La Canzone di Ade

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Tributo dedicato a Ken Page, la voce origine di Oogie Boogie, tradotto in italiano in Mr Bau Bau. Di solito non faccio cose del genere, ma mi piace davvero tanto questa canzone, e penso sia semplicemente giusto dedicargli questo per averci regalato qualcosa di così orecchiabile.

Quando Philip viene ucciso da Luz e dai suoi alleati, viene mandato nell'aldilà, dove pensa che sarà ricompensato. Non sa che è troppo cattivo per essere mandato all'Inferno, e i Serafini hanno deciso che sarebbe stato il dio dei morti più temuto di tutti ad occuparsi di lui.

Philip Wittebane sentiva molte cose mentre galleggiava nel vuoto oscuro. Odio verso le empie isole e le orribili streghe che generavano la perdizione, tradimento da parte di Luz che si era rivoltata contro la salvezza dell'umanità e delusione verso se stesso per non aver completato l'opera del suo signore e salvatore. Per quanto tempo avrebbe dovuto galleggiare in quell'oscuro vuoto senza anima? Quanto tempo è passato da quando quelle vili streghe e quel cane hanno calpestato l'ultimo pezzo di vita che gli era rimasto? Dov'era il Regno dei Cieli? Sicuramente Belos non era riuscito a purificare le isole, ma sicuramente Dio aveva notato il suo duro lavoro?

Questa non poteva essere la fine, non dopo tutti i sacrifici che aveva fatto. Non era giusto. Doveva essere ricompensato.

Così, quando Philip Wittebane vide una luce in mezzo a tutta l'oscurità, decise immediatamente di prenderla come un segno di speranza e della sua salvezza, e iniziò a nuotare in quel vuoto abisso per raggiungere la luce.

Philip nuotò, nuotò e nuotò verso la luce, che era così vicina ma sembrare così distante, finché non raggiunse la luce...

E si ritrovò in un altro luogo cupo. Questo non era come il vuoto in cui era prima, ma sembrava grande caverna buia dalle pareti color rosso sangue, con dei neon che emanavano una strana luce nera a illuminare la cupa caverna.

< Bene, bene, bene, > cantò una voce allegra dietro Philip, con una punta di gioia sadica nel vedere il suo nuovo ospite < chi abbiamo qui? >

Philip si voltò rapidamente per vedere chi aveva parlato, e si ritrovandosi davanti un uomo dal fisico muscoloso e dalla pelle blu, molto alto e con le spalle larghe, con il naso e le orecchie canine, i capelli bianco avorio che gli scendevano lungo le spalle, gli occhi che brillano di bianco, zanne affilate e unghie bianche e affilate simili ad artigli, che indossava un tailleur nero, dei pantaloni abbinati e una camicia bianca con bottoni e una cravatta nera. Lui era Ade, il signore degli Inferi (e specifico Inferi, non Inferno. Sono due cose diverse. Molte persone pensano che siano la stessa cosa, ma non è così) e il dio greco della morte. Non che Belos lo sapesse.

< Belos Wittebane! Ha, hooo, ma che paura! > lo prese in giro Ade, facendo una pernacchia con la sua lingua nera e biforcuta < Sei tu, sei quello di cui si parla di più. Ah, ah, ah, ah! >

< Sei matto, che matto, non credo agli occhi miei! > continuò a cantare Ade, girando a torno a Belos, facendogli notare che aveva una coda serpentina ricoperta da squame blu < Non sei così, convinciti, io so che non lo sei! >

< Lui è vecchio, è brutto, di peggio non ce n'è. > cantò Ade avvicinandosi a Belos, rivelandosi molto più alto di lui < Mi posso sconquassare dalle risate qui con te. > ridacchiò Ade mentre dava uno scozzettone molto forte a Belos, facendolo cadere per terra.

Poi Ade continuò a cantare, ma in tono leggermente più serio < Mister Hadestown dice: Attento, amico mio, tu stattene in campana sai, vedrai chi sono io! > poi Ade alzò Belos da terra e lo costrinse a ballare un piccolo valzer insieme a lui < Attento a non sgarrare, se sbagli pagherai e dopo la canzone nient'altro sentirai. > poi Ade lasciò cadere Belos, mentre tre figure dalle ali da pipistrello, la pelle squamosa e serpenti al posto dei capelli, le Furie (in realtà, le Furie è il loro nome romano, in greco si chiamano Erinni, ma il loro nome romano è semplicemente più conosciuto e molto più facile da scrivere, quindi uso quello, un po' come le persone che chiamano Eros con il suo nome romano Cupido, semplicemente perché è più comodo e iconico), che incatenarono Belos e si unirono alla canzone.

< Oh oh, (oh oh) oh oh, (oh oh) oh oh (oh oh)! > cantò Ade, mentre le Furie facevano da cori, per poi unirsi a lui alla prossima strofa < Tu nient'altro sentirai! > cantarono tutti e quattro insieme, avvicinandosi minacciosamente a Belos.

< Beh, noi ci sentiamo ansiose e non abbiam molto da fare! > cantarono le tre Furie svolazzando attorno a Belos, con gioia sadica che usciva da tutti i pori.

< Sai cosa potrei fare? Uno speciale stufato di serpenti e carne andata a male. > cantò Ade assecondando le Furie, che ridacchiarono.

< E sai l'unica cosa? > cantò Tisifone, la Furia dalla pella di colore nero.

< L'unica che lo farebbe migliore? > continuò Aletto, la Furia dalla pelle di colore rosso.

< Un puritano idiota che aggiunge un po' di sale (oh)! > finì Megera, la Furia dalla pelle di colore viola, mentre le sue sorelle le facevo da coro.

Poi Ade ricominciò a cantare, mentre le Furie gli fecero da coro < Oh (oh) Oh (oh) Oh (oh) Oh (oh)! > Ade ballo un po' di swing mentre le Furie svolazzavano attorno a lui < Oh yeah, sono l'unico Ade! (Lui è l'unico Ade!) >

< Devi liberarmi o pagherai le conseguenze. > cantò Belos in risposta < O l'ira divina distruggerà le vostre anime! > li minacciò l'ex dittatore, facendo ridacchiare Ade e le Furie.

< Sei comico, ridicolo, non credo a quel che sento! > continuò a cantare Ade, girando attorno a Belos mentre lo prendeva in giro < Non posso continuare questo gran sghignazzamento. >

< Sei buffo, grottesco, mi sto per scompisciare! > cantò allegramente Ade, per poi fermarsi davanti al cacciatore di streghe < Ma ora, se permetti, ho un po' da lavorare. > cantò con tonno più roca Ade.

< Bene, che cosa intendi fare? > chiese Belos.

< Intendo fare del mio meglio. > rispose Ade leccando il naso di Belos, prima di cantare di nuovo < Whao!! >

Aletto incominciò a suonare un sassofono, mentre Ade ballava al ritmo del sassofono.

Poi Tisifone e Megara trascinarono Belos al centro della stanza, e lo incatenarono al pavimento.

Quindi Ade smise di ballare, ma la sua ombra no. L'ombra di Ade continuò a ballare, per poi prendere la forma di un Dobermann e girare attorno a Belos, finché non si fermò davanti alla faccia di Belos e gli pisciò in faccia, con suo grande disgusto.

Dopo aver fatto i suoi bisogni, l'ombra ritornò da Ade e ritornò alla sua forma umanoide, e i due si scambiarono un batti cinque.

Poi Ade sbatté un piede per terra, facendo iniziare a fare girare la stanza come se fosse una roulette < Il rotolar dei dadi è una musica per me, io sono un giocatore sai, terrore dei croupiers. > cantò Ade, lanciando due dadi sulla testa di Belos, che poi iniziarono a rimbalzare per la stanza, per poi avvicinarsi minacciosamente a Belos < Mi gioco anche la vita mia sopra il filo di un rasoio, se poi la vita è quella tua, farò anche l'avvoltoio. >

< Ridammi subito la libertà o saranno grossi guai per te! > minacciò Belos, infastidendo Ade.

< Amico, sei folle. > cantò Ade un tono infastidito < Ti rendi conto che sei messo proprio male, non c'è scampo qui per te. >

< Sei cotto! Finito! Non hai che da pregare! > continuò a cantare Ade mentre le Furie si avvicinavano a Belos con degli strumenti di tortura in mano < Perché sono Mister Hadestown e tu non puoi scappare... >

Poi la caverna si oscurò mentre Ade si allontanava e lasciava Belos con le Furie, e l'eco di urla del nuovo residente del Tartaro si univa al coro.

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