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Iris - Goo goo dolls
🩵
Capiamo cosa prova l'altro anche
solo dallo sguardo.Quella notte non dormii.
Non riuscivo proprio a chiudere occhio, rimasi con la faccia arrossata, gl'occhi spalancati e il corpo rigido, per via dei brividi che mi fece provare Jason, mettendomi le mani sui fianchi. Era una sensazione che mai avevo provato nella mia vita, esser amata era nuovo. Quando poi ad un certo punto, mi bloccai, il corpo era totalmente immobile nella posizione che avevo assunto pochi attimi prima, mi tornò in mente...
«piccola figlia di puttana, credi di esser divertente con il tuo ragazzino, senza sapere che l'amore è sofferenza, è dolore quello, che tu purtroppo non capisci è proprio questo, che sono io a darti ordini insudicia stronza di merda»
La vista si fece via via più nitida, dando così spazio al mondo reale, che gradualmente tornava a fuoco intorno a me. Rivissi quella scena
per me dolorosa quei pochi attimi di tensione, non sapevo cosa mi fosse preso.
Mi alzai dal letto iniziandomi a preparare per poi scendere a mensa a fare colazione. Ma nella mia testa rimbombava sempre lo stesso pensiero, più ci pensavo, più mi facevo erotiche fantasie sbagliate. Soltanto a pensare a quelle carnose labbra rosse, mi scioglievo, poi nel modo con cui toccò le mie e quegli occhi chiari, sembrava di star vivendo in paradiso quei pochi attimi. I miei occhi incrociavano i suoi, in un misto di amore, persuasione e sensualità, era tutto così perfetto fino a quando finì. Proprio in quei momenti volevo che il tempo si fermasse e non ripartisse mai più.
Ma dovevo smettere di pensarci troppo o sicuramente mi sarei persa la colazione. Sistemai velocemente i capelli, mi misi la giacca, il foulard bianco ed ero pronta finalmente per andare a mensa. Feci in tempo a ricongiungermi con le altre che stavano già scendendo guidate da Ms. Moore.
«Ciao Trix» gli dissi stringendola tra le braccia per darli un caloroso buongiorno.
«Ehi, Sophie buongiorno» mi rispose, finalmente sorridendo e restituendomi l'abbraccio, si vedeva che stava molto meglio rispetto al giorno prima...
Ad un certo punto sentimmo battere le mani da Ms. Moore per richiamare la nostra attenzione.
«Oggi non si terranno le lezioni, per via della giornata ricreativa, una giornata dedicata interamente allo svago e alle attività che offre l'orfanotrofio...» Però durante quel discorso da parte di Ms. Moore mi
sentivo strana, ma non capivo proprio cos'era, come se fossi tipo osservata ma continuavo a non capire cosa mi stava succedendo.
«Vi raccomando sprecate bene la giornata per divertirvi perché è un'attività che si tiene soltanto una volta all'anno»
Dopo aver ripreso a camminare, non sentii più nulla di particolare, ma riuscivo soltanto a sentire le vocine stridule delle mie compagne che stavano dietro di me. Facevano pettegolezzi su ogni singolo individuo del Void. Non chiudevano quella bocca per un singolo minuto.
Ma finalmente arrivammo in mensa per poter far colazione. Corsi subito a prendere il posto per me e Trixie. Il tempo di far sedere tutti alla grandissima tavolata, che iniziammo subito a mangiare.
Ma incominciai ad avere nuovamente quella strana sensazione, di sentirmi costantemente osservata. Ma continuavo a non capire cosa o chi fosse...
La situazione diventava sempre più strana, mi iniziai a sentire male fisicamente, sentivo ovattato e la mia testa andò in confusione. Mille pensieri rimbombavano tutti insieme nella mia mente senza mai fermarsi.
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Intense Mind
ChickLitTutte le favole iniziano con c'era una volta... Ma questa non è una favola come le altre. Non ci sono principesse da salvare o castelli incantati. Ma soltanto, sguardi pieni di promesse non mantenute e silenzi carichi di dolore. Sophie ha imparato...