But I can see us lost in the memory
August slipped away into a moment in time
'Cause it was never mine
- Taylor Swift, "August"
Avere in casa un ragazzo non era affatto una passeggiata. Qualcuno avrebbe avuto da ridire, "non eri abituata a vivere con tuo zio Clark?". Dolly e Lola non avevano vissuto sotto lo stesso tetto dei nonni, a Moksdale ma qualche isolato più avanti.
La ragazza aveva maledetto sua madre e il suo buon cuore per aver accolto e preso in affidamento Jacob Garson, figlio del suo scrittore preferito. Scoprire che i genitori erano stati grandi amici durante l'adolescenza, l'aveva talmente sconvolta che passò un'ora abbondante a fissare il soffitto della sua camera. Dopotutto, Skye Garson era più un mito che una persona in carne ed ossa.
Il ragazzo era arrivato tre settimane dopo che sua madre le aveva dato la notizia. Nonno Raymond si era messo in contatto con gli avvocati e assistenti sociali. A volte avere i parenti ricchi aiutava moltissimo. Inoltre, sua madre era una donna in carriera, con un posto assicurato nella più grande testa giornalistica degli Stati Uniti, questo aiutava altrettanto. Tutta la famiglia Gillman-Smith era in visibilio. Di certo, non Lola. Non le avevano chiesto il suo parere, e anche se glielo avessero domandato avrebbe risposto che "avrei preferito restare figlia unica piuttosto che avere un'altra persona in casa".
Era innegabilmente un bel ragazzo e questo la faceva incazzare perché c'era già qualcosa con Harold anche se nulla di ufficiale. Jake era affascinante quanto stronzo, prenderlo a schiaffi sarebbe stato più fattibile. Invece no, doveva torturarsi e rispondergli a tono, sia mai che un uomo sia educato e gentile, di sua spontanea volontà. Lei ci metteva del suo per risultare antipatica e stronza a sua volta. Un bel circolo vizioso, ma perché farla facile se poteva complicare la situazione ulteriormente? Era tutta gelosia, alla fine. Gelosa delle attenzioni che la madre riservava per Jake. Le certezze sono una brutta bestia eppure Lola era fatta al cinquanta per cento di acqua e l'altro cinquanta era pura abitudine e routine. Il tran tran la rilassava parecchio e per avere sedici anni la cosa era abbastanza allarmante.
Quando Jake entrò in casa la prima cosa che pensò era che le dispiaceva per lui perché stava perdendo suo padre, sicuramente la persona che amava di più nella sua vita. Il secondo pensiero, marginale e soppresso, fu quanto fosse bello. Aveva fascino e carisma, con un sorriso poteva illuminare una stanza, se solo l'avesse voluto.
Il primo incontro comunque andò storto. Forse il silenzio di Lola o le risposte monosillabiche di Jake ma sta di fatto che battibeccavano da più di un mese, anche in modo silenzioso e con occhiatacce.
A Lola quella situazione non le andava giù. Non che a Jake gli andasse a genio essere in casa con due perfette sconosciute.
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Dolly era asfissiante. Lola non gli parlava minimamente. Si ritrovava da solo ad affrontare una situazione destabilizzante. Suo padre poteva morire da un momento all'altro. In quel periodo, gli mancava Jason, l'altro suo papà. Jason lo ascoltava ed era un ottimo mediatore. Aveva lavorato nel campo delle assicurazioni per quindici anni e aveva dato i suoi frutti. Se fosse stato lì, avrebbe saputo come fargli comprendere la malattia di Skye. In senso ampio, comprendere la morte. A sedici anni, Jake Garson si sentiva immortale, quasi invincibile. Praticava tre sport, tra cui il tennis. Era nel club di scienze naturali nella sua vecchia scuola. Da quando si era trasferito a New York, gli capitava di scrivere una email al giorno al suo migliore amico, Pete, solitamente lamentandosi della distanza fra lì e Los Angeles, della nuova situazione famigliare, iniziando solitamente con "quella stronza di Dolores ...".

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𝙍𝙤𝙨𝙨𝙤 𝘿𝙞 𝙎𝙚𝙧𝙖
Romansatw: sangue, linguaggio forte, parolacce, menzione di st*pro - 2007. Lola Gillman ha sedici anni e deve lasciare tutto ciò che conosce. Gli amici, i nonni e tutto quello che le è familiare. Sua madre ha un nuovo lavoro, a New York che è ben distante...