10-lacrime💫

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parole: 2153
buona lettura 💞

selena

Celentano: "No, no, Selena. Fermati."

La musica si interrompe bruscamente, e io mi stacco da Umberto.
Il mio cuore batte forte, in dissonanza con la calma apparente della sala prove.

È come se ogni cosa intorno a me si fosse fermata, tranne quel battito insistente che rimbomba nelle mie orecchie, accelerato, fuori controllo.
Il pavimento sotto i miei piedi sembra meno solido, e la luce dei faretti mi colpisce in modo quasi accecante, accentuando il vuoto che sento dentro.

La coreografia che mi era stata assegnata due giorni fa non mi aveva spaventata.
Mi era sembrata alla mia portata, e mi ero convinta di poterla affrontare con tranquillità.

Ma adesso...qualcosa è cambiato.

Sento le gambe pesanti, come se ogni passo richiedesse uno sforzo immenso, come se stessi cercando di muovermi sott'acqua.
I miei movimenti, che dovrebbero essere fluidi e armoniosi, sono goffi, privi di vita. Il ritmo che normalmente mi guidava, che scorreva nelle mie vene come un secondo battito, ora sembra distante, quasi irraggiungibile.

La Celentano si avvicina a me, il suo portamento rigido e il suo volto severo che riflettono l'autorità che da sempre la contraddistingue.
I suoi occhi brillano sotto la luce artificiale, freddi ma non del tutto privi di una certa comprensione.
celentano:"Allora, cosa c'è che non va?" La sua voce, ferma e tagliente, scava dentro di me, alla ricerca di una risposta che non so dare. Cerco di respirare, ma ogni respiro è spezzato, incerto.

selena:"Non lo so, maestra," sussurro, la mia voce un filo sottile che minaccia di spezzarsi.
Il cuore continua a battere furiosamente, ogni colpo un promemoria del mio fallimento.

celentano:"Selena, è da ieri che lavoriamo su questa coreografia, e sei totalmente assente. Non va bene," insiste, e io non posso che darle ragione.

Sono assente, persa, intrappolata in una spirale di pensieri confusi e insicurezze che non riesco a controllare. Il nodo che sento in gola è così stretto che mi sembra di non poter più parlare.

Le sue parole mi colpiscono come una frustata. Non c'è spazio per le scuse qui, non nel mondo della danza.
La Celentano non vuole sentirsi dire che non ce la faccio, vuole solo vedere i risultati. E io... io non sono capace di darglieli.

selena:"Mi scusi, maestra," riesco a dire a malapena, mentre le lacrime si raccolgono negli angoli dei miei occhi.

celentano:"Non me ne faccio nulla delle scuse," continua, senza pietà.

celentano:"Mi servono i fatti. Sei arrivata prima pochi giorni fa, seconda più di una settimana fa. Io non scelgo gli studenti qui per giocare." Ogni sua parola è un colpo che affonda, e io mi sento sempre più piccola, schiacciata dal peso della sua aspettativa.

Annuisco, incapace di rispondere.
Le lacrime che ho trattenuto per tutto questo tempo iniziano a bruciarmi gli occhi, ma mi rifiuto di farle scendere.
Devo rimanere forte, devo resistere, ma dentro di me sento che qualcosa si sta spezzando.

celentano:"Per oggi basta," conclude, il tono meno severo ma sempre deciso. celentano:"Torna più concentrata domani, Selena. Confido in te."
Le sue ultime parole contengono una nota di dolcezza, ma sono comunque velate dalla sua autorità indiscutibile.

selena:"A-arrivederci, maestra. Ciao, Umberto," mormoro, con la voce che trema nonostante tutti i miei sforzi di mantenerla ferma.

Umberto, dall'altra parte della sala, mi guarda con un'espressione di comprensione. Il suo sorriso timido tenta di confortarmi, ma non riesce a sollevare il peso che porto dentro.

Quegli occhi ✮ Nicoló Filippucci • Amici 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora