«Sì, ho sentito che hai fatto amicizia con una ragazza» dice mio padre, con voce ferma.

Mi irrigidisco e ripenso a quel messaggio mandato da mio padre stesso.

«Si chiama Hazel. È simpatica.»

"Senti, Ryan," inizia mio padre, con la voce carica di gravità.

«Io non voglio che tu passi del tempo con lei»

«Questo lo avevo capito dal tuo messaggio, ma, Perché? Non hai neanche incontrato Hazel»

«Non importa. Tu non sai cosa possa significare per te, e non voglio che ti distragga. Devi concentrarti su te stesso, sulla tua vita.»

«Non è una distrazione» ribatto io, cercando di mantenere la calma.

«È solo una ragazza»

«Una ragazza con la quale non dovresti avere a che fare» afferma mio padre, alzandosi in piedi.

«Hai bisogno di tempo per guarire, e legarti a qualcuno può solo complicare le cose.» dice, con un tono che non mi convince affatto

«Ma io non voglio essere solo. Ho passato due anni in un posto terribile, e finalmente posso tornare ad avere una vita normale»

«Sì, ma non voglio che le tue scelte finiscano per danneggiarti di nuovo» risponde mio padre, con il volto teso.

«Hai già sofferto abbastanza.»

«Hazel non è come le persone che conoscevo prima. È diversa.»

«Non conosci ancora davvero chi è. Le persone non cambiano, Ryan.»

«Lo dici come se la conoscessi da sempre» esclamo

«Appunto» dice

«Ma io voglio provare»  dico, con la voce quasi implorante.

«Voglio dare una possibilità a questo nuovo inizio.»

«Sono io a dover proteggerti» ribatte papà, con la sua determinazione incrollabile.

«E non voglio che questa ragazza entri a far parte della tua vita»

A quella frase mi sento soffocare. La discussione mi lascia con una rabbia silenziosa. Non sono più il ragazzo vulnerabile di una volta. Voglio la mia libertà, la possibilità di scegliere chi frequentare.

«Non posso vivere nella tua paura per sempre»  rispondi, finalmente alzando la voce

«Ho bisogno di fare le mie scelte, di vivere la mia vita»

«Se sceglierai di vedere Hazel, sappi che ci saranno conseguenze, e non solo per te»

SPAZIO AUTRICE

qui la situazione si fa interessante👀

come prenderà la cosa il nostro Ryan?

Hazel avrà problemi a causa sua?🙈

𝐁𝐥𝐚𝐜𝐤 𝐅𝐥𝐚𝐦𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora