10.
"Come l'Araba Fenice, che vi sia ciascun
lo dice, dove sia nessun lo sa."Metastasio ("Demetrio", atto II, scena III)
L'incontro con Morgan aveva risvegliato in me pulsioni che mai prima d'ora avevo provato per qualcuno, neppure per Rah, che tanto avevo amato.
Il fatto stesso che fossi scoppiata in lacrime come una bambina, peggiorava – e di molto – le cose.
Ero quasi certa che né un dio, e neppure un Oracolo si nascondessero nel corpo di quel mortale che tanto aveva saputo sconvolgermi,... ma era parso di origine divina il potere che aveva proiettato su di me.
Era difficile spiegare, o capire, i vari interrogativi sorti durante quella strana giornata passata sulla spiaggia assieme alla mia famiglia.
Venire a scoprire che Alex era venuto solo per dirmi arrivederci, pronto a ripartire per Salem per riprendere il suo lavoro allo Studio, non mi aveva certo aiutata a calmarmi.
Stephen e Brian erano a casa per le vacanze estive, certo, e con loro avevo sempre avuto un buon rapporto, ma non avevo mai avuto la stessa confidenza che avevo sviluppato con Alex.
Il mio istinto mi aveva portato, quindi, a confidare le mie paure e i miei dubbi alle mie fidate amiche che, quanto a uomini, ne sapevano davvero più di me.
E io che pensavo che non mi sarei mai cacciata in un guaio simile.
Cos'era mai capitato?
***
Joy e il suo gruppo eterogeneo di amiche erano sedute attorno a un piccolo tavolo in legno satinato di Starbucks, dove solitamente si trovavano per chiacchierare, sviscerare storie d'amore finite male o parlare del loro futuro più o meno scolpito su roccia.(Il più delle volte, si trattava di roccia molto friabile, almeno per quel che riguardava Kelly, che aveva cambiato aspirazioni per il futuro come, solitamente, cambiava acconciatura).
In quell'assolato pomeriggio di luglio, Joy afferrò il suo bicchiere di Coca-Cola per ingollarne una generosa sorsata dopodiché, preso il coraggio a due mani, disse d'un fiato: "Ho incontrato un ragazzo."
Kelly la fissò subito con occhi sgranati, rischiando di sputacchiare il suo tè freddo alla menta mentre Margot e Aileen la squadrarono attentamente, giusto per capire se avessero compreso bene le sue parole o se si fossero bellamente ingannate.
Joy si limitò a fissarle turbata prima di aggiungere: "Diciamo pure che ho anche fatto la figura dell'idiota."
"Allora, doveva essere un mostro di bellezza" esalò Kelly, ridacchiando nel riprendere un minimo di controllo su se stessa. "Dopo la tua cotta infantile - quanto breve - per Dean Sommers, non ti ho più sentito fare apprezzamenti degni di nota sul genere maschile. E neppure su quello femminile, se vogliamo spaccare il capello in quattro. Cominciavo a pensare che non ti piacesse proprio l'idea di avere un compagno di vita, o anche soltanto un flirt di qualche tipo."
Storcendo la bella bocca, Joy replicò: "Personalmente, ammiro il genere maschile, anche se non ai tuoi livelli, ma no... al momento la mia idea di flirt riguarda i libri, più che gli esseri respiranti."
"Nessuno può battere i suoi livelli" ridacchiò Margot, dando di gomito a Kelly, che si lucidò le unghie sulla camiciola di lino con fare orgoglioso.
"Ragazze, mi limito soltanto ad apprezzare le bellezze del Creato. Dovreste farlo anche voi, piuttosto" chiosò quindi Kelly, fissandole alternativamente con espressione saputa.
"Lo fai ampiamente per tutte noi" sentenziò sicura Joy, sorridendole affettuosamente.
Kelly poteva anche apparire come una mangia-uomini, nonostante avesse solo diciotto anni, ma aveva un cuore d'oro e l'animo di una combattente.
Se si aveva bisogno di aiuto, lei ci sarebbe sempre stata.
Si godeva semplicemente la vita a modo suo, con partner sempre consenzienti e che sapevano benissimo, fin dall'inizio, di non dover dare per scontato quel rapporto. Semplicemente, per Kelly non era ancora giunto il momento di concentrarsi su un'unica persona.
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Ali Scarlatte
RomanceLa storia di Joy è la storia delle molte vite di Fenice Araba che, con i suoi poteri, tenta a ogni rinascita di portare il Bene e l'Amore nel mondo. Ma può, l'amore vero e Unico, toccare anche una creatura come lei che, da sempre, non vi si può abba...